Ormai siamo così abituati a dare addosso ai giudici che se ne sentono davvero di tutti i colori.
Visto che i giudici applicano la legge, a nessuno è venuto in mente che questi ragazzi abbiano genitori cattolici praticanti che vogliono dare un'impronta di un certo tipo ai loro figli? Visto che il fine è la rieducazione di minori (prima di un eventuale "rieducazione" secondo codice penale), credo proprio che il taglio educativo dei genitori verso i propri figli minorenni abbiano un certo peso.
E' una mia ipotesi, ovviamente.
L'incanto di Belluno è dato dall'incontro fra il mondo di Venezia con il marchio delle sue architetture e il mondo del nord; incontriamo edifici che sono venuti su dal mare e case rustiche che sono venute giù dalle montagne - Dino Buzzati
A parte che tali genitori avrebbero avuto un bel po' di anni per dare tale impronta senza giudici...
A parte questo, non credo che il sistema giudiziario possa imporre la frequenza della Messa, con gli strumenti legali a sua disposizione. Cosa diversa se invece si tratta di un servizio sociale presso la parrocchia, chiaramente.
Ma la legge prevede che si possa concordare coi genitori la pena?
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Ovvio...ma da figlio so che spesso (noi figli) facciamo dannare i genitori soprattutto su queste cose
Io non studio legge, ma con una rapida ricerca su google sulla "messa in prova" ho trovato questo. Non ho assolutamente voglia di leggere tutto, ma siccome si parla di ambiente di vita...tutto qua.
Analizzando la cosa dal punto di vista laico, c'è chi considera educativa la musica, chi lo sport, chi andare a messa etc.
3.- Il progetto di intervento e l’affidamento del minore ai Servizi dell’amministrazione giudiziaria.
In previsione della sospensione del processo, con conseguente messa alla prova, il Servizio sociale minorile dello Stato formula, in collaborazione col competente servizio socio-assistenziale dell’ente locale territorialmente competente, un progetto di intervento. L’art. 27 del d.lgs. 28 luglio 1989, n. 272, titolato “Sospensione del processo e messa alla prova”, statuisce infatti che detto progetto deve prevedere:
a) le modalità di coinvolgimento del minorenne, del suo nucleo famigliare e del suo ambiente di vita;
b) gli impegni specifici che il minorenne assume;
c) le modalità di partecipazione al progetto degli operatori della giustizia e dell’ente locale;
d) le modalità di attuazione eventualmente dirette a riparare le conseguenze del reato e a promuovere la conciliazione del minorenne con la persona offesa.
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Io non sto difendendo nessuno eh, ma dico solo che un giudice è un professionista. Quindi, prima di dare addosso cerco una spiegazione che si addica ad un professionista. Se non la trovo, allora magari posso pensare a ipotesi alternative.
Non credo che si possa "concordare la pena con i genitori", ma credo che l'ambiente familiare incida molto. Se vivi in una famiglia cattolica praticante in cui i genitori ritengono la messa domenicale un mezzo educativo per i propri figli mi pare "lineare" per un giudice obbligare tali figli a seguire le linee educative dei genitori.
Dubito proprio che questi ragazzi siano figli di persone ebree, mussulmane, buddiste o hippy figli dei fiori o di Marylin Manson![]()
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Non era meglio quella maestra che ha fatto scrivere "sono un imbecille" ed è stata condannata a un mese di carcere?
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