Sono stato due giorni in campagna e c'erano i miei nipoti di quattro e sette anni, ogni tanti mi capitava di prenderli in braccio o giocarci e sentivo la loro pelle meravigliosamente asciutta e liscia, io invece perennemente appiccicaticcio e insofferente per il caldo. Di una cosa sono sicuro invecchiando patisco molto meno il freddo e molto di più il caldo, indubbiamente c'entrerà anche il peso visto che da esageratamente magro sono diventato in leggero sovrappeso (cmq negli ultimi quattro mesi ho perso dieci chili e sono tornato normale). E voi?
Ora vediamo di prendere tutti quanti un qualcosa di solido
Secondo me tutto e' talmente soggettivo che non ne puoi stilare nemmeno una tendenza.
Pero' puoi fare una tendenza tra i meteoappassionati :D l'insofferenza (che ha tante nature, ma soprattutto psicologica) fa prestissimo a somatizzarsi e a diventare meteopatia. Non a caso quando giravo in Italia e mi rodeva il cosiddetto perche' soffrivo il caldo, guardavo per strada e vedevo gente bella tranquilla (la mia ragazza compresa \fp\ ) sotto al sole come se nulla fosse.
La realta' e' che "you have it easy if you take it easy"non a caso a quei bambini probabilmente gliene poteva fregare di meno del caldo e vivevano tranquilli e sereni e il corpo ne risentiva... positivamente. Se tu per esempio fossi loro padre e gli facessi notare ogni singolo giorno che fa caldo e che non si respira e che si suda e che non se ne puo' piu', alla fine li condizioneresti e inizierebbero a patire il caldo, a sudare e a condurre estati miserabili.
Per questo ogni corpo fa storia a se' e il "disagio da temperatura" e' un indice che lascia il tempo che trova.
Ultima modifica di Fenrir; 04/08/2013 alle 11:27
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
quindi se ne dovrebbe dedurre che la tua è solo meteopatia rispetto al caldo, e freddofilia dettata soltanto da cause psicologiche, ma sappiamo che la componente psicologica è solo parte della spiegazione del nostro disagio o benessere fisico. A me piace la neve ciò nonostante non piace il freddo, se nevicasse a 6-7° sarebbe il meglio, ma non può avvenire, quindi non c'è alcun condizionamento psicologico che mi porti ad amare il freddo perché mi piace la neve. Così le donne a cui piace il caldo è perché spesso si tratta di donne che non fanno le asfaltatrici o le muratrici sotto il sole, quindi si tratta di caldo non vissuto pienamente ma schivato e non affrontato negli aspetti più severi che alcune categorie professionali o anche autisti senza aria condizionata devono affrontare. Vorrei vedere se invece di fare solo passeggiate sotto il sole( magari a bordo piscina o in riva al mare) dovessero lavorarci sotto per ore facendo lavori pesanti o cmq a contatto con sostanze bollenti. Sarebbe interessante un sondaggio tra cuoche e panettiere a tal riguardo, anche se non stanno sotto il sole, ma l'ambiente di lavoro è estremo lo stesso.
Per cui dicono che piace loro il caldo ma trattasi di caldo vissuto alla lontana, con i comfort moderni. Più corretto è dire che le piace il mare. E certo spesso c'è la brezza e il refrigerio dei bagni fanno il resto.
Stai perdendo di vista il punto focale del discorso: stiamo parlando di bambini, e il mio discorso sull'influenzabilità riguarda i bambini. Stiamo inoltre parlando di gente comune.
Se vuoi cambiare discorso possiamo farlo, ma a me (personalmente) piace molto rimanere in topic.
Comunque sia, la tua controbattuta e' un argomento molto comune, ma che non ha alcun senso. Di base, non puoi dire alla gente che non puo' permettersi di farsi piacere un aspetto o un altro della vita perche' non ne ha mai provato l'estremo. Dici un'ovvieta' che la gente da' gia' per scontata quando dice che gli piace qualcosa. Con questo sistema dovresti tirare fuori discorsi tipo
"eeeh fa presto la gente a dire che gli piace il caldo, vorrei vederli in fonderia 50 ore alla settimana"
"eeeh fa presto la gente a dire che gli piace il freddo, vorrei vederli a dipingere le case a tromsø a -10 per 50 ore alla settimana"
"eeeh fa presto la gente a dire che gli piace il mare, vorrei vederli a stare su un peschereccio nell'artico per tutto l'invero"
"eeeh fa presto la gente a dire che gli piace il calcio, li vorrei vedere ad abitare in un condominio accanto all'olimpico"
"eeeh fa presto la gente a dire che la cacca dei bambini e' santa, vorrei vederli a fare il maestro d'asilo per 50 ore alla settimana"
Qui si parla di gente comune. L'estremo non fa parte della normalita' e non dovrebbe definire la normalita'. Di certo quando sento la gente dire "che sogno sarebbe fare il microbiologo marino" non gli vado a puntualizzare che "la fanno facile a dire che bella la biologia marina perche' non sanno cosa vuol dire stare 8 ore al giorno con il naso su un vassoio di sedimenti che puzzano di petrolio e pesce putrido alla ricerca di un echinoderma microscopico."
