Bar totet Jogger im Trentino - Panorama - SZ.de

La notizia circola anche nei maggiori media del paese da cui proviene la gran parte dei turisti di questo periodo e di un po' tutto l'anno. I ricchi ed accomodati pensionati tedeschi.




Qui comunque c'è una tragedia avvenuta dopo 7 aggressioni in 8 anni (quasi una all'anno), di cui 4 finite molto male.

Il 26enne, laureato in scienze motorie, correva regolarmente per quei sentieri.
Indecifrabile la dinamica: ma il ragazzo s'è difeso con un bastone, analizzare i dati gps potrebbe spiegare pure come s'è mosso, ma è inutile ragionarci troppo su se l'uomo corre e l'orso viene spaventato è una sfiga.

Non moriva un uomo per mano d'un orso da 2 secoli probabilmente in regione Trentino-A.Adige.
Uno degli ultimi casi documentati è del 1822, sopra Tirolo vicino a Merano ad inizio Val Passiria.
Fa pensare.

In paese a Calzes in Val di Sole non ho conoscenti, in valle sì. Ed ho i conoscenti giovani che non sono drastici nel giudizio quanto i loro vecchi, padri e nonni.
Le mamme e nonne più comprensive forse nel proporre soluzioni. Molti pensionati rispondono invece col disfattismo ben collaudato degli ultimi 15 anni da "cittadino italiano medio" che fra crisi e crisi s'è visto impoverirsi e venir ingiustamente trattato in diversi ambiti.
Il malcontento o il disagio o proprio fastidio, serpeggiano che si sia in città o in un paesino di 200 anime che quadruplica d'estate, alle prese con la presenza sempre più regolare di orsi.

Marco Zeni è l'autore fra i firmatari del progetto Life Ursus, avvenuto inserendo esemplari dalla Slovenia nel 1996 in diverse aree del parco naturale Adamello-Brenta, fra bassa Val di Non, Val di Sole e Val di Rabbi in Trentino.
Il progetto descrive bene le finalità ("una popolazione stabile sui 60 esemplari") e traccia pure linee guida pratiche per contrastare esemplari più aggressivi, autori di più attacchi.
Sostanzialmente era già stato tutto pensato, perché in Abruzzo e negli USA ecc., la convivenza con questi mammiferi prosegue indisturbata coi livelli attuali di civiltà (auto, cibo, raccolta immondizia, allacciamento servizi) da mezzo secolo almeno.

Quel che effettivamente non s'è proseguito è curare e seguire il reinserimento dell'animale lavorando per parte nostra educando e fornendo strumenti ai contadini, dall'altra parte seguendo e tracciando coi radiocollari molti esemplari sul territorio. L'archivio della guardia forestale dei parchi naturali d'Abruzzo è spettacolare per i dati ottenuti.
Si tracciano comportamenti dei grandi mammiferi dei nostri territori, abitudini, anomalie e strategie loro.
Si leggono i resoconti delle campagne anti-bracconaggio, casi recenti di orse avvelenate con gran tristezza dei biologi.
Insomma: in Italia c'è una scuola molto forte di agenti forestali e gestione del patrimonio forestale e faunistico annesso, va applicata una gestione "Abruzzo" al Trentino, di solito si sente dire il contrario per parte delle province autonome come esempio positivo. Non stavolta.
C'è un'evidente mancanza da parte degli uffici pubblici preposti in questi quasi 30 anni di gestione.
Notevole il fatto che si sia perso l'obiettivo di una popolazione stabile di ca. 60 esemplari triplicandolo praticamente.


Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
Sarà una sciocchezza ma statisticamente certi modi di ragionare sono più frequentati da determinate classi di età. È anche Pacifico, normale.
ti faccio un esempio che non c’entra col discorso ma è molto indicativo: la Brexit. I giovani non sono andati a votare e hanno prevalso i vecchi conservatori, con un’età media dei votanti spaventosamente alta. Poi, è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio e son d’accordo, ma la statistica non mente…
Vero, niente di scandaloso infatti.
Poi dei 40-30enni che alla Brexit han votato favorevolmente, tantissimi erano persuasi ed indirizzati da Cambridge-Analytica e dagli abusi degli algoritmi sui social network fra 2013 e 2016, che ha visto il ribaltamento politico di potenze quali lo UK e gli USA.

Chiuso Off Topic.