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  1. #121
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da 4na Visualizza Messaggio
    Il mio denaro non é ricchezza pubblica, è ricchezza mia... E devo esser io a trarne dei vantaggi.. In quanto sono io che ho sudato per raccoglierlo... Mentre magari altri erano presi nel cazzeggio... Poche balle... (Cicala e formica)
    Con questa logica a breve il denaro sarà appannaggio esclusivo di superricchi. Il denaro infatti è come una calamita, va dove c'è altro denaro. Non c'entra niente il sudore e la fatica. le persone che lavorano di più sono spesso le povere. Sta logica della ricchezza che si costruisce sol sudore oggi è una balla. SI parla di ricchezze veramente importanti, di nababbi, che magari accumulano centinaia di milioni di euro investendone una microparte se non nulla nell'economia reale.

    I più grandi ricchi oggi non muovo un dito: anzi forse solo quello: vendono e comprano aziende con un clic da un cellulare

  2. #122
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio Visualizza Messaggio

    Cosa è la colpa? La colpa è un comportamento illecito secondo le leggi vigenti ma solo quando un'autorità competente lo sanziona.
    La colpa non è uno stato d'animo soggettivo.
    Dal punto di vista strettamente legale, è vero. Però bisogna anche saper andare oltre: nel caso specifico, bisognerebbe perlomeno sentirsi delle m... quando si progetta e costruisce un ecomostro, pur se autorizzato con tutti i crismi del caso. E invece temo che tale percezione, nei diretti interessati, non esista o quasi: l'importante (per tornare a 10 pagine fa) è far su i schei; come, quando, perchè e a danno di chi, chissenefrega.

  3. #123
    Vento teso L'avatar di belli83
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Interessante. Quindi mi state dicendo che, se io imprenditore edile presento un progetto che prevede un ecomostro di 20 piani all'interno di un parco naturale, e alla fine riesco a costruirlo, la colpa di tale sfregio non è mia, ma solo del comune che ha dato l'ok. Ovviamente io imprenditore, che da persona rispettosa dell'ambiente in cui vivo sapevo benissmo che ciò che proponevo era un ecomostro, non ne ho alcuna colpa: ho avuto il permesso di farlo.
    Spettacolare, spero scherziate altrimenti è da mettersi le mani nei capelli Il classico "liberismo" all'italiana, che diventa "libertà di fare ciò che mi pare"...
    Costruire un palazzo di 20 piani in un parco naturale (con tutta probabilità tutelato da apposita regolamentazione) è verosimilmente illegale.
    Parliamo di esempi più comuni, del tipo: il comune ha bisogno di fare una rotonda e dà l'autorizzazione a costruire un centro commerciale (per ricavarne gli oneri di urbanizzazione) in una zona dove già ce ne sono 3 nel giro di mezzo km.. di chi è la colpa? del costruttore o del comune?
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  4. #124
    Prosecco DOC
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Mi sa che dimenticate le famigerate "varianti" ai piani urbanistici...ecco che quello che magari era un buon piano regolatore con una sua coerenza diventa uno spezzatino di interventi dove l'imprenditore di turno (amico ovviamente dell'assessore all'urbanistica), in cambio di un'aiuola si fa aumentare a piacere la cubatura edificabile nell'area che gli interessa...e via così. Parlo x diretta esperienza personale chiaramente

  5. #125
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da belli83 Visualizza Messaggio
    Costruire un palazzo di 20 piani in un parco naturale (con tutta probabilità tutelato da apposita regolamentazione) è verosimilmente illegale.
    Parliamo di esempi più comuni, del tipo: il comune ha bisogno di fare una rotonda e dà l'autorizzazione a costruire un centro commerciale (per ricavarne gli oneri di urbanizzazione) in una zona dove già ce ne sono 3 nel giro di mezzo km.. di chi è la colpa? del costruttore o del comune?
    Di entrambi. Non ce lo vedo un qualsiasi costruttore stare lì ad aspettare che il Comune, su pressione di...nessuno (?), approvi un altro centro commerciale...non ce lo vedo proprio. Non so te...

  6. #126
    Burrasca L'avatar di giorgio
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da Prosecco DOC Visualizza Messaggio
    Mi sa che dimenticate le famigerate "varianti" ai piani urbanistici...ecco che quello che magari era un buon piano regolatore con una sua coerenza diventa uno spezzatino di interventi dove l'imprenditore di turno (amico ovviamente dell'assessore all'urbanistica), in cambio di un'aiuola si fa aumentare a piacere la cubatura edificabile nell'area che gli interessa...e via così. Parlo x diretta esperienza personale chiaramente
    Verissimo.
    però non sempre le varianti si fanno solo x pressioni dei costruttori.
    Il Piano regolatore, spesso viene sottoposto ad osservazioni dei cittadini e non necessariamnete le Varianti devono essere frutto di loschi affari.

    In ogni caso, vista la stagnazione del mercato, credo che si possa stare tranquilli per un bel po' di tempo; nessun imprenditore, per pazzo che sia, farà domanda di costruire nuove abitazioni.
    Al massimo saranno operazioni di ristrutturazioni di immobili già esistenti, magari fatiscenti.
    E' questa è cosa buona e giusta.
    Ciao Giorgio, Grande Astigiano.

