Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
quindi il molise e' meno sviluppato economicamente...sarebbe interessante capirne i motivi,in fin dei conti le 2 regioni sono molto simili,sia morfologiacamente che culturalmente...perche' allora questa gap economico?..nota a margine:mi e' capitato di discendere la penisola sia dal lato tirrenico che adriatico,l'impressione e' che il sud ,inteso come zona meno sviluppata economicamente inizi gia da Roma sud in modo brusco ,l'ambiente cambia rapidamente,poche industrie...paesi svuotati da l'emigrazione...mentre sul lato adriatico ,fino alle coste del molise ,si puo' credere di essere in romagna,come nelle marche...stabilimenti balneari ordinati,industrie ...insomma si ha la sensazione di un certo e diffuso benessere..poi passato il confine con la puglia,un altro mondo... e' veramente cosi' oppure ho detto una castroneria?
Probabilmente perché il Molise è poco industrializzato, non ha grandi città, mentre in Abruzzo c'è l'area metropolitana di Pescara, Chieti e cittadine vicine che ha circa 300 000 abitanti, e anche da Ortona verso nord è tutta urbanizzata la costa mentre da Ortona in giù è più "selvaggia". Però il Molise nonostante economicamente non sia ai livelli dell'Abruzzo non da l'idea di essere degradato, anzi mi sembra ben tenuta la regione.
Non hai tutti i torti, c'è però da dire che in Puglia l'urbanizzazione è storicamente concentrata in grossi centri molto compatti e distanti tra loro, inoltre l'autostrada non è mai affiancata alla costa, come accade dal Molise in su. Il Nord-Barese e il Salento (in quest'ultimo l'autostrada nemmeno ci arriva perchè finisce a Taranto) hanno una realtà imprenditoriale estremamente sviluppata e la popolazione continua ad aumentare, in contrasto con le zone appenniniche povere e spopolate. Stessa cosa per quanto riguarda le fertili pianure della Campania, sul lato tirrenico.
Casi a parte ma molto "pesanti" sono la Calabria e molte zone interne della Basilicata e della Sicilia, quello è praticamente "un Sud nel Sud" con problemi triplicati rispetto a quelli delle zone sopracitate.
Di questa cosa me ne sono accorto subito, in genere un abruzzese tende subito a chiarire che non è meridionale, in quanto la cadenza e il dialetto farebbero pensare il contrario.
Anche in Molise ho sentito spesso l'espressione "centro-sud", ma questa regione ha avuto (ed ha ancora) moltissimi contatti con Campania e Puglia, e molti molisani doc tifano anche Napoli. Migliaia di pugliesi e campani per comodità studiano in Molise, poichè è un posto tranquillo a meno di un'ora di auto dai propri paesi.
Più di qualcosa di "meridionale" ce l'hanno nello spirito anche i molisani, probabilmente ciò è dovuto alla prossimità linguistica e geografica con queste regioni.
Ehi.. una mia carissima amica è del tuo paese, sono stato a Bernalda nel 2007 per il suo matrimonio con un mio amico d'infanzia.
La cultura mista centro meridionale c'è un po' in tutto ciò che è a Sud di Roma, ma a livello di dialetto la parlata anche quando prevale il Campano è sempre un po' mista.
Nel Molise ci vado ogni tanto per scampagnate, come in altre regioni, e ho appunto notato che nella zona confinante con Lazio e Campania prevale una specie di dialetto casertano e ciociaro, poi andando vs Isernia e Campobasso si sente il vero dialetto molisano, con un sistema vocalico tipo quello pugliese e lucano.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Il mondo è piccolo! Da allora l'offerta alberghiera è migliorata ancora in paese, anche sulla scia di Matera capitale europea della cultura 2019. Un punto strategico vicino a Matera e a due passi dal mare. Abbiamo ricevuto pure la bandiera blu quest'anno
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Il dialetto campobassano non per niente è molto simile a quello di Potenza, soprattutto nella cadenza. Certe volte li confondo ancora nonostante abbia abitato in entrambe le città, tuttavia i forti elementi lucani del potentino li riconosco dopo poche parole.![]()
Io conosco molti dialetti. Fino al 1998 ne conoscevo già tanti, per via degli amici universitari, ma erano soprattutto meridionali, e qualcuno del centro Nord. Nel 99 ho fatto il militare a Latina : là avevo colleghi dei paesi "pontifici" vicino Latina e rimasi basito dal loro modo di parlare. Parlavano il ciociaro "pontificio " che fino a quel momento non avevo mai sentito, con un cadenza quasi umbra marchigiana. Erano dei primi paesi dello stato della Chiesa, appunto vicino Latina, al confine col regno di Napoli. Anche se c'erano molte parole uguali a quello mio, che sono ai confini con la Campania, avevano poi dei termini strani e incomprensibili (a ecco = qui, ngima o ammonte (su) Bocchi (soldi ), utteri (ragazzi ) ecc.
Ho imparato a parlare e capire anche quello. Poi a fine 99 sono tornato in Toscana e ho ricominciato a frequentare le stesse persone o altre della stessa provenienza.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
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