Qualche giorno fa sono venuto a conoscenza di questo progetto dell' Università di Stanford (ce ne sono molti altri) di calcolo distribuito sui normalissimi computer che utilizxiamo tutti i giorni, utilizzato per portare aventi la ricerca sul folding delle proteine.
Maggiori informazioni sul loro ripiegamento potrebbero aprire nuove strade per la cura di malattie come il cancro, il morbo di Alzheimer e molte altre.
Scaricando il programma Folding@Home viene utilizzata una parte della CPU dei nostri computer per fare calcoli sui folding proteici, i risultati ottenuti dai computer domestici di tutto il mondo vengono inviati al sever automaticamente.
La cosa interessante è che scaricando il programma e installandolo, basta aprirlo ed essere connessi alla rete e fa tutto lui, scarica il pacchetto con i dati da elaborare e lavora senza che la velocità del computer abbia ripercussioni proprio perchè utilizza la parte di CPU non usata.
Se volete contribuire fatelo, non vi costa nulla e aiutate la ricerca![]()
scaricatelo da qui http://www.stanford.edu/group/pandeg...ng@Home503.EXE
Dato che ogni unità di lavoro per essere completata ha bisogno anche di varie ore chi lascia il computer sempre acceso non avrà sicuramente problemi, se lo spegnete prima della fine dell'elaborazione dell'unità di lavoro (UW) non so se il lavoro fatto rimane in memoria..
Io a questi progetti di calcolo distribuito partecipo già da tre anni.
E' un modo per aiutare la ricerca sfruttando la parte di memoria del pc inutilizzata.
Oltre al progetto che hai citato tu ce ne sono moltissimi altri; io ad esempio partecipo a rosetta@home, seti@home, seti@home beta, climate predicition e superlink@technion.
Come software uso boinc: BOINC
nb: puo benissimo spegnere il pc prima che finisca l'elaborazione dell'unità di lavoro perchè viene salvata in memoria e quando riaccendi il computer riprende da dove era rimasta.
Io l'ho installato sul pc server della stazione meteo per cui elabora 24 ore su 24.
La stazione meteo-climatica di Lesmo(MB): meteolesmo
"Le leggi non possono rendere illegale ciò che la natura fa da sempre" Maria Grazia Mammuccini (socio fondatrice Navdanya International)
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