io mi riferisco ai costruttori di Airbus e Boeing,
GermanWings è solo il capro espiatorio.
ma no Stefano, vorrei sapere secondo te perchè il telefono non è stato utilizzato da nessuno
per comunicare con la torre di controllo per spiegare cosa stesse succedendo.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 09/04/2015 alle 22:23
Alessandro, stai facendo un po' di confusione.
I produttori di aerei e le compagnie aeree operano in business che hanno dinamiche completamente diverse. I produttori sono di fatto due (Boeing ed Airbus), le compagnie aeree sono una marea. Mentre i produttori sono veri e propri colossi che operano in un business fortissimo e che va a gonfie vele, le compagnie aree operano in uno che è probabilmente il peggiore al mondo, in termini di profit margin. Non entro nei dettagli, ma già il fatto che si stia parlando di un duopolio da cui uno svariato numero di aziende si trova in un rapporto di dipendenza pressoché totale dovrebbe far capire qualcosa. Lo scrivo perché dai tuoi interventi sembra che tu stia mischiando le cose, di fatto assolutamente separate.
La storia del fumo in cabina è una tua supposizione. Io potrei supporre che in cabina ci fosse Sara Tommasi, completamente estasiata nel vedere non una, ma ben due cloche. Entrambe le ipotesi valgono zero. E i cellulari non prendono; lo fanno solo fino a poche centinaia di metri dal suolo. Figuriamoci, poi, se ci si trova in una zona remota come quella dell'incidente.
Parli di calo del fatturato dovuto alla rottamazione degli aerei... E' evidente tu abbia qualche problema nel leggere un conto economico. Il rottamare un aereo nulla c'entra col fatturato di una compagnia aerea. Il fatturato è quanto la compagnia incassa con le vendite dei biglietti. L'essere costretti a ringiovanire una flotta per via di un problema tecnico diffuso (anche questa è una tua supposizione out of the blue), non farebbe che migliorare gli affari del duopolio (il cui fatturato aumenterebbe, mentre quello delle compagnie aeree non cambierebbe; i biglietti continuano a venderli); cioè, la cosa non sarebbe affatto uno sfregio per Boeing ed Airbus, tutt'altro.
Il fatto della perdita di fiducia dei consumatori è insussistente, e non lo puoi stimare a caso. Qualsiasi analisi al momento esistente suggerisce che, a livello globale, le persone continueranno sempre di più a volare. I passeggeri aumenteranno, l'outlook è positivo al netto di incidenti come questo. Incidenti che la storia recente dimostra quanto non impattino per nulla sulle scelte dei consumatori. Uno potrà anche essere preoccupato perché un aereo sia sparito nell'Oceano Indiano, ma, se ne ha necessità, continua a volare lo stesso.
Mai capito questo complottismo a tutti i costi. Sono il primo ad avere dei bei dubbi su diverse "versioni ufficiali", ma da qui a fare di tutta l'erba un fascio ne passa.
Nel caso non ci avessi fatto caso, le indagini sugli incidenti aerei non sono affidati ai costruttori dei medesimi, nè alle compagnie.
E le raccomandazioni sulle modifiche, tecniche o procedurali, neppure.
E la storia dell'aviazione civile è piena, ribadisco, piena di imposizioni di modifiche ai costruttori, dopo, ma soprattutto prima che avvengano incidenti.
Basta aprire qualche link in questo stesso topic.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
si è chiaro, ma se si parla di perdite di vite umane e l'aereo ha problemi, un possibile difetto di costruzione su chi deve ricadere la responsabilità se non sul costruttore?
c'è un telefono satellitare fuori dalla cabina perchè non è stato utilizzato?
questo non lo metto in dubbio, attendo fiducioso il prosieguo dell'indagine.
[QUOTE=Alessandro(Foiano);1060159554]si è chiaro, ma se si parla di perdite di vite umane e l'aereo ha problemi, un possibile difetto di costruzione su chi deve ricadere la responsabilità se non sul costruttore?
c'è un telefono satellitare fuori dalla cabina perchè non è stato utilizzato?
QUOTE]
Secondo te in quegli 8 minuti la loro priorità era avvisare la torre di controllo che stavano precipitando a 800 Km/h?
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Questa è la posizione dei piloti
https://www.eurocockpit.be/stories/2...u-9525-tragedy
e questo un interessante lettera apparsa prima sul financial times e poi tradotta altrove
megachip.globalist.it | Esperti: e se un attacco hacker avesse colpito l'aereo Germanwings?
