ho capito
e che facciamo?
- una selezione naturale?
- li mettiamo al confino e confischiamo il tutto?
ma poi che significa? ??che si sono messe via il gruzzolo a spese di figli e nipoti
hanno rubato a qualcuno? perché significa che ci sono milioni e milioni di ladri certificati e rintracciabili
Inps: le pensioni in Italia sono 18,1 milioni. Il 63% è sotto i 750 euro. Tre milioni di assegni a invalidi civili - Il Sole 24 ORE
poi il 63% di questi pensioni prende meno di 750€
e calcola che in quei 18 milioni sono comprese pure le rendite Inail
da quando hanno fatto l'unificazione ci sono tutte le voci (Inps, Enpals, Inpdap, Inail)
guarda io sto peggio, allora
e così pure i miei ex colleghi licenziati l'anno scorso che arrivano a 50 anni
proprio ieri li ho incontrati: ancora fermi, mercato del lavoro che non ne vuole più saperea 50 anni???? ma mi prendi per i fondelli???noi cerchiamo i ggggiovani, Lei potrebbe andare quasi in pensione...
ma la colpa non è dei pensionati di oggi (come i miei genitori o i tuoi parenti) che magari 30-40 anni fa si sono spaccati la schiena per farci crescere e studiare
la colpa è del sistema italiano che fa acqua. L'ho scritto nei post precedenti di ieri e nei post di anni fa in cui parlavo della cassa Svizzera che funziona
possibile che sempre a noi le cose vanno male? altro che stellone italico, siamo proprio gli sfigati dell'Universo
PS: forse tu ti riferisci a quelli che non hanno nessun diritto alla pensione
se stai parlando di quelli, allora stiamo parlando di ladri effettivi e conclamati, non di pensionati
ma qui il discorso era iniziato in maniera differente
Ultima modifica di Fabio68; 25/10/2017 alle 21:49
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
riflessione più che altro moralista...
mandare in pensione prima per fare largo ai giovani è una "trovata" di pessimo gusto...
significherebbe dire che non a 67, ma già prima tu non servi più ...
a me hanno sempre insegnato: "vale più un anziano nel canto di tre giovani nel campo"
preferisco che una persona continui a lavorare, rimanendo "viva" piuttosto che metterci al suo posto un giovincello strafottente...
il lavoro è il motore della vita, ti da dignità e motivazione... quando non c'è più quello, devi ricostruire ciò che avevi messo su in tanti anni, e non vedo come possa un pensionato fare ciò alla sua età, trovando un altro lavoro... tralasciando i lavori di fatica e gli ovvi problemi legati alla terza età, in mancanza di quelli un anziano dovrebbe poter decidere di continuare a lavorare finchè gli è possibile...
Mandando in pensione prima affinchè i giovani così trovino lavoro, risolverebbe il problema sul momento, ma non sul lungo termine.
Va pure detto però che bisogna fare come in molti stati dove anche a 60 anni se si cerca lavoro si può essere presi, qui a 40 anni ti considerano già vecchio per trovare lavoro
Intanto il presidente della Catalogna, come avete già sentito, và verso il ritiro della dichiarazione di indipendenza di quella regione e vorrebbe strategicamente indire nuove elezioni per evitare la revoca dell'autonomia della Catalogna da parte dello Stato spagnolo.
Come già detto non bisogna vedere alla Spagna come la nazione in cui inizieranno ad accadere i fatti più gravi che porteranno alla disintegrazione degli Stati e dell'UE.
La Spagna ha già sofferto la guerra civile spagnola del 1936-1939, ha già dato molto, per così dire.....
... veramente conosco più persone che dicono "Finalmente vado in pensione" e offrono una festa agli amici, e persone che dicono "Beato tu che da domani sei in pensione", che non persone che dicono "C****, mi mandano in pensione, ingrati!".
Duole dirlo, però... sì, "nel campo" e "nel canto" è vero, ma fuori dal campo, lasciam perdere.
