Apparentemente può sembrare poco serio, però, secondo voi ai bambini piccoli (4-5 anni), come gli va fatta vedere la morte? Cioè, oggi è venuta una parente atrovarci, e ci ha raccontato che un'amica sua che ha un bimbo di 4 anni, quando è morto il padre di questa, ha portato il bambino alla camera ardente per fargli dare un bacio al nonno. Le opinioni in tema sono contrastanti, qual'è secondo voi il modo più giusto? C'è chi dice al funerale non vanno portati, c'è chi dice così piccoli nemmeno al cimitero a trovare i parenti.
Che ne pensate?
Non mi sembra la soluzione giusta, sicuramente.
Io ho una bimba di 4 anni e mezzo e spero di dovergli spiegare questo "mistero" il più tardi possibile.
Credo che prima dell'inizio della scuola "primaria" siano oggettivamente troppo presto.
Poi questa è la mia opinione personale, nulla di più.
Vedo che al tuo quesito non c'è la coda x rispondere, anche questo fa pensare....
![]()
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Argomento difficile, io e Diego abbiamo perso 3 nonni e papà nell'arco dei nostri primi 6 anni di vita, ricordo vagamente di essere stato al funerale di nonna (avevamo 4 anni), degli altri 2 nonni non ricordo (avevamo 2 anni), di papà invece avevamo 6 anni, mamma però decise di non farci partecipare, anni dopo ci disse che eravamo troppo scossi per affrontare anche il funerale, secondo invece uno psicologo con cui parlai un pò di anni fa sarebbe stato meglio se fossimo stati presenti. Comunque siamo sempre andati a trovarlo al cimitero, faceva male, lo fa tutt'ora ma ero contento quando ci andavamo.
Valgerola: la più bianca d'inverno, la più verde d'estate!
La morte è il destino ultimo di ognuno, e per quanto ciascuno di noi la ritenga una cosa che non lo tocchi più di tanto, è inevitabile che durante la vita prima o poi uno ci pensi, quindi credo che prima si inizi a famigliarizzare col concetto, meglio è.
Per quanto certi argomenti spinosi debbano, ovviamente, essere trattati in maniera edulcorata per un bambino, vanno affrontrati, non si può farli vivere in una campana di vetro e proteggerli da tutto, altrimenti quando poi si scontreranno davvero coi problemi della vita, ne saranno sopraffatti.
Portare un bambino a un funerale, anche di 6 anni, è assolutamente doveroso, per iniziare a fargli capire e spiegargli, nella maniera più dolce possibile, come funziona la vita. Cosa diversa è, in alcuni casi, la vista di un morto. Sono stato al primo funerale che avevo 7 anni e ho visto la prima "salma" a 11, solo perché i miei hanno ritenuto che, viste le condizioni, potevo farlo. Mia sorella era con me, e aveva 6 anni. Nei nostri ricordi c'è il nostro caro zio, che riposa in pace, sereno, come se dormisse. Da allora ne abbiamo viste tante, ma avendo ricevuto questa sana e "gentile" educazione, riusciamo a dargli il significato che deve avere.....Vedo troppe persone, anche amici o parenti acquisiti, che non avendo mai vissuto il dolore di una grave malattia o di un lutto, trattano queste cose con atteggiamenti spiazzanti: o come una tragedia da cui non c'è via di uscita, o con una superficialità o distacco quasi irreale, il che, ovviamente, è la modalità di una personalità immatura su queste tematiche, di esorcizzarle senza sentirsi travolti dal dolore. Sono argomenti molto delicati, sta all'intelligenza di un genitore capire quando è il momento di fare cosa, ma senza dubbio spiegare e fare capire con dolcezza è la cosa migliore.![]()
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Un paio di mesi fa e' mancata mia nonna: mio figlio Mirco, 8 anni, quando andavamo a trovarla spesso giocava con lei alle carte (briscola, ovviamente un po' "modificata"alla sua maniera, insomma) quindi era comunque una persona che, per cosi' dire, faceva "parte" della sua vita.
Non so cosa riesca a capire della morte o meglio: gli e' sempre stato detto che quando una persona viene a mancare il suo corpo rimane qui mentre lo spirito vola in cielo, ma ovviamente ha un po' di difficolta' nel "capire" come il tutto possa accadere.
Tant'e' che, proprio con mia nonna ad un certo punto ci ha detto che probabilmente aveva messo un mazzo di carte in tasca (prima di morire...) cosi', "volando" in cielo, poi avrebbe potuto nuovamente giocare con il nonno, che e' mancato 2 anni fa !
Sta di fatto che, essendo morta in casa sua (quindi la salma e' rimasta nella bara aperta sino al funerale), ha voluto comunque andare a vederla o meglio, come ha detto, ha voluto "salutarla" mandandole con la mano un bacio: non sembrava assolutamente scosso anzi, e' quasi sembrato "soddisfatto" di averla salutata e ci ha detto, con il sorriso, che sembrava dormisse !
Sia chiaro, noi non gli avevamo detto nulla in merito (cioe' di andare a "salutarla") ma, appunto, sapendo che era in camera nella bara aperta ha voluto fortemente lui questa cosa, ovvero di vederla: noi abbiamo acconsentito, e pare forse sia stata la cosa piu' giusta !
![]()
La morte fa parte della vita di ognuno e personalmente,non vedo cosa ci sia di così tremendo anche per un bimbo nel vedere una persona che "dorme".
Mi è capitato quand'ero piccolo ed è capitato purtroppo anche a mio figlio quando di anni ne aveva 6 ed è una cosa che i bimbi riescono ad "assimilare" più di quanto si possa credere...perchè nascondergliela dunque?
ah,va da se che si parla di vedere una salma morta in modo naturale....se si fosse trattato di una morte violenta che ha lasciato i segni sulla salma,la cosa sarebbe più traumatica e ben diversa dal semplice dire addio ad una persona cara mancata serenamente.
Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Beh, se mai li avrò, vedrò come comportarmi....e comunque anche io sono stato bambino e posso dirti come ho vissuto la cosa.
Ho conosciuto bruscamente la morte all'età di 8 anni e mezzo, a causa della morte di mio nonno, al quale ero molto legato.
Non è stato facile, ma anche se al funerale i miei hanno scelto di non portarmi, in camera mortuaria ci sono voluto andare, con un dolore enorme ovviamente, ma sono ancora qui, vivo e vegeto.
Ovviamente dipende anche da come il bambino reagisce alla notizia, se è davvero molto scosso è meglio dirgli lo stretto necessario e stop, però ripeto che è meglio non rimandare troppo il momento in cui parlare seriamente di concetti spinosi.
Giusto per raccontare un aneddoto, quando è morta una mia cara zia nel 2008, ho notato una cosa singolare: mentre le sue parenti più giovani piangevano e singhiozzavano fuori dalla camera mortuaria, le sue amiche strette (che avevano circa 80-85 anni) erano dentro alla camera mortuaria, di fianco alla bara che le toccavano la mano! Toccavano la mano a un morto!
Anche a me ha fatto una certa impressione, ma mi ha fatto capire quanto una volta il rapporto con la morte fosse diverso, era percepita molto di più come una cosa normale e facente parte del mondo, invece no, oggi no, si deve eliminarla, non si deve parlarne, perchè dobbiamo rimanere sempre giovani, belli, apparire sempre e comunque, a qualunque età, non la si chiama neppure più col suo nome!
"Il trapasso", "Il decesso", "La scomparsa", "La dipartita", e chi più ne ha più ne metta.
Questa sorta di politically correct a tutto tondo comincia a darmi i nervi, finisce per nascondere la realtà delle cose.
Segnalibri