Non vorrei sbagliarmi, ma non mi pare sia obbligatorio.
Ho un amico che è giù da quasi un anno e non è mai stato in farm: fa il muratore/ponteggiatore e cameriere da quando è arrivato
So che il visto dura un anno, dopodiché, se si vuol restare, il tuo datore di lavoro deve fare una sorta di dichiarazione, nella quale dice semplicemente che ti ritiene importante per la sua attività, e con quello si può rimanere (non so fino a quando, forse un altro anno?).
Particolarità: negli ostelli ci sono le offerte di lavoro, e quasi tutti hanno trovato lavoro lì. Dopodiché devi aprirti un conto corrente in una banca australiana, nel quale verranno accreditati i tuoi stipendi, una parte verrà trattenuta dallo Stato come una specie di caparra. A fine periodo di soggiorno, una parte di quella caparra viene riaccreditata sul conto.![]()
Lou soulei nais per tuchi
Non ho letto tutti i post e devo dire che se fossi in te, a malincuore, accetterei.
Ho una cugina in una situazione simile e davvero vivere con molto meno di 1000 euro al mese, con contratti che se ti va bene sono rinnovati ogni due o tre mesi, e' davvero "difficile".
Posso dire una cosa senza essere tacciato di essere "leghista"? Il mio non vuole essere assolutamente un discorso politico (vietato dal regolamento) ma assolutamente economico. Se si preferisce cancellare il messaggio lo si faccia pure.
Secondo me, oltre che ovviamente alla crisi (c'e' meno lavoro da offrire) bisogna considerare anche che la domanda e' profondamente cambiata negli ultimi 15 anni. Parliamoci chiaro: noi tutti, anche quelli che prendono poco e saltuariamente, siamo fortunati tantissimo rispetto alle migliaia di immigrati che sono venuti in Italia. Queste persone, vedendo che dovevano spaccarsi la schiena in un campo, o dovevano svegliarsi alle 3 a pulire i maiali (dalle mie parti lo fanno solo loro), hanno semplicemente detto: "meglio qui che da dove vengo". Ed hanno accettato lavori a salari che per noi sono "fuori mercato". E' chiaro che se un imprenditore deve offrire un lavoro non qualificato, preferisce darlo a chi si accontenta di meno. In un certo qual modo... gli immigrati, richiedendo meno, hanno cambiato il prezzo di equilibrio.
Il che mi fa giungere a quello che penso sia il mio vero punto. Fino a qualche anno fa avevo dei nonni. Vivevano in una casa dignitosa in campagna, pagavano le bollette, mangiavano, ogni tanto facevano una vacanzina... uno di loro aveva addirittura un semplice Nokia. E prendevano MENO di 800 euro al mese. Non hanno MAI speso più' di 800 euro al mese. E parlo degli anni tra il 2005 e il 2010, non degli anni 50.
Certo, erano degli anziani e per un giovane e' giusto che ci siano degli sfoghi e delle maggiori richieste, ma quante volte uscivano i vostri genitori o nonni a mangiare la pizza? Quante comodità' (telefono, internet, tablet vari) avevano? Quante volte hanno comprato qualcosa di non troppo caro da mangiare o mangiato cose riscaldate? Eppure, non penso fossero degli zoticoni o degli animali. E men che meno si sentivano sfruttati pur lavorando, in media, più duramente di noi. Secondo voi, tutti gli immigrati che prendono 500 euro al mese o meno, vivono in modo tanto diverso da come vivevano i nostri genitori/nonni nella loro adolescenza? Per me no, e vivendo in quel modo, 500 euro, per loro, vanno bene, anche in Italia nel 2015. Se esiste qualcuno che si accontenta di meno, in qualche modo o ci si inventa una qualifica di lavoro speciale tale da meritare qualche soldino in più', oppure e' davvero dura. A meno che si accetti di vivere con meno agi.
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#NousAvonsDéjàGagné
Purtroppo si...estate 2012 incredibilmente siccitosa (neanche una goccia dalla prima decade di giugno fino agli ultimi giorni di agosto), primavera 2013 disastrosa dalle continue piogge, inverno 2013-2014 disastroso anche lui per l'assenza di gelate e continue piogge ed estate 2014 dei disastri con grandine ogni settimana in luglio (per "fortuna" io l'ho presa a inizio maggio col mais ancora piccolo) però almeno ci ha fatto risparmiare qualche irrigazione.
