
Originariamente Scritto da
Rws
Non ho capito bene cosa intendi di preciso con la tua citazione, ma io ho deciso di approfondire
http://www.earth-prints.org/bitstrea...serpelloni.doc
Il campo di velocità GPS ottenuto, inoltre, mostra che tra i Monti Peloritani (le stazioni MSRU e PACE) e la stazione MTTG in Calabria vengono accomodati circa 2.7±0.3 mm/anno di distensione NW-SE, e che l’estensione tra le coste Siciliana e Calabrese è pressoché insignificante.
In effetti poca roba.
Cercando qua e la però mi sono imbattuto in questo (2006), senza sapere se sono stati fatti ulteriori accertamenti ma mi pare abbastanza recente considerati i tempi dell'opera. Giusto per dare una idea della complessità e delle problematiche annesse, e senza considerare il principale aspetto che preoccupa, ovvero il vento.
http://www.aigaa.org/AIGA/public/GGA....0-11.0104.pdf
5. ConclusioniLo studio sulla stabilità del versante calabrese interessatodal costruendo Ponte sullo Stretto di Messina, eseguito nelpresente lavoro indica che, in caso di sisma di particolareenergia, la struttura potrebbe essere coinvolta in fenomenigravitativi di importanti dimensioni. È ben chiaro, com’ènoto, il limite che un approccio alle verifiche di stabilitàbidimensionale presenta. I metodi che affrontano ilproblema in piano, infatti, non consentono di tenere contodegli effetti tridimensionali, per cui non è da escludersi cheverifiche condotte con riferimento ad un modello 3D, chenecessiterebbero di una grande mole di dati di elevataqualità per tarare gli stessi, potrebbero condurre a risultatidifferenti.
Tuttavia, il gran numero di sezioni analizzate incondizioni pseudostatiche che forniscono coefficienti disicurezza prossimi od inferiori all’unità deve indurre aconsiderare seriamente l’aspetto relativo alla stabilità dellescarpate, sia subaeree che subacquee, eventualmenteripensando l’impianto fondazionale dell’opera stessa. Anostro avviso, anche spostando di qualche centinaio di metril’impronta a terra sul versante calabrese, infatti, nonprodurrebbe significativi effetti positivi per la stabilità, inquanto è praticamente tutta l’area in esame ad essereinteressata dai succitati fenomeni, come, peraltro,evidenziato dalle numerose rotture (trenches) ivi presenti,riconducibili ad episodi sismici relativamente recenti.Inoltre, sebbene la struttura sia stata calcolata nel rispetto ditutte le prescrizioni vigenti e nell’ipotesi di sismicaratterizzati da accelerazioni al suolo particolarmentesevere (fino a 0.58g), un eventuale, anzi probabile,meccanismo di instabilità che dovesse coinvolgere ilversante su cui insiste la “torre” lato Calabria produrrebbeuna sollecitazione di tipo impulsivo sulla struttura conserissime conseguenze sulla stabilità strutturale.
Sembra il profilo del monte Toc (se non ricordo male) sul Vajont...
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