Gli incidenti aerei sono eventi complessi che richiedono indagini approfondite da parte di esperti, e anche di testare più variabili indipendenti, e altri fattori secondari. Sia la scatola nera con le registrazioni di cabina (CVR) che quella con il registratore dei dati (FDR) del volo Germanwings 9525, insieme ad altre fonti di informazione, devono ancora essere oggetto di un'inchiesta che rispetti gli standard internazionali sugli incidenti aerei.
Fino a quel momento, molte affermazioni attualmente presentate al pubblico possono rivelarsi errate, fuorvianti o in alcuni casi portare ainterventi regolatori impropri o controproducenti. E assegnareresponsabilità, sia finanziarie che assicurative, senza basi solide.
Fornire uno "stillicidio" di giudizi sulla base di dati preliminari non costituisce un'indagine professionale, né una gestione sensata delle informazioni che si possono diffondere pubblicamente dopo un incidente.
Infatti, la European Cockpit Association, che rappresenta circa 40.000 piloti professionisti, ha giustamente criticato la diffusione prematura delleinterpretazionidell'audio del velivolo (che restano non verificate).
Inoltre, queste e altre letture dei dati continuano ad essere fornite da magistrati e funzionari pubblici che ovviamente non possono essere esperti in materia di indagini di sicurezza aerea - e che potrebberopregiudicare una valutazione tecnica formale.
Ad esempio, l'agenzia francese per le indagini sugli incidenti, la BEA, afferma che l'aereo ha accelerato nella sua discesa. Cosa possibile, ma che potrebbe derivare da un qualsiasi numero di cause, tra cui l'hackingelettronico esterno dei sistemi di controllo e di navigazione del velivolo attraverso malware o intercettazione elettromagnetica. Che sono le ragioni per cui i velivoli militari e dei capi di Stato normalmente installano schermature e protezioni speciali, mentre quelli civili non lo fanno.
L'opinione pubblica dovrebbe aspettare pazientemente un'inchiesta sulla sicurezza aerea professionale, approfondita, e che coinvolga più parti, e dovrebbe mantenere il proprio scetticismo davanti a ipotesi ufficiali ma preliminari.
Matt Andersson
Indigo Aerospace,
Chicago, IL, USA
Della nota preliminare sottolineo ciò che a naso non torna anche a me.
NOTA PRELIMINARE di Pino Cabras
Un esperto di aviazione, Matt Andersson, autore del libro The New Airline Code e fondatore della prima compagnia specializzata in voli business, scrive al 'Financial Times', che ospita spesso i suoi interventi: "l'aereo Germanwings può essere caduto per un attacco hacker". E spiega come l'indagine ufficiale sia fatta coi piedi, in quanto non segue i protocolli per le investigazioni degli incidenti aerei. La notizia di questa lettera, tranquillamente pubblicata su uno dei più influenti giornali dell'Occidente - e tradotta in Italia da Dagospia- è ripresa anche dai britannici The Mirror e Daily Mail (con articolo del giornalista che segue le questioni dei trasporti), dall'israelianoHaaretz, dall'italiano Il Giornale. Non emergono al momento ulteriori elementi su questa posizione, e non sappiamo quali dovranno essere i filoni di ricerca, ma appare ormai chiaro che il flusso frettoloso delle notizie sul copilota depresso - che hanno di fatto sostituito un'investigazione fatta secondo gli standard internazionali - fa ormai storcere il naso anche ai piani più alti del trasporto aeronautico, come nel caso di Tony Tyler, il capo della International Air Transport Association (IATA), organizzazione internazionale delle compagnie aeree. La narrazione sul caso Lubitz - una valanga di bocconcini lanciati per alimentare senza sosta le redazioni - sembra essersi spinta oltre la decenza per chi deve garantire la sicurezza aerea. Quel che si è visto finora non era un'indagine, ma un racconto con troppi elementi inattendibili secondo la prassi investigativa richiesta dalla complessità di un incidente aereo.
Buona lettura
Scendiamo nel campo della versione mass mediatica:
avrei messo a ferro e fuoco quella maledetta porta, il fatto che si senta solo la voce del pilota rimasto fuori cabina, non mi convince,
come se il resto dell'equipaggio si comportasse come nulla fosse e
questo sarebbe stato utile per salvarsi la pelle?![]()
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