Prendi tutti i lavori "non logoranti", quelli da ufficio, per intenderci, in cui può contare l'esperienza accumulata, la conoscenza, la capacità diplomatica e relazionale etc., tutti quelli voglio dire in cui un anziano in teoria potrebbe avere vantaggi sul giovincello apprendista. Oggi sempre più si lavora al computer, interconnessi, telematici, interattivi e tutte quelle cose lì... E già vedi che le generazioni cresciute col computer sono più elastiche e flessibili - sia per abitudine, ma anche per elasticità legata all'età - rispetto agli impiegati più anziani.
Parliamo dello spiegare alla collega anziana come funziona la nuova versione del programma xyx???!!!.... aaaargh!
Concordo. L'ideale sarebbe metterci un giovane ben educato, ben istruito (ah, ma adesso ci sarà la "buona scuola"...), e ben motivato dal rapporto impegno/responsabilità/stipendio.
Resta però il fatto che il "giovincello strafottente" è una fauna diffusa, e prima lo spedisci a guadagnarsi il pane a calci nel didietro, e prima smette di essere strafottente e si ridimensiona. O facciamo lavorare i vecchietti, alla loro velocità mentale e elasticità informatica, lasciando i "giovincelli" a bighellonare in piazza, in attesa dell'ora di cena?
Sì, ma ci sono anche tante altre attività, libere e soddisfacenti, che possono sostituirlo, a un certo punto.
Il lavoro che dà motivazione è quello creativo, vario, stimolante, e di un certo livello. Il buon artigiano specializzato che vede crescere l'oggetto nelle sue mani, il ricercatore, l'impiegato che gestisce delle procedure etc. etc.
Secondo me, chi si smazza giornate di lavoro pesante e ripetitivo, trova come unica motivazione che prima o poi finirà.
Un pensionato non dovrebbe "trovare un altro lavoro". Ha la pensione proprio per quello, in teoria. Se lo spedisco a casa per far posto ai giovani, mica che mi si mette a lavorare in nero, sottraendo lavoro, neh?...
Se ne sta a casa, e si trova un hobby (ovviamente, posto che la pensione esista e sia accettabile).
Al di là di tutto, motivazioni, utilità, impegno, lavoro etc., l'anziano pensionato lo ha, eccome.
Considerata la necessità di contrastare il calo demografico, e di lavorare per sostenere la famiglia, dimentichi la fondamentale funzione del nonno-asilo-babysitter???
Che senza quelli, col cavolo che hai crescita demografica. Ed è un signor lavoro, con molte soddisfazioni e la possibilità di trasmettere tutta l'esperienza umana acquisita (... e qui inizio anch'io a moraleggiare...)
Diciamo che per chi percepisce pensioni oltre una certa soglia (2000¤ per esempio) un bel ricalcolo con il contributivo non mi dispiacerebbe.
Ci sono due discorsi diversi.
1) Pensioni retributive: tutto legale, ma comunque un furto legalizzato ai danni delle generazioni successive
2) Evasione fiscale: negli anni 60 e 70 sai quanti pagavano davvero le tasse? Ecco.
Non andrei certo a toccare quelle pensioni, non li si può lasciare tutti sotto un ponte, ma moltissime di quelle sono comunque soldi che non sono mai stati versati.
Si saranno anche spaccati la schiena, ma oggi prendono molto più del versato. Poi che la colpa non sia loro (ovvio, non parlo di baby pensionati et similia) ma del sistema è vero, ma il buco resta.
Ciò perché il numero dei posti lavoro non è un dato fisso ma oscilla a seconda dei cicli economici.Quindi le politiche non dovrebbero tanto puntare alla sostituzione dei lavoratori anziani con i giovani(con conseguente aumento del numero di pensioni da pagare e messa in crisi del sistema pensionistico,che già di suo è uno schema Ponzi in piena regola), quanto all'aumento dei lavoratori tout court.
