
Originariamente Scritto da
Rws
Ah, che giornalista...Chissà se mai le è venuto in mente di fare una critica del genere all'intelligence U.S.A...
Comunque mi permetto, nell'analisi dell'Annunziata, con qualche semplice taglio viene fuori questo.
Non un attentato qualunque. Nell'attacco a Bruxelles ci sono tre indicazioni che, se si vuole finalmente fare sul serio, l'Europa può usare per prendere un nuovo corso di azione contro il terrorismo.
1) Il Belgio si è confermato oggi, come del resto molti ripetono sottovoce da mesi, uno stato fallito. Proprio così viene detto nei giri diplomatici e di intelligence: fallito esattamente come si dice per la Siria o l'Iraq. Spiacevole dirlo, ma vero.
Nonostante gli aiuti di analisi e di logistica, di appoggi militari e di intelligence da parte di mezza Europa , Francia, Inghilterra, Germania, e Stati Uniti, il governo di Bruxelles non è stato in grado di identificare e ancor meno fermare la macchina terroristica saldamente piantata nelle sue visceri. ...
... E c'è il problema degli esplosivi, racconta il rapporto francese: vero che le bombe sono fatte con materiali in commercio, ma sono instabili e hanno bisogno di essere preparate e tenute in un ampio spazio. Hanno bisogno insomma di esperti e di una logistica seria.
Come è possibile che una realtà così complessa non sia stata scoperta, nonostante l'impegno di tutte le intelligence europee? ...
2) Il doppio giro di attentati messo in atto per modalità e tempistica rende evidente una preparazione militare di alto livello.
Che punta all'Esistenza di una organizzazione forte, con capacità logistiche serie, e con una regia che conosce molto bene tecniche e tattiche di guerra. Ci troviamo di fronte a un gruppo che ... è stata in grado di attaccare su due fronti negli stessi chilometri quadrati che a parole erano stati messi in sicurezza.
È stata in grado cioè' di mettere in campo subito un gruppo di combattenti, appoggi logistici, armi ed esplosivo per i nuovi attentati ed è stata in grado di piazzarli senza che venissero scoperti, nel pieno cuore di una città' militarizzata.
Tutto questo punta all'esistenza di una regia, di una forte tattica, di una enorme preparazione, e, non ultima, di una grande agibilità sul territorio. Altro che giovani mussulmani disaffezionati dalla vita di periferia, branco di giovani lupi allo sbando, gruppetti di Amici.
Da tutto quello che si è visto a Bruxelles possiamo dire che in Europa opera un vero e proprio nuovo fronte militare.
3) Chi finanzia questo fronte? Operazioni quali quelle che abbiamo descritto, e che non sono appunto raccolte occasionali di estremisti, richiedono un finanziamento sostenuto nel tempo e nel volume. O vogliamo davvero immaginare che questi terroristi di ritorno si mantengano con lavoretti o ospitalità di famiglie o la carità della beneficenza delle locali moschee? Macchine, armi, spazi in affitto, viaggi.
Qualcuno paga. ...
Appunto, come ca..o è possibile?
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