
Originariamente Scritto da
meteopalio
analisi banale, superficiale e stereotipata al limite del ridicolo: dietro quel "clic" ci sta tanto di quell' impegno che ci dovremmo solo levare il cappello... gli imprenditori che si sono suicidati recentemente sono una riprova di quanto il loro lavoro/ la loro vita sia continuamente uno stress derivante da un' eterna partita colla sorte, che spesso la detta lo stato...
ogni giorno mettono in gioco loro stessi, senza la difesa di nessun sindacato, senza ferie, senza malattia pagata... se riescono poi gli agi
li ripagano (e ci mancherebbe), ma se non riescono di colpo si ritrovano senza niente...
poi "fa fatica" anche l'operatore ecologico, ma bisogna vedere come: concettualmente un plurilaureato imprenditore ha lavorato molto più di cervello ed ha capacità obiettivamente superiori, per allenamento ad elaborare una mentalità che oltretutto è un' arte un po' innata che non tutti hanno... un Aristide Merloni o un Enrico Mattei avevano capacità che la maggior parte delle persone mai e poi mai potranno avere, e una società che non solo non riconosce i meriti a questi, ma
li accomunano nella gratificazione/ posizione sociale all'operaio è una cosa terribile, è l'annientamento della persona, la distruzione dello spirito d'iniziativa dell' uomo, del
"self-made-man"... se si facesse così, questi geni incompresi direbbero
"ma chi me lo fa fare", e conseguentemente si avrebbe un ulteriore fuga di cervelli ed inevitabile mancata crescita di un paese e meno lavoro... ricordiamoci che la ricchezza ed il lavoro
li portano gli imprenditori: se avete l'adsl, lo smarthphone, l' automobile con tutti gli accessori, le promozioni a prezzi quasi popolari, le coperture assicurative, il posto di commessa alla compy o alla trony e tante altre cose lo dovete proprio a quell' imprenditoria ed al capitalismo che tanto si va denigrando
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