[QUOTE=verza81;1061456153]Bisogna avere anche le competenze e la voglia…
Ma se le competenze sono scarse si faranno svolgere attivita' generiche che ne richiedono poche,tutti sanno tenere una scopa un badile o delle forbici da potare in mano se non hai forti limitazioni fisiche,e in tal caso e' auspicabile una pensione di invalidita' ,se hai un titolo di studio che ti consente di svolgere attivita' piu' complesse darai un contributo in qualche ufficio,la voglia ti viene perche' se non timbri il tuo cartellino per 4- 5 ore al giorno ti tolgo i 580 euro.Se riesco io a 62 anni con ernie artrosi e dolori vari a stare in fabbrica a volte anche 13-14 ore al giorno io credo che i percettori del reddito possano reggere un impegno di qualche ora.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Ma spero che i controlli non siano stati casuali, molte delle incongruenze descritte nell'articolo sono facilmente verificabili tramite una analisi massiva dei dati e quindi i controlli possono essere fatti in maniera mirata.
Questo aumenta molto la percentuale, non credo proprio che il 10% dei percettori di rdc non ne abbiano diritto.
Ultima modifica di snowaholic; 07/11/2021 alle 17:21
calmi tutti
mia convinzione, la RDC può essere un sostegno alle famiglie non abbienti
il problema è che dobbiamo fare i controlli subito, selettivi
non è possibile che un camorrista o un mafioso (per dire 2 tipologie) prendano questi soldi e ce ne accorgiamo dopo
incredibile che non si riesca a fare un accesso a una banca dati di questo genere? Io che sono informatico ti dico che è fattibilissimo, già centinaia di altre procedure lo fanno da anni
i controlli incrociati li facciamo dopo, questo mi fa rabbia
io sono intervenuto per dire a Marco che in realtà l'RDC non la puoi ottenere se sei proprietario di casa. Sinceramente non ho mai approfondito la questione perché, fortunatamente, al momento non ne ho bisogno. Mio cugino (con una g sola) mi ha spiegato che quando ha provato lui a ottenerla, ha ricevuto la risposta che non ne ha il diritto perché proprietario di casa. La sua azienda ha chiuso la filiale 3 anni fa (mi sembra)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Boh io sono sempre convinto che prima di investire in queste misure di sostegno bisognerebbe creare una condizione favorevole per incentivare maggior produttività e crescita economica a lungo termine.
Le misure di sostegno sono giuste (fino a un certo punto) ma vengono DOPO, prima costruisco fondamenta e struttura della casa e poi ci metto gli arredamenti e optional…
Per non parlare del fatto che alle spalle abbiamo un debito mostruoso e una spesa pubblica allucinante…
Direi senza ombra di dubbio. Il problema principale dell'economia italiana rimane sempre la cronica stagnazione (per non dire pure declino) della produttività, dovuto alle cose che hai scritto nell'ultima riga ma non solo a quelle (anzi).
In ogni caso si tratta di un problema di lungo periodo, e finora la "strategia" (chiamiamola così) continua ad essere quella di tirare a campare con misure di breve periodo, le quali vanno ad aumentare debito e spesa e a lungo andare a non risolvere un bel nulla.
Non sto dicendo che con questo siano strumenti necessariamente sbagliati. Il reddito di cittadinanza, se formulato in modo tale da fare da vero cuscinetto di sostegno temporaneo per chi perde il lavoro, ha sicuramente una funzionalità e in tal senso non sarebbe nulla di così strano rispetto ai restanti paesi sviluppati.
Le misure di lungo periodo hanno evidentemente un costo - prima di tutto politico - troppo elevato per poter essere implementate.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ma chiaramente sarebbero possibili e buona parte degli strumenti sono già a disposizione di SOGEI.
Però dovresti predisporre i processi amministrativi e la modulistica in modo tale da poterli confrontare in modo automatizzato con le banche dati, cosa che tragicamente non si riesce a fare praticamente mai e ci si ritrova con dati di scarsa qualità che richiedono lunghi lavori di pulizia prima di poter ridurre gli errori ad un livello accettabile.
Senza contare l'atavica tendenza a lavorare su roba vecchia perché quando ogni controllo richiedeva di avere i faldoni fisicamente disponibili si faceva così, quindi le organizzazioni sono abituate a lavorare in un certo modo e gli obiettivi dei dirigenti generalmente non contemplano nemmeno la possibilità di lavorare su annualità in corso.
Controllare in tempo reale anziché ex post richiederebbe un cambio di mentalità radicale e spesso anche cambi legislativi.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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