Si, ma i dati che parlano di occupazione ci mettono dentro tutti i tipi di lavoro, e tutti i tipi di contratto, per me si parla di lavoro un'occupazione che ti permette di vivere dignitosamente, e magari riuscirti a comprare una casa come hanno fatto i nostri genitori o noi, questo per me è lavoro tutto il resto è sfruttamento
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Ti stai contraddicendo. Lo svuotamento delle campagne ha comportato l'aumento dei posti di lavoro, in un modo che era peraltro imprevedibile nel momento in cui stava accadendo nonché osteggiato da molti, dunque è anche abbastanza ininfluente chiedersi in modo specifico quali mestieri dovrebbero sostituire quali altri (cosa impossibile, poiché è in divenire, non prevedibile). Detto ciò, ma davvero a te non sembra che a fronte di una contrazione del manifatturiero non via sia un incremento, reale o potenziale, del settore ICT, dei servizi in genere, dei servizi di assistenza e cura della persona ecc.ecc.ecc.
Ma davvero?
Inoltre, una fabbrica può rinunciare ad alcuni posti di lavoro e potrebbe esserci un'inerzia negativa per i singoli lavoratori, incapaci individualmente di rioccuparsi, questo è fuor di dubbio. Ma un sistema sano reimpiega con buone probabilità un proprio lavoratore medio. Sempre che tale sistema abbia delle politiche del lavoro consone; sempre che, per dire, tale sistema abbia insegnato a scuola ad usare magari un computer in modo efficiente ed utile; sempre che tale sistema permetta l'aggancio al traino dei settori in voga ed espansione, ad esempio avendo dotato il paese di una infrastruttura tecnologica adeguata (ogni riferimento a fatti, persone e paesi è puramente casuale).
La paura deve essere concentrata contro le inefficienze del sistema, non contro l'innovazione, la quale può anzi contribuire a spazzarle, se sfruttata. Ma vogliamo davvero ancora fare per secoli pentole e armadi e sperare di sfrattarla così?
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Per alcune categorie di lavoratori probabilmente è così, anche perché adesso se non hai il pc e lo smartphone ti senti un pezzente mentre nel 1995 pochissimi avevano cellulare e pc (che costavano un patrimonio).
Ma il problema è la tecnologia e i centri commerciali o il fatto che il PIL pro-capite del 2019 era inferiore a quello del 2000 e la produttività del lavoro è stata stagnante anche perché abbiamo un'economia poco innovativa?
Quelli erano gli anni 80 semmai, dal 1992 in poi non è stato così (e in ogni caso non è mai stato un fenomeno eclatante).
Comunque abbiamo avuto tutto il tempo per aggiustare la rotta anche in seguito e invece abbiamo buttato via un'occasione dopo l'altra, in particolare nei primi anni 2000 e dal 2013 in poi. Se le avessimo sfruttate i danni degli anni 80 sarebbero solo un lontano ricordo.
Hai centrato il punto, nel 900 c'è stato un un'incremento di posti di lavoro come ho detto con lo svuotamento delle campagne, la gente andava a lavorare in fabbrica perché quello allora era lo sviluppo, guarda che io non sono assolutamente contro lo sviluppo ci mancherebbe, il mio lavoro è tutto uno sviluppo sono passato dalle centrali Tacs telefoniche(ricordate i telefonini Tacs) alle centrali 5G, ma serve sempre meno personale qualificato, e poi per me il lavoro deve essere un'occupazione che ti permette di vivere dignitosamente, bene questi posti complessivamente calcolando le aziende che fanno sviluppo ed innovazione sono sempre di meno rispetto al 900 quando la gente abbandonava la campagna per andare in fabbrica, poi abbiamo il termometro della società, la medio borghesia che era il volano dei consumi sta scomparendo, appunto perché sono sempre meno quei lavori diciamo medi che permettevano alla società di crescere.
Adesso si richiede la figura super professionale, oppure chi va a dare le consegne per Amazon o lavora sempre per Amazon nei magazzini a 700 euro al mese
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quotone.
Per chi come me a cavallo degli anni 80-90 terminava scuola, andava a lavorare (anche stagionale estivo prima di finire gli studi) subito, prendeva paghe adeguate, spaccava la settimana il venerdì-sabato sera in disco, pizzerie, sci, cinema ecc.... non era vivere al di sopra delle possibilità, era sprecare in troppo quello che, conservando, avrebbe reso possibile un mutuo più leggero o più corto 10-15 anni dopo.
La mia generazione ha semplicemnte cavalcato l'onda, la cresta dell'onda.
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