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  1. #14291
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Invece, al contrario, non è altro discorso, anzi, il concetto deve proprio essere contestualizzato alla realtà ... a cosa serve quella tassa di successione? Ad alimentare il solito buco nero, quindi concetto che diventa molto meno liberale, visto l'uso che se ne fa. Infatti ho ben precisato nel mio intervento che contesto soprattutto l'utilità piuttosto che il concetto anche se la catena di tassazione reddito-patrimonio-successione non è così liberale come in quei paesi dove la tassazione del reddito e del patrimonio è diversi punti più bassa della nostra. Inoltre la tassa di successione in Italia è presente oltre il milione di Euro.
    Allora a quel punto qualsiasi tassa in Italia è illiberale visto l'utilizzo che se ne fa. Quella di successione non più di altre.


    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Prima fonte che mi viene in mente...costo di rilascio o bollo, poco cambia.

    Raddoppiano le tasse sui passaporti Su bonus alle famiglie stop del Tesoro - Corriere.it

    ROMA - Un altro balzello nel decreto Irpef. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato un emendamento che prevede l’aumento del costo per il rilascio del passaporto da 40 a 73,50 euro. In pratica, il contributo amministrativo, a cui va aggiunto il costo del libretto cartaceo con i dati biometrici, è destinato a raddoppiare non appena il decreto entrerà in vigore. La proposta, firmata da Giorgio Tonini (Pd), elimina inoltre la norma che consente di pagare la tassa annuale sulla concessione governativa di 40,29 euro solo in caso di viaggio in Paesi fuori dalla Ue. L’emendamento fissa a quota 300 euro i diritti consolari da versare per il riconoscimento della cittadinanza italiana.
    In che senso poco cambia? Prima dovevi pagare 33¤ in meno al rilascio e poi 40¤ di bollo ogni anno, adesso ne paghi 33 in più al rilascio e finita lì: già al secondo anno di utilizzo (su 10) vai in attivo, e se lo usi tutti i 10 anni risparmi 327¤. Un bel passo in avanti.


  2. #14292
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Visto e considerato che il figlio non ha mai pagato un centesimo nè sul quel patrimonio nè tantomeno sul reddito che l'ha generato sai com'è...
    E, di conseguenza, non si parla certo di risparmi di chi eredita.
    Qui ho l'impressione che siam tutti americani, però sempre col culo degli altri.

    Rimango fermamente convinto che la catena di tassazione reddito-patrimonio-successione è un'oscenità, ai livelli di tassazione italiana e nel contesto socio-economico-politico-istituzionale di questo paese; accetto la tua visione ma così come tu dici di non fare l'americano col culo degli altri io ti chiedo di non lamentarti quando l'unico effetto che avrà quella tassa sarà quello di privare questo paese anche dell'ultimo ammortizzatore sociale che gli è rimasto, e che continua a fungere da collegamento tra generazioni, il patrimonio e la sua successione, cioè il patrimonio privato. \as\
    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  3. #14293
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Sì e no... Intanto spostiamola 'sta tassazione (visto che di ridurla a quanto pare non se ne parla) e vediamo che effetto fa...
    E poi vediamo chi parlerà bene e chi male di questo cambio di indirizzo dell'imposizione.
    L'effeto ancora non l'ahi colto vero ? la fuga dei capitali (e delle persone) dall'italia
    Ultima modifica di CausaEffetto; 19/06/2014 alle 11:07
    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  4. #14294
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Vis......Il fatto che nel nostro simpatico caso i proventi dell'imposizione finiscano nel solito calderone è un altro paio di maniche e non può essere un caso sfigato, una pessima implementazione, a inficiare la bontà del "modello".

    E invece no, non é un altro paio di maniche!!!

    E' legato a doppio filo, perché se si é sviluppato tutto questo parassitismo cronico, tutto questo malfunzionamento (leggi, procedura di infrazione europea per il pagamento debiti PA, linkata poco sopra: non ci ricordiamo dell' Europa solo quando ci bacchetta sulle carceri o sui cetrioli .....) é anche grazie al fatto che c' é comunque la garanzia di dove andare a prelevare, anche in maniera abnorme.