    ...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)

  7. #127
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da 4na Visualizza Messaggio
    Il mio denaro non é ricchezza pubblica, è ricchezza mia... E devo esser io a trarne dei vantaggi.. In quanto sono io che ho sudato per raccoglierlo... Mentre magari altri erano presi nel cazzeggio... Poche balle... (Cicala e formica)
    questo messaggio è da scolpire a caratteri cubitali

  8. #128
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Interessante. Quindi mi state dicendo che, se io imprenditore edile presento un progetto che prevede un ecomostro di 20 piani all'interno di un parco naturale, e alla fine riesco a costruirlo, la colpa di tale sfregio non è mia, ma solo del comune che ha dato l'ok. Ovviamente io imprenditore, che da persona rispettosa dell'ambiente in cui vivo sapevo benissmo che ciò che proponevo era un ecomostro, non ne ho alcuna colpa: ho avuto il permesso di farlo.
    Spettacolare, spero scherziate altrimenti è da mettersi le mani nei capelli Il classico "liberismo" all'italiana, che diventa "libertà di fare ciò che mi pare"...
    Scusami Matteo,le tue intenzioni sono buone e condivisibili,ma ti dico che il tuo discorso si può applicare soltanto ai casi in cui il costruttore abbia,mediante corruzione, ottenuto favori dall'amministrazione preposta all'autorizzazione edilizia ed urbanistica(tramite varianti di comodo dei piani urbanistici,o si sia visto approvare progetti fuori norma facendo chiudere occhi orecchie e naso a chi era preposto a controllare).In tutti i casi invece in cui il costruttore,applicando le norme vigenti costruisce,magari una costruzione brutta,non ha colpa(almeno da un punto di vista penale)magari non se ne rende nemmeno conto di cosa sia la bellezza architettonica ed il buon inserimento nel paesaggio.
    La colpa (in buona fede o in mala fede) è semmai dell'amministrazione comunale,provinciale e regionale che ha elaborato un piano regolatore che rende possibile costruire magari in aree che sarebbe invece più saggio tutelare.
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 03/11/2013 alle 21:52

  9. #129
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Di entrambi. Non ce lo vedo un qualsiasi costruttore stare lì ad aspettare che il Comune, su pressione di...nessuno (?), approvi un altro centro commerciale...non ce lo vedo proprio. Non so te...
    Casi che in un libero mercato,sono spazzati via dalle stesse leggi di mercato:un altro centro commerciale,dove ce ne sono già altri che sopravvivono a fatica,è destinato a fallire lui(oppure se è migliore degli altri già esistenti,farà fallire quelli più obsoleti delle vicinanze).In entambi i casi la cosa non mi dispiace affatto,poichè io consumatore ne avrò dei benefici(la concorrenza abbassa i prezzi).Ovvio che se il centro commercoioale nasce al posto di un bosco,mi incazzo,se prende il posto di un'area industriale dismessa,plaudo.

  10. #130
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Il paradosso delle case (no politica!)

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    Con questa logica a breve il denaro sarà appannaggio esclusivo di superricchi. Il denaro infatti è come una calamita, va dove c'è altro denaro. Non c'entra niente il sudore e la fatica. le persone che lavorano di più sono spesso le povere. Sta logica della ricchezza che si costruisce sol sudore oggi è una balla. SI parla di ricchezze veramente importanti, di nababbi, che magari accumulano centinaia di milioni di euro investendone una microparte se non nulla nell'economia reale.

    I più grandi ricchi oggi non muovo un dito: anzi forse solo quello: vendono e comprano aziende con un clic da un cellulare
    Marco quello che dici ha qualche fondamnento in un paese come l'Italia dove vanno avanti,per "conoscenze" e "raccomandazioni" anche gli idioti e gli incapaci,per avere amici ai posti giusti(la casta che ha il potere ed il denaro,perpetua se stessa e non si apre).
    Viceversa,nel mondo anglosassone,esistono veramente e non solo nei film,"quelli che si sono fatti da soli partendo da zero" (self made man).Lì chi vale può arrivare lontanissimo,nel senso della ricchezza e del potere(in Italia sono pochi ma ci sono,nonostante tutto).
    Il modello che a te piace,invece è caduto in Europa con il muro di Berlino(ed aveva sostanzialmente fallito).Il modello vigente sono d'accordo con tè fa schifo ugualmente,ma forse non addormenta i cervelli come faceva quello di cui sopra.
    Certamente anche nel modo anglosassone ci sono intere classi povere e quartieri degradati(ma se una qualunque persona presa da lì,avesse delle vere qualità,potrebbe emergere,molto più che da noi).In ogni caso ci sono i migliori ed i peggiori in tutti i campi,ed è giustto che le differnze esistano tra i singoli individui(il livellamento forzato non mi piace),tuttalpiù che si mettano in atto politiche di sostegno per chi è in difficoltà,ma giammai togliere forzosamente a chi si è fatto il mazzo e dare a chi aspetta inerte la pappa pronta.
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 03/11/2013 alle 11:35

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