Se quel 100 andrà a foraggiare un settore che fa il suo pienamente, si innescherà un circolo virtuoso per cui chi gli dovrà dare quel 100 trovera' meno difficoltà ad adempiere.
Cambi la fonte di provenienza, ma se non metti a posto il settore di destinazione, mi pare altrettanto chiaro dove andremo a parare .....
Non ho detto che non va valutato.
Ma secondo il politichese medio (e chi ad esso é agganciato), i parametri devono essere 'differenti' ...![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Non hai assolutamente colto la mia risposta al Bassini che è frutto di ragionamenti di diversi post. Sto solo sostenendo che attuare politiche fiscali a saldo zero, cioè spostare la tassazione dal reddito al patrimonio contribuitrà solo a far uscire gli ultimi capitali potenzialmente utili alla causa italiana, in quanto investibili in italia, verso l'estero, aggravando una situazione depressiva in atto. L'unico effetto sul pil lo ha una riduzione del carico fiscale, non una politica redistributiva a saldo zero. Il pil non lo fai crescere tassando al 23% il mio reddito da lavoro e non lo fai crescere nemmeno tassando al 50% l'eredità che mi lascerà mio padre o tassando col 50% TASI la mia prima casa o col 20% di aliquota il mio saldo di conto corrente. Così facendo mi spronerai a spostare i miei capitali all'estero e visto che ho la fortuna di lavorare mi concederai una tassazione di favore sul mio reddito (e mi incentiverai anche a non cambiare e rimanere su posizioni conservazioniste, tanto il sistema mi premia per il fatto che ho la fortuna di lavorare). Il problema è che quel patrimonio che mi hai fatto spostare all'estero non lo investirò di certo qui in Italia e se lo lascio qui mi impedisci anche di mantenere mio figlio disoccupato.
Se non vuoi uno stato in cui sei libero solo se ti va di culo o se i tuoi son benestanti allora ti devi augurare uno stato che non tassi la ricchezza (sotto ogni forma, reddituale o patrimoniale che sia) per mantenere esclusivamente se stesso perchè così facendo allontani quelle persone le uniche in grado di investire, creare ricchezza e lavoro.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Che però non era l'ipotesi di partenza. Anzi, l'ipotesi di partenza è che comunque il calderone foraggi se stesso.
Io però cambio la fonte di provenienza in modo da facilitare la vita a chi ha voglia di fare oggi e non a chi può campare di rendita su quel che è successo in passato, possibilmente nel rinascimento...............
Mi sta bene che siano differenti, ma se esistono metriche di produttività per il privato esistono di sicuro anche per il pubblico.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sopravvivenza passiva in uno stato che non ti da futuro. Alternativa di chi si fa mantenere, se lungimirante, è quella di andare all'estero. Altrettanto lungimirante il padre (che mantiene quel figlio) che sposta il suo patrimonio all'estero per evitare la confisca patrimonale finale![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Beh, ma se la mettiamo così considerato il livello di capitali esteri che affluiscono oggi (e/o nel recente passato) possiamo star tranquilli che più di tanto non può peggiorare...
Sembri teorizzare il fatto che ogni imposta sia ugualmente regressiva, cosa che mi pare sia abbastanza falsa.
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Mai pagato il bollo annuale e nessuno mi hai mai contestato nulla. Mi spiego. Se per andare in un paese in cui ti chiedono il passaporto fai scalo in uno stato comunitario (cosa che mi è sempre capitato di fare), in Italia esibisci la carta d'identità e nel momento in cui devi sbrigare le procedure di imbarco nel paese comunitario esibisci il passaporto.
La tassa di 33 Euro una tantum secondo me serve per regolarizzare questa prassi, lecita perchè non ho obbligo di presentare il passaporto in Italia, e acchiappare qualche soldino (Certo) in più
Dal mio punto di vista è quindi una perdita di 33€ e non un risparmio di 327.![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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Mi pare palese che senza ridurre il carico fiscale totale cambi ben poco, ma la "simmetria" del carico fiscale stesso non mi pare un fattore tralasciabile, anzi.
Stiamo parlando di attuare un cambio di marcia: a mio avviso puo' avvenire solo se si creano le condizioni affinche' chiunque (con le giuste idee) possa contribuire alla crescita, non mantenendo le condizioni per cui solo chi ha capitali a disposizione puo' investire. Altrimenti restiamo con la casta degl industriali, la casta degli impiegati e quella degli operai. Serve mobilita' sociale.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
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