
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Disamina sul lupo. Posto che vive sulle Alpi da sempre (almeno dal Pleistocene), la convivenza con l'uomo è sempre stata una sorta di "scontro", con tanto di cacce al lupo, e fino agli anni Trenta in ogni valle si brindava all'uccisione dell'ultimo esemplare. Una caccia spietata che, di fatto, ha portato all'estinzione dei lupi sulle Alpi verso gli anni Quaranta/Cinquanta.
La risalita dei lupi dagli Appennini a metà anni Novanta ha, di fatto, ri-creato un ambiente da definire.
L'uomo "occupa" la montagna con gli alpeggi estivi. Fino a venti-trent'anni fa era "facile": si mettono un paio di cani, un pò di recinto debolmente elettrificato e stop. Il pastore poteva anche scendere in paese, tornar su ogni due/tre giorni anche. Tanto, per dirla chiaramente, nessuno tocca niente.
Il ritorno del lupo ha, come dire, "ristabilito" la situazione iniziale, ossia quello della convivenza forzata uomo-lupo. Gli allevatori protestano (come sempre), gli animalisti contro-protestano, gli amanti della montagna non si pronunciano.
Il problema si è parzialmente risolto con i cosiddetti "cani anti lupo": sono i Cani da Montagna dei Pirenei (detti patòu), simili ai Maremmani, di indole molto territoriale e ostile verso gli intrusi (anche umani), che sanno proteggere molto bene il bestiame, non temono nè lupi nè uomini. La Regione Piemonte ne finanzia l'acquisto, per gli allevatori, di un cane per ogni tot capi di bestiame. Lo zio di una mia collega ne ha una decina, nel loro alpeggio. La regione finanzia anche l'acquisto dei recinti elettrificati adeguati.
Certo, il problema non sarà risolto per sempre, ma una bella toppa secondo me è stata messa, e non è male.
Ovvio non si potrà pretendere nè una montagna libera da lupi nè libera da uomini.
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