
Originariamente Scritto da
simo89
Beh, se mai
li avrò, vedrò come comportarmi....e comunque anche io sono stato bambino e posso dirti come ho vissuto la cosa.
Ho conosciuto bruscamente la morte all'età di 8 anni e mezzo, a causa della morte di mio nonno, al quale ero molto legato.
Non è stato facile, ma anche se al funerale i miei hanno scelto di non portarmi, in camera mortuaria ci sono voluto andare, con un dolore enorme ovviamente, ma sono ancora qui, vivo e vegeto.
Ovviamente dipende anche da come il bambino reagisce alla notizia, se è davvero molto scosso è meglio dirgli lo stretto necessario e stop, però ripeto che è meglio non rimandare troppo il momento in cui parlare seriamente di concetti spinosi.
Giusto per raccontare un aneddoto, quando è morta una mia cara zia nel 2008, ho notato una cosa singolare: mentre le sue parenti più giovani piangevano e singhiozzavano fuori dalla camera mortuaria, le sue amiche strette (che avevano circa 80-85 anni) erano dentro alla camera mortuaria, di fianco alla bara che le toccavano la mano! Toccavano la mano a un morto!
Anche a me ha fatto una certa impressione, ma mi ha fatto capire quanto una volta il rapporto con la morte fosse diverso, era percepita molto di più come una cosa normale e facente parte del mondo, invece no, oggi no, si deve eliminarla, non si deve parlarne, perchè dobbiamo rimanere sempre giovani, belli, apparire sempre e comunque, a qualunque età, non la si chiama neppure più col suo nome!
"Il trapasso", "Il decesso", "La scomparsa", "La dipartita", e chi più ne ha più ne metta.
Questa sorta di politically correct a tutto tondo comincia a darmi i nervi, finisce per nascondere la realtà delle cose.
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