Addio a Blockbuster

**Fede85** · 09/06/2012, 21:47

Originariamente Scritto da peppo

Fede, magari qualcuno dovrà stare a casa, ma altri lavoreranno.
Non è che non c'è più un servizio, è solamente diverso.

Certo Peppo difatti trovo un ottima iniziativa il fatto che molti negozi verranno occupati da questa "casa" farmaceutica insomma poteva finire molto peggio

**Vyborg** · 10/06/2012, 11:15

Originariamente Scritto da marcol200

è un ciclo che finisce...tutti scaricano da internet...quindi....logica conseguenza.non so se sia un bene o un male...ma accetto quello che viene...tanto...non cambia nulla.

Ecco appunto. E' un ciclo che finisce non solo per noi consumatori, ma lo è anche per i negozianti, le tipografie, le aziende che stampavano cd e i dvd, case discografiche ecc. insomma si perdono molti posti di lavoro, non per colpa dei cinesi, ma a causa di internet e dei nuovi prodotti inventati da Apple, Microsoft, Samsung... e via dicendo. Questi tre quattro fanno utili con la cultura, portandola a prezzi discount su un cellulare, prodotto in Cina. Qui da noi, non si sa più dove sbattere la testa. Ti faccio l'esempio del negozio di dischi che ho sotto casa e in cui ho lavorato da ragazzino: fino a dieci anno fa era un negozio di dischi, cd, vinili, vhs, dvd. Poi internet, napster, emule, torrent, megavideo. Ha perso un fottio di incassi e di tutti quei dischi argentati non sa più cosa farne. Allora si è buttato sulla vendita dei biglietti dei concerti, spettacoli, partite. Solo che anche lì, grazie alla rete, chi vuole accaparrarsi i biglietti in anteprima va su internet, ticketone, greeenticket ecc. regnano. Ora il proprietario di questo negozio per non chiudere i battenti ha esteso l'attività a "Clinica per Iphone" con tanto di simbolo di una farmacia. Da quanto ne so, sta facendo i salti mortali per non chiudere bottega. Io lo ammiro.
Vorrei tanto scendere e spiegargli perchè u'n industria che dava da mangiare a molti, a una filiera, dall'artista al commerciante, è diventata proprietà di quattro multinazionali e qual'è il vantaggio di cui non si poteva fare a meno. Magari me lo spiega lui.

**zeromillimetri** · 10/06/2012, 14:42

Originariamente Scritto da Vyborg

Ecco appunto. E' un ciclo che finisce non solo per noi consumatori, ma lo è anche per i negozianti, le tipografie, le aziende che stampavano cd e i dvd, case discografiche ecc. insomma si perdono molti posti di lavoro, non per colpa dei cinesi, ma a causa di internet e dei nuovi prodotti inventati da Apple, Microsoft, Samsung... e via dicendo. Questi tre quattro fanno utili con la cultura, portandola a prezzi discount su un cellulare, prodotto in Cina. Qui da noi, non si sa più dove sbattere la testa. Ti faccio l'esempio del negozio di dischi che ho sotto casa e in cui ho lavorato da ragazzino: fino a dieci anno fa era un negozio di dischi, cd, vinili, vhs, dvd. Poi internet, napster, emule, torrent, megavideo. Ha perso un fottio di incassi e di tutti quei dischi argentati non sa più cosa farne. Allora si è buttato sulla vendita dei biglietti dei concerti, spettacoli, partite. Solo che anche lì, grazie alla rete, chi vuole accaparrarsi i biglietti in anteprima va su internet, ticketone, greeenticket ecc. regnano. Ora il proprietario di questo negozio per non chiudere i battenti ha esteso l'attività a "Clinica per Iphone" con tanto di simbolo di una farmacia. Da quanto ne so, sta facendo i salti mortali per non chiudere bottega. Io lo ammiro.
Vorrei tanto scendere e spiegargli perchè u'n industria che dava da mangiare a molti, a una filiera, dall'artista al commerciante, è diventata proprietà di quattro multinazionali e qual'è il vantaggio di cui non si poteva fare a meno. Magari me lo spiega lui.

ma purtroppo è quel dramma che succede anche oggi al piccolo negozio di alimentari o al mobiliere sottocasa mentre oggi starai andando in giro all' IKEA o al primo centro commerciale.

Non è solo tablet o il download da internet il progresso, ma tante altre cose e purtroppo, come ogni cosa c'è a chi giova e a chi no.
Molte volte giova all' utente finale e sfido io a trovare qualcuno tra di noi che non ne ha mai approfittato (magari acquistando un cellulare in offerta?)

