Gatto
Cane
Entrambi
errore, enorme. i gatti sono di gran lunga più offensivi dei cani, la differenza è semplice: l'aggressione di un gatto in confronto ti fa il solletico e quindi sui giornali non ci va. ma perché dite cose a caso?
verissimo che, come ci sono uomini pazzi, ci sono cani matti che aggrediscono ma molto spesso non è a caso. ovviamente chi non sopporta i cani, chissà come mai, ha sempre un amico/ragazza/fratello/parente lontano che è stato morso a caso da un cane![]()
ripeto, i gatti sono 100 volte più aggressivi dei cani (non per niente sono FELINI, per natura sono schivi ma se invadi ciò che non devi attaccano) solo che non fa notizia.
Si vis pacem, para bellum.
Però il gatto non ti insegue di solito, se vado a trovare qualcuno in casa sua è probabile che ci sia un cane che mi corre dietro abbaiandomi, invece la maggior parte dei gatti si continua a fare i fatti suoi o va via. Stessa cosa per strada, capita di essere inseguiti da cani con cattive intenzioni, chi è invece che è stato mai inseguito da un gatto mentre passeggiava?![]()
Poi ovvio se lo scocci il gatto è più facile che reagisca male, esce il suo lato felino, mentre il cane si lascia coccolare.
va beh, ovvio. ci sono dei casi in cui il cane impazzisce, ripeto, così come gli uomini capita impazziscano anche per gli animali (soprattutto se intelligenti) può capitare. ma l'odio a prescindere è sempre sbagliato (mi scuso nuovamente per democristianità della frase)
Si vis pacem, para bellum.
nessun nazi-cinofilo. pensa che non ho mai avuto cani... non per scelta, ovviamente, ma non li ho mai avuti.
un cane ben nutrito, nella maggior parte delle volte, non ha bisogno di essere lavato, toh magari gli fai un bagnetto una volta ogni tot d'estate.
il cane aggressivo... ce n'è uno su un miliardo, 999/1000 il cane che ti viene incontro è per affetto, capita che ci sia quello aggressivo. il gatto invece, 999/1000 se ne sbatte di te anzi, tu che entri in casa sua sei un fastidio e non un gioco o curiosità. i gatti sono schivi, indipendenti e poco socievoli e, in media, molto più aggressivi dei cani ma è normale, fa parte della loro natura. la differenza, come già detto, è che uno è un animale intelligente, addestrabile e molto affettuoso, l'altro è un animale meno intelligente, non addestrabile (o meglio, come un cane no di certo, i miei gatti hanno imparato diverse cose) e molto spesso poco affettuosi ed opportunisti. si preferisce il gatto solitamente perché è molto, molto, moltissimo meno impegnativo. e sì, rimango dell'idea che chi provi questo ODIO (non ho detto a chi non piacciono eh, anche a me non piacciono alcuni animali o alcuni cani, ad esempio) nei confronti dei cani, tolti i rarissimi casi di traumi subiti, abbia dei problemi a livello sociale. d'altronde è studiato come l'odio, sia esso nei confronti di altre persone (razzismo) sia esso nei confronti di una categoria, sia un indicatore di un oiù o meno forte disagio a livello sociale e qui di studi ce ne sono a centinaia, basta googlare.
a proposito di traumi: un amico caro della mia morosa (friulano, capirete perché ho specificato la regione nella riga sotto) da ragazzino è stato aggredito da un pit bull di una signora che lo lasciava libero quando passeggiava: 43 punti di sutura in testa. inizialmente ti dice che non ha fatto niente al cane poi, dopo quei 7/8 bicchieri di vino, salta fuori che lo stuzzicava tirandogli le orecchie ed altri dispetti. giusto un esempio come ce ne sono diversi anche nel "verso" opposto. questo ragazzo però non è idiota e con i cani ha un rapporto bellissimo lo stesso. la sua morosa ne ha uno e per strada ho visto che non ne è per nulla spaventato e non li odia affatto.
Si vis pacem, para bellum.
E' sempre una questione di codici di comunicazione.
Il cane pensa "affetto", l'umano che non lo conosce e se lo vede correre incontro pensa "aiuto!", e reagisce il più delle volte in maniera incoerente.
Se sai come agire, anche il cane da guardia che ti ringhia addosso lo fermi (vedi post precedente, ho un'ampia esperienza in materia), ma nella maggioranza dei casi, non sappiamo comunicare, e quindi il risultato può essere il patatrack: il cane si spaventa e si difende.
