Sì, infatti. Molte persone si limitano semplicemente a riferirsi al caso dell'URSS e della Jugoslavia, ma si tratta di un'analisi incredibilmente semplicistica. Significa fare un confronto spurio a caso ignorando tutte le altre mille variabili.
Ad esempio, non è che la Repubblica Ceca e la Slovacchia funzionino meglio della Cecoslovacchia in quanto più piccole; semplicemente due stati che hanno avuto accesso alla globalizzazione, al capitalismo, alla digitalizzazione, all'UE e alla libera circolazione di merci, persone e capitali sono più prosperi di una dittatura socialista nel mondo della guerra fredda. E grazie tante, direi![]()
Ultima modifica di nevearoma; 28/09/2017 alle 14:40
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Peraltro Jugoslavia e Cecoslovacchia erano tutt'altro che Stati poveri, per rispondere a @Friedrich : ancora nel 1968,il PIL procapite cecoslovacco era di oltre 1000 dollari annui(dati che ho postato giorni fa e trovate nella pagina precedente),contro i 1100 di Italia ed Israele. La Jugoslavia arrivava poco sotto i 900,sopra Argentina ed Uruguay,che allora non erano certo gli ultimi arrivati.
I guasti del socialismo reale(ed oggi c'è ci lo rivaluta,ahinoi) si sono fatti sentire soprattutto dal decennio successivo,nell'Europa centro-orientale e sudorientale.
Cm non è l'allargamento in sé il problema ma,come dice Alessio,le modalità superficiali con cui è stato realizzato,cioè senza aver prima abolito la regola dell'unanimità nel 60% delle competenze UE e pensando di poter gestire contemporaneamente una cosa complessa come una moneta comune(per giunta senza una Banca Centrale con i poteri necessari).
Di per sè, la Slovenia non ha meno titolo del sud Italia per stare nell'UE: è più prospera,meno problematica,più vicina al "core" del continente.
E' che l'imbarcata del 2004(decisa nell'inverno 1999/2000,cm) è stata condotta senza porsi il problema del funzionamento complessivo del tutto e,cosa ben più grave,senza aver deciso che cavolo doveva essere l'UE,se uno Stato federale(sì,vabbè,nel 2200),una Confederazione di Stati(e questo è più ragionevole), una Comunità Economica(e lo era già dagli anni 50' e andava molto bene) o un'area di libero scambio, come l'EFTA.
Questo è stato il misfatto.
"Proseguendo, sostituiamo i cittadini con “la gente” e sacralizziamo la democrazia diretta e plebiscitaria. Opponiamo un voto irreversibile e senza quorum alla libertà di fare e disfare le cose che danno le elezioni a intervalli regolari.
Risultato: spacchiamoci in due".
Referendum in Catalogna: La Brexit spagnola | VoxEurop.eu: notizie europee, vignette e rassegne stampa
ma per fortuna che c'è un senso di appartenza!! senza cosa saremmo? un popolo senza amalgama, senza storia, senza tradizione, cos'è?
la storia è proprio sconosciuta, dovrebbero metterla come esame propedeutico in qualsiasi università, concorso, bando ecc ecc.
la storia siamo noi stessi, se perdiamo il senso della tradizione perdiamo noi stessi.
chi parla di globalizzazione e appiattimento di ogni cultura e differenza scusami ma non ha capito una cippa.
a mio modesto parere si può unire ciò che è coeso, creando una amalgama coerente.
se l'ue fallirà sarà perchè ha spinto in un senso di unione cercando di uniformare ciò che è oggettivamente diverso e inconciliabile.
non bastano i trattati (tra l'altro siglati nel chiuso di qualche palazzone europeo senza il consenso popolare) a creare una unione.
Ultima modifica di marco85; 28/09/2017 alle 15:56
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
i confini degli stati europei sono stati modellati nei secoli da guerre, battaglie, conquiste, sconfitte ecc ecc
cambieranno ancora e ancora, quello che intendevo dire è che sono comunque il frutto dell'evoluzione storica e non creati dal giorno alla notte con un trattato.
a mio modesto parere la ue non potrà mai diventare più di una area di cooperazione commerciale di libero scambio con piccoli innesti in vari campi. Ma da qui a dire che la ue sarà uno stato troppe troppe troppe cose dovrebbero accadere e per lo meno passare al vaglio di ogni singolo stato per esprimersi in tal senso. Nessun governo potrà mai imporre un simile cambiamento senza passare dal consenso popolare.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Veramente sì, visto che gli indipendentisti sia scozzesi che catalani sono ben consapevoli che uscirebbero dall'UE almeno temporaneamente una volta raggiunta l'indipendenza. Peraltro sugli scozzesi c'è un grande fraintendimento: utilizzano l'UE come arma politica contro il governo inglese, ma di per sé non sono più europeisti del resto dei britannici e alcuni sondaggi mostravano come dopo il referendum sulla Brexit fossero in crescita sia l'indipendentismo che l'euroscetticismo.
Nazionalismo ed europeismo vanno d'accordo solamente finché l'UE rimane un organismo lontano, impotente e nebuloso da giostrarsi come ci pare a seconda delle occasioni. Quando inizia ad occuparsi seriamente degli affari nazionali...ecco che subito diventa il nuovo nemico.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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