Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Me ne rendo conto esattamente come mi rendo conto che supportare l'Ucraina con il rischio di provocare la sconfitta russa sul campo significa esattamente porre le condizioni per un cambio di regime in Russia. E quindi?
E come dovrei trattare il collasso di un Paese che ha un PIL pro capite di 1/3 di quello italiano solo ed esclusivamente per sue scelte pluridecennali.
Certo... Spiace per quelli che ci vivono, ma se mi devo dispiacere per chi vive male comincio dagli sfigati dell'Africa subsahariana e non certo dai russi.
E quindi? Aumentiamo il livello di dittatura così stan tutti fermi? Non credo che passare da Russia a Corea del Nord sia una soluzione auspicabile per sistemare i conflitti etnici.
E chi la deve affrontare la questione diplomatica esattamente? O meglio ancora... Con chi? Con quelli che "odio gli occidentali, devono sparire"?
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Lo so, però quando fai battute simili
E siccome l'unica cosa che potrebbe fare per provare a riversarlo sugli altri è lanciare missili atomici (ammesso che siano ancora in grado di partire...) direi che ancora per un po' dormo sereno.
sembra quasi che tu sottovaluti il rischio dato dai russi, come se non lo farebbero mai a priori e, anche lo facessero, non porterebbe alla MAD. Da qui il mio commento sul fatto che se quel che scrivi tu fosse vero, magari ci sarebbe qualcuno che davvero ci penserebbe a intervenire per scommettere sulla non reazione russa o sul fatto che la MAD potrebbe rivelarsi sbagliata in questo caso.
Per carità... Mi fa più paura una malattia terminale, ma capisco che un'atomica non sia un compagno di viaggio simpatico.
Anche se come sempre va tutto ricondotto alla differenza tra rischio reale e rischio percepito.
Il ricondurre la sopravvivenza di una specie alla paura direi che è una teoria che può avere anche qualche elemento di interesse, ma andrebbe sviluppata un po' di più di un ipse dixit perchè mi risulta che dal punto di vista scientifico non sia poi il driver principale. Nè per la sopravvivenza nè tantomeno per la crescita successiva.
Se proprio deve piombare che piombi a 2 passi da casa è la soluzione ideale!
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What?
Ri-what?
<<L'intervento militare internazionale in Libia del 2011 iniziò il 19 marzo ad opera d'alcuni paesi aderenti all'Organizzazione delle Nazioni Unite autorizzati dalla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza che, nel marzo dello stesso anno, aveva istituito una zona d'interdizione al volo sul Paese nordafricano ufficialmente per tutelare l'incolumità della popolazione civile dai combattimenti tra le forze lealiste a Muʿammar Gheddafi e le forze ribelli nell'ambito della prima guerra civile libica.>> (continua...)
E tri-what? Manco è nominata qui la NATO...
Ora è vero che in questo periodo va sempre bene tutto a cominciare dal terrapiattismo, però...
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Considerato lo stato dell'esercito russo, il livello tecnologico vecchio di decenni, francamente avere qualche dubbio pure sull'efficacia dell'arsenale nucleare mi sa che è più che lecito.
Sul "qualcuno ci penserebbe" invece significa scommettere che non fosse in grado di partire manco un missile. Chissà come mai non è venuto in mente a nessuno di prendersi questo rischio...
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