    E' ormai chiaro che il ritardo nei pagamenti della PA é ad esempio un surrettizio sistema per giocare con gli interessi maturati, e coprire le falle, visto che in qualsiasi sistema pubblico italiano il grosso degli introiti sono dedicati alle spese per gli emolumenti del personale. E poiché spesso c' é sovrabbondanza (per mera clientela ) di posti ricoperti, ecco i problemi di budget.

    Un esempio semplice semplice, sperimentato l' altro ieri (lo so che non ti va Bassini, ma a me le situazioni paradigmatiche piacciono, e parecchio \as\..... ):

    la settimana scorsa telefono al mio comune di proprietà casa, per IMU ed annessi, chiedendo lumi: mi si sono rimpallate in 5 addette (ripeto, n° 05), con comunque situazione dubbia rimasta in sospeso. Ovviamente ho pagato rata unica il tutto per non incorrere in casini .....

    Poche ore dopo, richiesta by mail ad Ente Svizzero Tecnico per documentazione del personale, una situazione peraltro piuttosto ingarbugliata. Pochi secondi dopo aver premuto il tasto "invia/ricevi", pronta chiamata di una addetta che mi ha snocciolato riferimenti di protocollo, numero di documenti, estremi e termini di spedizione alla mia Società dei suddetti documenti.

    Efficienza? Ok.

    Ma a fine mese, sia nell' uno che nell' altro caso vengono accreditati emolumenti sul CC ..... (nel primo caso cinque, nel secondo uno); e non ricominciamo con la storia che nel pubblico non si deve fare una vaalutazione di profitto ed efficienza come nel privato .....
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  5. #14295
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Allora a quel punto qualsiasi tassa in Italia è illiberale visto l'utilizzo che se ne fa. Quella di successione non più di altre.

    Hai fatto una considerazione non poi così insensata dal momento che a livello puramente teorico ed estremizzato, il concetto di tassazione di per sè è illiberale dal momento che costituisce privazione di disponibilità del singolo a favore della collettività.

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    In che senso poco cambia? Prima dovevi pagare 33¤ in meno al rilascio e poi 40¤ di bollo ogni anno, adesso ne paghi 33 in più al rilascio e finita lì: già al secondo anno di utilizzo (su 10) vai in attivo, e se lo usi tutti i 10 anni risparmi 327¤. Un bel passo in avanti.
    Ragionavo, errando, su un utilizzo una tantu annuo
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  6. #14296
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Rimango fermamente convinto che la catena di tassazione reddito-patrimonio-successione è un'oscenità, ai livelli di tassazione italiana e nel contesto socio-economico-politico-istituzionale di questo paese; accetto la tua visione ma così come tu dici di non fare l'americano col culo degli altri io ti chiedo di non lamentarti quando l'unico effetto che avrà quella tassa sarà quello di privare questo paese anche dell'ultimo ammortizzatore sociale che gli è rimasto, e che continua a fungere da collegamento tra generazioni, il patrimonio e la sua successione, cioè il patrimonio privato. \as\
    Io non riesco proprio ad arrendermi all'idea di vivere in uno stato in cui se ti va di culo che i tuoi stanno bene hai le spalle coperte, altrimenti ciao e arrivederci.
    E chi non ha "l'amortizzatore sociale interno"? Temo che avrebbe altro di interno, meno piacevole.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  7. #14297
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    E invece no, non é un altro paio di maniche!!!
    Lo è eccome invece.
    Perchè quello che sembra non essere chiaro è che comunque "il calderone" (che sia parassitismo cronico o meno) chiederà 100.
    E l'unica differenza possibile differenza è da dove verranno quei 100.
    La domanda è: vogliamo provare a invertire la rotta o fare come Lorenzo che è oramai rassegnato?
    Sia chiaro che non sta scritto da nessuna parte che funzioni, ma dove stiamo andando con il sistema attuale invece mi pare chiarissimo...

