Addirittura? Ma se vi capisco io, figurati se non vi capite fra di voi... Questo per spiegare quanto siano simili i dialetti meridionali l'uno all'altro; un barese lo capisco al 90%, idem napoletano, siciliano al 70%, abruzzese-marchigiano all'80%. Se parlati in maniera non troppo stretta la percentuale si alza fino a rasentare il 100%, in particolare campano e pugliese; lo stesso fenomeno accade qui, ogni comune o frazione ha sottili differenze avvertite solo dai parlanti stessi, ma all'orecchio di chi proviene da un'altra regione (o provincia) i dialetti in questione sembrano identici.
E' superfluo rimarcare quanto il Regno di Napoli abbia contribuito ad un'eccezionale unità linguistica in quasi mezza Italia.
Ovviamente la mia era un'esagerazione, li capisco ma avverto molte differenze tra i dialetti dei vari paesi, ci sono paesi con influenze francesi ad esempio, altri con altre influenze. Poi ovvio, se arriva un Piemontese non noterà differenze ma chi è del posto le nota eccome, cambiano proprio le parole non sono solo lievi differenze, anche perché l'Abruzzo è una regione montuosa quindi una volta le valli erano abbastanza isolate l'una dall'altra.
Segnalibri