Posto questo problema di fondo - l'incomunicabilità fra specie diverse - preferisco un animale che si fa gli affari suoi e ti ignora, rispetto a uno che pretende di comunicare, essere affettuoso etc. etc., ma a) non sa capire quando è il momento giusto / la persona giusta b) non sono capace io di capire cosa lui si aspetti da me.
Perplessa. Diciamo che definiamo "intelligente" ciò che si comporta secondo le nostre aspettative, e "poco intelligente" chi non ci asseconda.
Un cane "intelligente" è un cane che si fa addestrare, un umano "intelligente" è uno che ha delle idee autonome e poco addestrabile...
Esistono evidentemente forme diverse di intelligenza. Il gatto è "diversamente intelligente" rispetto al cane.
E qui torniamo al sondaggio: per i gattofili, quella del gatto è l'intelligenza superiore, per i cinofili quel "diversamente" ha tutto il significato politicamente corretto che siamo usi dargli...
Il gatto è intelligente a sufficienza per capire delle situazioni, imparare a fare determinate cose, e metterle in atto solo quando decide lui, cioè quando gli sono convenienti. Non è "scemo", sa benissimo quando fingere ciò!
E' opportunista e selvatico, questo è vero. Ed è il motivo per cui affascina i gattofili.
A monte di cane e gatto, ci sono due profili psicologici diversi e irriducibili (credo che anche su questo ci sia vasta letteratura), con delle scale di valori diverse. E su questo, non puoi farci nulla.
A meno che non pensi che metà dell'umanità, per il fatto di non condividere i gusti dell'altra metà sulla scelta fra due animali, sia per questo e solo per questo composta da "persone con problemi sociali".
Qui sì che mi sembra si stia scivolando oltre il limite...
Io ho una gatta, Wendy, una moglie e due figlie... la bestia che sopporto meno in casa è il moroso della figlia più grande
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Il problema è che ogni gatto ha una visione personale del “farsi gli affari suoi”…
Io mi ritengo aggredita da uno dei gatti di un mio amico. A casa sua per una riunione, ci sediamo attorno al tavolo della cucina. Sposto la sedie… mh… un po’ pesante… non faccio in tempo a pensare che mi arriva una zampata sul braccio dall’occupante infastidito, che mi lascia un solco sanguinante e da pronto soccorso… non scherzo, mai preso un’unghiata così! Certo, era la “sua” sedia, però, insomma… il territorio è territorio, per tutti!
Quelli a due zampe magari no… una volta me ne andavo bel bella su un sentiero a mezza costa, seguita, anzi anticipata dal cane della sciura che mi affittava la casa e che quando mi vedeva partire scarponi e zaino in spalla mi si attaccava dietro (anche qui, ci sarebbe molto da dire: un cane che ti si appiccica dietro, non te lo togli più di torno per tutta l’escursione… cheppalle!). In quel frangente, poteva anche avere una sua utilità: c’erano delle cascine isolate lungo il percorso, e un cane in avanscoperta era utile per individuare altri cani – da guardia – in anticipo. A un certo punto, in prossimità di una casa che non vedevo, dietro la svolta del sentiero, sento un gran casino di animali che soffiano e abbaiano, poi vedo il cagnetto fiondarsi in velocità dentro un cespuglio a fianco a me, seguito da due gatti incazzatineri… per qualche attimo dentro il cespuglio deve essere successo di tutto, poi il cane è uscito con la coda tra le gambe e si è rifugiato dietro di me, mentre i due gatti si allontanavano con sussiego tornando verso casa. Per tutto il giorno, il cane è rimasto alle mie spalle… (e se l’è peraltro meritata, vedi la voce “farsi i fatti propri”…).
Detto questo: i cani puzzano di cane, punto. E siccome sono il miglior amico dell’uomo (ma non della donna...), spesso i proprietari trovano normale che tu debba subire il loro cane e le sue invasioni: andiamo dal cane nell’auto dell’amico che ti dà un passaggio, e che viaggia da un sedile all’altro, al cane in spiaggia che ti passa letteralmente sopra mentre sei sdraiato…
Certo, è colpa del padrone che non l’ha educato… ma quanti proprietari di gatti mandano il micio dall’educatore miciofilo?
tutto sto qualunquismo da te non me lo sarei di certo aspettato. l'ultima frase poi ha del ridicolo. ho due gatti (e ne ho avuti diversi in passato) eh, quindi so bene di cosa parlo.
