Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Premesso che le descrizioni giornalistiche spesso lasciano il tempo che trovano
Da quello che ho capito sull'andamento dei fatti la difesa del figlio ci sta tutta, l'umiliazione no.
Ed è quest'ultima, assolutamente esagerata e indebita, che mi pare sia stata punita.
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
Oddio, se e' corretto cio' che ha riportato l'articolo:
Secondo gli Ermellini, l'uomo, di fronte alle continue angherie avvenute in una palestra di Forlì, non avrebbe dovuto farsi giustizia da sè ma avrebbe dovuto rivolgersi tempestivamente ai gestori del centro sportivo per l'adozione delle necessarie misure preventive e punitive".
Per la Cassazione, la vittima del padre-giustiziere "è stata sicuramente sconvolta e alterata, sul piano psichico, dalla condotta reiteratamente violenta, sotto tutti i profili, dell'imputato, proiettata verso un obiettivo di punizione e rieducazione, assolutamente al di fuori della sua competenza ed estranea alle regole di civiltà che sempre e comunque devono vincolare le azioni e le reazioni dei cittadini'.
A prescindere dall'umiliazione effettivamente eccessiva, letto cosi' sembrerebbe comunque punito il gesto !
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Non siamo più ai tempi di "Cuore", bisogna avvisare gli Ermellini.
L'alternativa al padre "texas Ranger" era che il figlio continuase a subire.
Quindi, la A o la B?
Purtroppo in teoria è facile parlare, poi i fatti della vita reale sono leggermente diversi....
Questa è una storia vecchia come il mondo: il bulletto (chiamatelo come volete) che si approfitta del più debole...; compagnia, squadra, palestra, caserma, ecc...
Quale la risposta?.
1) educata: cercare di far capire al tizio che il suo comportamento.....
2) girargli al largo (a volte difficile se non impossibile)
3) sanfrancescanamente subire in attesa di una vita migliore.....
4) rispondergli per le rime
5) avvisare i "responsabili" con il velato rischio di venire derisi da tutti e umiliati da una più larga platea di persone..
Credo che da dati oggettivi, la soluzione n. 4 sia quella che determina la % maggiore di raggiungimento dell'obiettivo (far cessare il comportamento del bullo).
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Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
In parte posso essere d'accordo con la sentenza, che però il bullo rompiballe se ne esca da questa storia con tre cucuzze in tasca mi fa un po' girar los cocones, se fossi il figlio vessato comincerei a pomparmi di palestra 4 ore al giorno per arrivare ad accompagnare il bullo a casa a calci in culo![]()
Diciamo che come tentativo ci stava prima parlare coi genitori, poi in caso di mancato buon fine umiliarlo e prenderlo a schiaffi. In ogni caso la sentenza mi sembra eccessiva delle scuse e un ghiacciolo sarebbero state più che sufficienti.
Ora vediamo di prendere tutti quanti un qualcosa di solido
...io avrei picchiato il padre![]()
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Premesso che è scandaloso che per una cosa simile si faccia primo grado, Appello e Cassazione, credo che abbia sbagliato il padre nel picchiare il bullo.
Anche se mi scappa un po' da ridere quando leggo che la vittima è stata sicuramente sconvolta e alterata, sul piano psichico, dalla condotta reiteratamente violenta...
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