**the_pise** · 10/06/2012, 17:01

Boh, dopo l'esempio dei dischi, passo a quello della stampa:
tutto tablet... bene...
edicole chiuse, stamperie chiuse, produttori di macchine da stampa chiusi, giornali cartacei chiusi, cartiere chiuse, tutta una pletora di industria elettromeccanica, manutenzione, logistica, trasporti chiusi.
Produttori di chimici, inchiostri ecc. chiusi
qui non è questione di lobby dell'editoria... sono MILIONI di posti di lavoro
non sto facendo una previsione a 20 anni: 2 al max 3...

l'IMU sarà un solletico

**zeromillimetri** · 10/06/2012, 18:06

Originariamente Scritto da the_pise

Boh, dopo l'esempio dei dischi, passo a quello della stampa:
tutto tablet... bene...
edicole chiuse, stamperie chiuse, produttori di macchine da stampa chiusi, giornali cartacei chiusi, cartiere chiuse, tutta una pletora di industria elettromeccanica, manutenzione, logistica, trasporti chiusi.
Produttori di chimici, inchiostri ecc. chiusi
qui non è questione di lobby dell'editoria... sono MILIONI di posti di lavoro
non sto facendo una previsione a 20 anni: 2 al max 3...

l'IMU sarà un solletico

non la vedo così drastica.... ci sarà un ridimensionamento (e questo è anche giustificabile) ma della carta stampata credo che ce ne sarà sempre bisogno.

**the_pise** · 10/06/2012, 18:35

Originariamente Scritto da zeromillimetri

non la vedo così drastica.... ci sarà un ridimensionamento (e questo è anche giustificabile) ma della carta stampata credo che ce ne sarà sempre bisogno.

vedrai...

**peppo** · 10/06/2012, 18:56

Originariamente Scritto da the_pise

Boh, dopo l'esempio dei dischi, passo a quello della stampa:
tutto tablet... bene...
edicole chiuse, stamperie chiuse, produttori di macchine da stampa chiusi, giornali cartacei chiusi, cartiere chiuse, tutta una pletora di industria elettromeccanica, manutenzione, logistica, trasporti chiusi.
Produttori di chimici, inchiostri ecc. chiusi
qui non è questione di lobby dell'editoria... sono MILIONI di posti di lavoro
non sto facendo una previsione a 20 anni: 2 al max 3...

l'IMU sarà un solletico

se prendiamo come esempio l'editoria cartacea che verrà sostituita dai tablet e/o e-book,
il cambio arriva nel supporto, che appunto dalla carta passa in digitale,
quindi se chiuderanno (che poi non chiuderanno) o avranno un calo di lavoro stamperie, edicole ecc,
ci saranno invece altre realtà che di lavoro ne avranno di più tipo i softwaristi, sviluppatori, webmaster ecc,
tutto sta a stare con il passo dei tempi.

**the_pise** · 10/06/2012, 19:33

Originariamente Scritto da peppo

se prendiamo come esempio l'editoria cartacea che verrà sostituita dai tablet e/o e-book,
il cambio arriva nel supporto, che appunto dalla carta passa in digitale,
quindi se chiuderanno (che poi non chiuderanno) o avranno un calo di lavoro stamperie, edicole ecc,
ci saranno invece altre realtà che di lavoro ne avranno di più tipo i softwaristi, sviluppatori, webmaster ecc,
tutto sta a stare con il passo dei tempi.

il rapporto sarà di 1/50 con valore aggiunto ridicolo

**peppo** · 10/06/2012, 20:48

Originariamente Scritto da the_pise

il rapporto sarà di 1/50 con valore aggiunto ridicolo

se solo costruissimo e progettassimo noi i tablet in Italia giusto per fare un esempio,
il rapporto sarebbe 1/1 ,il problema è che i supporti vengono importati;
ergo, il problema quindi non è del "tecnologismo" o del "mondo tutto in una mano" come è stato detto in questo 3d,
ma bensì un altro.

**the_pise** · 10/06/2012, 22:20

Originariamente Scritto da peppo

se solo costruissimo e progettassimo noi i tablet in Italia giusto per fare un esempio,
il rapporto sarebbe 1/1 ,il problema è che i supporti vengono importati;
ergo, il problema quindi non è del "tecnologismo" o del "mondo tutto in una mano" come è stato detto in questo 3d,
ma bensì un altro.

ma nemmeno così... hai presente cosa è un impianto di stampa? macchinari da milioni di euro, grandi come palazzine, pezzi unici da manutenzionare e fare vivere, padroncini che trasportano le stampe giorno per giorno, resi, distribuzione, legatorie, cellophanature, etichettatrici...
posti nuovi per l'editoria elettronica? ma dove?
se DOMANI gli editori dicessero: "basta stampa"
da domani, senza problemi, non ci sarebbe più un giornale o una rivista stampata, visto che già TUTTE sono online...
ma in 24 ore sarebbero persi tutti i posti di lavoro nelle stamperie e, soprattutto, nell'indotto
per i libri non so, ci sono in ballo altri fattori "affettivi"
ma per l'editoria "usa e getta" quotidiana e settimanale il destino è segnato
dai tempo qualche mese alla agenzie pubblicitarie di organizzarsi e poi vedrai i fuochi artificiali...

settimana scorsa ho telefonato a tre cartiere (non venditrici di carta, produttori di carta) per una fornitura abbastanza corposa di una carta particolare... TUTTE E TRE IN CASSA con produzione ferma... "te la mandiamo ma quando andremo in produzione... forse a settembre, forse... abbiamo i magazzini pieni, non si vende una bobina..."
ah, pagamento anticipato, ovvio...