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
la gente comune fa tanti lavori sotto il sole, non solo quelli che ho riportato per brevità, fa l'installatore di infissi embè oltre il caldo ci deve pure mettere di fare sforzi fisici per trasportare materiali pesanti e fragili (la concentrazione mentale fa aumentare il sudore) e per premere con forza il trapano per forare il metallo o i muri(con conseguente bagno di sudore), lo stesso dicasi per il tappezziere che installa una tenda da sole fissa. Ma anche chi vernicia o dipinge al sole, che deve toccare ferri che si arroventano al Sole o sopportare il riverbero di una pittura chiara. Sono lavori comunissimi questi, come lo stare a fare la commessa in un negozio o la parrucchiera o la segretaria. Se gli vai a chiedere ti piace stare sotto il sole a 35-37°, ti direbbe certo di no, ma che se stesse per 1/3 del tempo all'ombra già andrebbe molto meglio. Se invece facesse anche un lavoro non faticoso tipo consegnare lettere o volantini o fare il rappresentante per una società di termocamini o mosaici che ti porta l'opuscolo e ti fa vedere un video illustrativo sul suo notebook, ti risponderebbe che gli piacerebbe proprio quella temperatura, maschio o femmina che sia. Quindi oltre che di temperatura bisogna anche parlare di quale tipo di attività si sta svolgendo mentre si prova quella temperatura, e se si sta sempre sotto il sole o si trova riparo, quando si vuole, all'ombra. Quindi investigare sul tipo di vita che svolge l'intervistato e non limitarsi a domandare ti piace il caldo o il freddo, perché la risposta sarà relativa agli effetti concreti che una certa temperatura esterna gli procura fisicamente, in relazione al tipo di vita che si è soliti svolgere. Riguardo i bambini dico che spesso prendono insolazioni perché non si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni, inoltre hanno dalla loro il fatto che disperdono meglio il calore rispetto a persone adulte, spesso anche un po' sovrappeso. Inoltre la loro caratteristica è correre sempre( o meglio fare corsette), e se non stanno proprio SEMPRE sotto il sole a 35° o oltre prendono quel vento che aumenta il windchill e potrebbe fargli sopportare meglio la calura. Queste le mie ipotesi. Oltre a quelle psicologiche di non compatirsi perché c'è l'ondata africana in corso, come saputo dai tg o dai forum
Ultima modifica di Diamandis; 04/08/2013 alle 14:45
Non ho scritto il post molto chiaramente intendevo: invecchiando avete notato di soffrire di più o di meno il caldo. Poi ovviamente è tutto soggettivo e le estati si sono fatte più cattive, però ho notato in me che patisco di più temperature che una volta mi sarebbero sembrate normali.
Per quanto riguarda il discorso dell'esempio del genitore io da bambino ho avuto mia madre in lamento perenne per il caldo, sempre sudata.... io pensavo solo fosse fissata ed esagerata (grazie, non sudavo)
Ora vediamo di prendere tutti quanti un qualcosa di solido
allora,io sono invecchiato abbastanza per poter valutare soggettivamente che effetto ha fatto su di me l'età nella percezione del calore.Da ragazzo sopportavo a fatica il caldo,soprattutto la radiazione solare.Con l'avanzare delle età le temperature alte mi danno un pò meno fastidio,credo sia dovuto al fatto che la pressione arteriosa tenda naturalmente ad aumentare,diminuendo quel senso di debolezza dovuto al clima bollente.Continuo come un tempo a non sopportare il sole,se devo attraversare un luogo assolato sento un senso di schiacciamento sulla testa che non saprei come altro definire.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
piccoli aneddoti,sono abbbastanza un marofilo in estate,ma o sto l largo in barca a pescare,o con pinne e maschera a bracconare vongole.Quando sono abbastanza stanco sto sotto l'ombrellone a cazzeggiare con amici-e,ma non sopporto di avere neppure un alluce al sole.Invece la sera può essere il caldo che vuole,anche in casa,che dormo come un ghiro,anzi l'aria condizionata mi da fastidio.Da ragazzo invece mi capitava ogni tanto di dormire male per il caldo,nonostante gli episodi di caldo intenso fossero molto più rari.In generale insomma sopporto meglio il caldo da vecchio che da giovane,nonostante al giorno d'oggi sia molto più caldo che 20-40 anni fa.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
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