Però a parte questo non ci possiamo lamentare dai, del resto noi non possiamo cambiare ciò che la natura fa. Però se la meteo ci desse una mano qualche volta non sarebbe male...
Neve inverno 2013: 45 cm; 2014: 0 cm; 2015: 5 cm; 2016: 2 cm; 2017: 0 cm; 2018: 17 cm; 2019: 1 cm; 2020: 3 cm; 2021: 0 cm.
Estremi termici: +40.1°C (22/07/2015) -9.3°C (07/01/2017).
Onestamente 30 euro al giorno per 13 ore mi sembra puro sfruttamento significa prendere poco più di 2 euro l'ora... È' chiaro che di questi tempi è' difficile rifiutare un lavoro ma questo ripeto mi sembra sfruttamento
Davis vantage pro 2 + daytime
Ma poi oggi hai parlato con il titolare?
Meteosfera
Reti: MNW - WU - Sup.
"Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato" (Albert Einstein)
Sì la risposta è stata "ho avuto poco afflusso e non mi servivi"
Quindi per lavoro fisso intendeva che dovevo stare fisso col telefono in mano nel caso arrivasse una sua chiamata....
Mi ha detto che deve vedere un po il movimento della settimana prossima...
Sta storia mi sta snervando sempre più....
Mi sono riconosciuto nei vostri commenti.
La mia prima parte lavorativa dai 23 ai 28 anni, 2000 e passa euro al mese in media (Dei mesi superavo i 4000) ma, un MA enorme, 12 ore al giorno sotto lo stress di una responsabile(socia proprietaria) malata di testa, isterica, più giorni buttava giù stampanti, computer, urlava dalla mattina alla sera. Il weekend era dedicato a dormire, a riposare la mente da un lavoro che non mi piaceva, che non sopportavo più.
Mi sono licenziato, e sono andato a lavorare in un call center a 500 euro al mese, dalle 6-8 ore al giorno, con le provvigioni man mano che passavano i mesi riuscivo a guadagnare anche 1200-1300 euro al mese e avevo tantissimo tempo in più da dedicare alla mia famiglia, a me stesso e a capire che dovevo provare a togliere fuori dal cassetto i miei sogni, che dovevo seguire la mia passione.
Ho messo via diversi soldi nei periodi precedenti, ho preso la valigia, compreso quella con dentro i miei sogni e sono partito, oramai sono quattro anni che vivo senza rimpianti, senza rimorsi, con pochi soldi ma ne è valsa sicuramente la pena!!
Ho scoperto adesso,il post e non ho avuto il tempo di leggere i commenti precedenti.
Vado subito a rispondere al quesito posto,
io accetterei per i seguenti motivi:
-a 22 anni qualsiasi lavoro,anche se non pagato per un breve periodo,serve come esperienza e per conoscere persone nuove,magari utili per una opportunità più allettante.
-però è fondamentale iniziare da subito a schiarirsi le idee,su cosa si "vuole fare da grandi",ossia guardarci bene dentro e capire cosa vogliamo fare veramente come lavoro.
Io del lavoro non ho il concetto che sia qualcosa da dover fare,per poterci soltanto mantenere economicamente ,ma vorrei che fosse già esso una attività che ci gratifica,oltre al sostentamento materiale.
Io ai tempi dell'università ho fatto per anni lo studente lavoratore,quasi gratis negli studi di architettura.Mi è servito,per imparare e per avere nuove opportunità.
Subito dopo la laurea,ho avuto l'occasione di un posto,come dipendente di una grossa ditta di costruzioni,con uno stipendio molto buono,per fare però un lavoro poco gratificante;in più il titolare era un pazzo esaurito,e dopo pochi mesi mi sono licenziato per andare a lavorare da un'altra parte,con metà dello stipendio,ma dove mi facevano progettare da solo.
In quel secondo studio di architettura,ho conosciuto delle persone che ancora oggi,a distanza di anni,sono i miei soci per la mia attività di autonomo.Ben presto ho capito che il lavoro da dipendente non faceva per me,e mi sono messo in proprio,anche se è stata dura per molto tempo.
Fine della storia.
In bocca al lupo.
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