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    e non ricominciamo con la storia che nel pubblico non si deve fare una vaalutazione di profitto ed efficienza come nel privato .....
    Nel mio caso nella migliore delle ipotesi devi togliere il "ri".
    Ma soprattutto dove sta scritto che il pubblico non può essere valutato?
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  8. #14298
    Brezza leggera L'avatar di BoscoSnow
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Chi, oggi, sceglie in modo consapevole di lasciare il proprio paese (e non lo fa volentieri come molti superficialmente potrebbero pensare) lo fa innanzitutto perchè è fin troppo evidente che la media degli italiani preferisce mantenere il proprio status, la propria posizione nella speranza che prima o poi qualcosa cambi e/o comunque nella speranza che "io me la cavo" e "il vicino che si arrangi". L'Italia è un paese a maggioranza conservatrice dove non vi è l'interesse a cambiare nulla. Il primo motivo di chi abbandona è di natura antropologica. In questo paese non sarà mai possibile una rivoluzione liberale e chi lascia è in maggioranza liberale e radicale. E nemmeno una rivoluzione in senso radicale è possibile in questo paese dal momento che alle ultime elezioni gli italiani hanno chiaramente lanciato, per l'ennesima volta, il messaggio che non vogliono un cambiamento radicale ma sperano che il nuovo ingrediente della solita minestra sia in grado di rivoluzionare il sistema paese. L'italiano, in media, pensa di aver votato per il cambiamento mentre ha votato per mantenere tutto inalterato. L'unico detonatore in grado di un cambiamento in senso radicale, ancorché privo di un piano politico/economico credibile, è stato disinnescato dalla maggioranza degli italiani. La speranza del "tutti a casa" è definitivamente svanita nel liberale/radicale che non sentendosi più rappresentato e non avendo più la possibilità di partecipare in modo democratico, tramite opposizione al partito unico della casta del sistema italia, ad un lavoro di cambiamento radicale, altra scelta non ha che lasciare.

    In secondo luogo, chi oggi consapevolmente abbandona la nave lo fa nella consapevolezza che in Italia, non essendo possibile una rivoluzione in senso liberale, assisteremo allo sterminio dei risparmi privati tramite:


    • inasprimento della tassazione sugli immobili (per far cassa questo stato in default deve per forza di cosa attingere dove è immobilizzato la gran parte del risparmio degli italiani)
    • inasprimento/reintroduzione della tassa di successione (sempre per far cassa bisogna attingere da coloro che detengono il risparmio in questo paese, cioè gli anziani che nel giro dei prossimi 10-15 anni passeranno a miglio vita)
    • inasprimento della tassazione sulle rendite sia finanziarie sia pensionistiche (anche private/integrative)
    • solito inasprimento accise


    In terzo luogo, chi oggi consapevolmente abbandona la nave lo fa nella consapevolezza che in Italia, non essendo possibile una rivoluzione in senso liberale, assisteremo alla progressiva violazione sia del diritto di proprietà sia del diritto di libera circolazione delle persone e dei capitali, sempre attraverso lo strumento fiscale. Indiscrezioni dicono che sono in studio/via di arrivo:


    • tassa sui passaporti
    • exit tax sulla detenzione dei titoli di stato italiani (se voglio liquidare una posizione, oltre all'eventuale tassazione del capital gain, oltre alle spese di intermediazione finanziaria, oltre all'eventuale tobin tax, oltre alla ritenuta sulle cedole già incamerate, arriverà un'ulteriore tassa il cui momento impositivo è la vendita di titoli di stato italiani - misura per disicentivare tale operazione)
    • exit tax sul traferimento legale dei risparmi all'estero


    In definitiva, chi abbandona, lo fa nella ragionevole consapevolezza (leggasi probabilità) che questo paese farà default e prima di di fare default spremerà a più non posso i propri cittadini con lo strumento fiscale (esigenze di cassa per tentare di evitare il defualt) il quale, a sua volta, contribuirà ancor di più alla deindustrializzazione già in atto da anni, favorita, appunto, da un sistema politico/istituzionale autoreferenziale, da una casta fortissima, da una corruzione a livelli di paese emergente, da una burocrazia asfissiante, ecc ...