No, in Italia non si va in pensione piu tardi che nel resto d'Europa - Il Post
http://www.mysolutionpost.it/archivi...giovanile.aspx
riferendoci ad un concetto leopardiano, è più bello il momento dell' attesa (la vigilia del di di festa) di quando poi ciò che attendi si manifesta... quando il giorno tanto atteso arriva, ti ritrovi senza niente da fare, e te ne accorgi tutto insieme... ne ho visti tanti con questa reazione...
se c'è un campo infatti in cui un giovane ha più possibilità è il computer... (eh, ma vorrei vedere !)Duole dirlo, però... sì, "nel campo" e "nel canto" è vero, ma fuori dal campo, lasciam perdere.
Prendi tutti i lavori "non logoranti", quelli da ufficio, per intenderci, in cui può contare l'esperienza accumulata, la conoscenza, la capacità diplomatica e relazionale etc., tutti quelli voglio dire in cui un anziano in teoria potrebbe avere vantaggi sul giovincello apprendista. Oggi sempre più si lavora al computer, interconnessi, telematici, interattivi e tutte quelle cose lì... E già vedi che le generazioni cresciute col computer sono più elastiche e flessibili - sia per abitudine, ma anche per elasticità legata all'età - rispetto agli impiegati più anziani.
tuttavia, le prossime generazioni prima o poi conteranno interamente su "cumputer- istruiti", tanto che l'utilizzo sarà talmente naturale che l'età conterà zero...
Concordo. L'ideale sarebbe metterci un giovane ben educato, ben istruito (ah, ma adesso ci sarà la "buona scuola"...), e ben motivato dal rapporto impegno/responsabilità/stipendio.Resta però il fatto che il "giovincello strafottente" è una fauna diffusa, e prima lo spedisci a guadagnarsi il pane a calci nel didietro, e prima smette di essere strafottente e si ridimensiona.
i cosiddetti... "inoccupati", ovvero coloro che il lavoro smettono di cercarlo... in gran parte sono costituiti da giovanotti viziati, che hanno umiltà a zero e pretese a 100, e si lamentano se non trovano posto da avvocato, manager, ecc... ecc...O facciamo lavorare i vecchietti, alla loro velocità mentale e elasticità informatica, lasciando i "giovincelli" a bighellonare in piazza, in attesa dell'ora di cena?
si, ma sai... uno che per tutta la vita ha fatto un determinato lavoro trova difficile ricominciare daccapo... ci sono persone creative e altre meno... io stesso che ho 40 anni "appena", e mi ritengo un abitudinario per antonomasia, troverei difficile ricominciareSì, ma ci sono anche tante altre attività, libere e soddisfacenti, che possono sostituirlo, a un certo punto. Il lavoro che dà motivazione è quello creativo, vario, stimolante, e di un certo livello. Il buon artigiano specializzato che vede crescere l'oggetto nelle sue mani, il ricercatore, l'impiegato che gestisce delle procedure etc. etc.
come detto sopra... alla fine ti accorgi che l'unico hobby è il lavoro... c'è un film calzatissimo sull' argomento: "fantozzi va in pensione"... non prendetela a ridere, ma è comico e serissimo allo stesso tempo... è la parodia della psicologia del pensionato, descritta benissmo !Un pensionato non dovrebbe "trovare un altro lavoro". Ha la pensione proprio per quello, in teoria. Se lo spedisco a casa per far posto ai giovani, mica che mi si mette a lavorare in nero, sottraendo lavoro, neh?...Se ne sta a casa, e si trova un hobby (ovviamente, posto che la pensione esista e sia accettabile).
è un lavoro che sicuramente ti fa sentire utile...Considerata la necessità di contrastare il calo demografico, e di lavorare per sostenere la famiglia, dimentichi la fondamentale funzione del nonno-asilo-babysitter???![]()
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