il cane va educato, punto. se non è educato non è MAI colpa sua di quello che fa ma del padrone. idem sulla puzza. il cane puzza se è curato male (specialmente, al contrario di quanto si pensi, se è mal nutrito e non se non viene lavato), se non lo è non ha odore, né alito e bava né pelo. questo vale per la maggior parte dei cani, per gli altri spesso non è così. un esempio: mio zio aveva uno splendido boxer da, udite udite, 54kg. pezzatura molto grossa (insomma è come un uomo alto 2.20m, ne nasce uno su tot mila). perfetta forma e linea, tenuto a stecchetto, non mangiava MAI qualcosa fuori posto. non puzzava nemmeno lontanamente, sia pelo che bocca. oh, un boxer. quindi i cani puzzano di cani, "PUNTO", un corno proprio.
parli di un cane come se fosse un essere senziente... in realtà fa quello che il padrone gli insegna.
penso che le persone che odiano i cani abbiano qualche problema a livello sociale, sicuramente c'è qualche studio in merito, lo cerco. e non sono un animalista convinto o nazi vegano o quelle schifezze che si vedono oggigiorno tipo quell'emerito pirla che voleva menare Cruciani e che, per altro, ho visto ed insultato l'altro giorno in piazza duomo mentre faceva una manifestazione davvero macabra.
Si vis pacem, para bellum.
Grazie. In fondo, è un apprezzamento su tutti gli altri miei interventi.
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“Certo, è colpa del padrone” mi sembra che voglia dire esattamente che è colpa del padrone, e non del cane.
Non ho avuto il tempo per esplicitare il seguito conseguente, che però mi sembrava chiaro.
I padroni dei cani spesso non si pongono questo problema, i padroni dei gatti invece non ce l’hanno del tutto. Forse c’è una differenza a monte nel tipo di padrone, ovvero, la scelta cane/gatto riflette – in linea di massima, attenzione! – dei profili psicologici diversi e grossolanamente identificabili.
Per buttarla sulla battuta… curare un animale costa impegno (premessa); sui cani si concentrano persone che pensano di riuscire a gestirli ma non sempre si rendono conto di cosa vuol dire, sul gatto si orientano quelli che a priori preferiscono non avere a che fare con troppi problemi: la bestiola si arrangia, e il padrone vive felice senza grattacapi. Gatto pure lui, sin nel profondo!
Il risultato comunque è che il gattofilo ha un impatto sulla società decisamente meno devastante...
No, qui secondo me sbagli approccio. La “puzza” è un concetto culturale, non un concetto assoluto.
Il cane in sé ha odore di cane, il gatto ha odore di gatto, e persino persone ben lavate le puoi riconoscere olfattivamente (a parte i periodi di rinite allergica…).
Se però non ami i cani, quella del cane – altrui, per giunta, e che invade il tuo territorio – diviene “puzza”, perché non ti piace quell’odore. E’ il cervello che rielabora il dato, e decide che “non va” perché lo identifica con qualcosa che non gradisce.
Quindi per me i cani – altrui e cheinvadono il mio territorio – “puzzano”, mentre il gatto profuma di gatto.
Non “odio” i cani, mi stanno sulle palle. E’ diverso.
D’altra parte era la domanda iniziale del sondaggio. Chi è per il cane, chi per il gatto.
Un gattofilo ti dirà peste e corna dei cani, un cinofilo sosterrà che il gatto è asociale (non voglio infierire, e tralascio il fatto che i primi possono comunque tirar fuori molti argomenti oggettivi in più rispetto ai secondi…).
Quanto ai problemi, più che sociali i miei sono logistici.
Un geologo che gira sul territorio è come il postino che si avvicina alle singole villette, anzi, peggio: il cane di baita è spesso libero (cosa lodevole), e scorrazza nel suo vasto territorio, spesso però attraversato da sentieri “ufficiali”.
E quando giri in quota hai sempre a che fare con una domanda: che cane incontro svoltato l’angolo? Modello, carattere, reazione?... ne ho viste di tutte (avevo iniziato a scrivere un libro di racconti: “Cani e geologi”...), e con molte molte situazioni al limite… non sono mai stata morsa; ho sulla coscienza un cagnetto formato pantegana, un paio di altri brutalmente scarponati (rispettivamente da un muretto e un albero su cui mi ero arrampicata), e uno messo in fuga a colpi di bastoncini da trekking; continuo a pensare che “loro facevano il loro mestiere”, epperò poi a volte mi sveglio di notte con l’incubo dei cani che mi aggrediscono… insomma, sì, c’è un vissuto dietro: che palle dover sempre stare attenta perché c’è sempre pronto un cane che pensa di impedirti di lavorare!
Con i gatti, invece, l’unico episodio è quello narrato sopra.
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