    Come si può competere democraticamente contro un sistema di questa tipo?

    La soluzione, a questo punto, non può che essere individuale e 4 milioni di italiani han già scelto nel corso degli anni, come soluzione, la delocalizzazione fisica e/o dei risparmi e/o della propria attivata lavorativa in sistemi maggiormente liberali.

    Io non mi permetto di giudicare queste scelte, anzi. le comprendo e le rispetto.

    E secondo te tutto ciò con quali tempistiche si realizzerà?
    Yes we Dig!

  9. #14299
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Rimango fermamente convinto che la catena di tassazione reddito-patrimonio-successione è un'oscenità, ai livelli di tassazione italiana e nel contesto socio-economico-politico-istituzionale di questo paese; accetto la tua visione ma così come tu dici di non fare l'americano col culo degli altri io ti chiedo di non lamentarti quando l'unico effetto che avrà quella tassa sarà quello di privare questo paese anche dell'ultimo ammortizzatore sociale che gli è rimasto, e che continua a fungere da collegamento tra generazioni, il patrimonio e la sua successione, cioè il patrimonio privato. \as\
    Probabilmente ho intepretato male, ma se no è sicuro che i nostri concetti di liberale siano diversi.
    Nel momento in cui il futuro di chicchessia dipende unicamente da quanto ha il culo parato dalle generazioni precedenti vuol dire che l'ossigeno nelle bombole è finito e noi siamo ancora allegramente a 50 m di profondità a far le foto a Nemo...
    Io invece sostengo fortemente che per avere un futuro bisogna che ci siano possibilità di galleggiamento (almeno) anche per chi patrimoni alle spalle non ne ha (e non sto parlando di vaccate modello sogno americano con il nullatenente che attraversa il confine e diventa capo di Walmart dopo 6 mesi di duro lavoro ).

    Mi pare che giustamente tu abbia più volte puntato il dito contro le politiche che non risolvono, ma ritardano solamente "l'inevitabile". Il basare il proprio futuro (e solo di alcuni...) "sull'ammortizzatore sociale" dato dai patrimoni accumulati dalle generazioni precedenti come lo chiami?

    A margine da nessuna parte ho scritto che il nostro livello di imposizione attuale non sia osceno; in compenso ho sempre messo paletti che vado a riassumere:
    1. messi come siamo bisognerebbe decidersi a fare deficit per ridurre le imposte sul lavoro (a cominciare da quelle più regressive)
    2. se il punto 1 non è dato per qualsivoglia motivo allora si proceda allo spostamento della tassazione dal lavoro alle rendite.
    3. il punto 1 non esclude, anzi, il punto 2.
    4. non fare praticamente nulla sperando in Dio (come succede da anni) e allora è poco, ma sicuro che non abbiamo speranze.

    Non ci piove che questo cambio di paradigma generi orticaria, in chi i patrimoni, specie quelli consistenti, li ha. E che, guarda caso, è anche chi ha maggior potere di persuasione (magari facendo credere a chi non possiede praticamente nulla che verrebbe massacrato a prescindere dal nuovo modello...). Ma se questo circolo vizioso non si spezza hai voglia a sperare (so che tu non ci speri ) di risollevarsi...
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  10. #14300
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Ragionavo, errando, su un utilizzo una tantu annuo
    Beh, se lo usi un anno solo nell'arco dei dieci ci rimetti 33¤. Ma se lo usi anche solo due anni nell'arco dei dieci ce ne guadagni 7. Per una volta che le tasse diminuiscono anzichè aumentare, diamogliene atto...


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