I danni agli allevamenti sono molto maggiori di quelli risarciti (tra l'altro dai contribuenti), dato che un gregge o una mandria che hanno subito un attacco rimangono improduttivi per lungo tempo e molto spesso vengono macellati per limitare le perdite.
Poi addirittura di quando in quando ci sono attacchi all'uomo, con conseguenze gravi.
Personalmente mi chiedo se ne avessimo proprio bisogno, dato anche che le popolazioni di ungulati selvatici si possono benissimo controllare con la caccia, con tornaconto per i ristoranti.
Sono del tutto solidale con le province di Trento e Bolzano, che intendono limitarne il numero.
Con tutto il rispetto
Ma se c'è un animale da eliminare
Bhe ..
Questo è l'uomo
Ciao
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Se permetti la domanda dovrebbe riguardare i cinghiali. Un flagello.
Il problema è anche e forse soprattutto quello. Il Molise è malinconicamente agli ultimi posti come percentuale di aree protette ma esistono "regolamentazioni" al limite del folle. Uno dei boschi più belli nei pressi di Campobasso è quello che circonda l'area ospedaliera. Non entro nel merito del fatto che sia pure ceduo e che negli ultimi anni stanno tagliando che viene quasi da piangere (si vede bene da sat).
mvai.JPG
Google Maps
Parliamo di zona in cui a seconda dei versanti trovi di tutto, faggi, abeti bianchi, pini, castagni, tutte le querce possibili e via dicendo.
Ebbene in questa zona non solo sono in sovrannumero ma protetti, e coi tagli hanno ancora meno spazio.
Quando vado, per camminare o funghi, li trovo spessissimo. Il sottobosco è sempre più devastato e tutte le zone coltivate attorno sono depredate a tal punto che ho amici che tolgono vigne, perchè è quasi tempo perso. E tutta la strada provinciale che gira attorno al monte è teatro spesso di investimenti, soprattutto di notte. Qualche giorno fa mi ha tranquillamente attraversato la strada a mezzogiorno un bel gruppo di 5 esemplari.
Sono contro la caccia ma andrei di bazooka.
Allego studio relativo alla zona con molte informazioni interessanti sulla specie.
http://www3.provincia.campobasso.it/...D%3D1100/E/pdf
A un certo punto bisognerebbe anche riflettere se abbia senso proteggere a oltranza determinate specie che nel frattempo si sono insediate ed è cambiato il contesto.
Parlando di selvaggina possiamo parlare anche di ittiologia.
Qui l'Airone Cenerino è specie protetta, ma adesso si è insediato al punto che per la fauna ittica è un problema.
Viceversa sappiamo anche che determinati animali che si sono insediati accidentalmente (pesce Gardon) hanno modificato l'ecosistema lacustre in modo non indifferente (e ha contributo alla diminuzione delle Alborelle dal Ceresio ad esempio).
Oppure anche i cinghiali ne combinano di tutti i colori e prima non c'erano da noi (è specie cacciabile).
Inoltre non ho mai capito perché nel bacino del Po è stato introdotto un essere vorace come il pesce Siluro.
Questa divagazione per dire di stare attenti nei progetti di reinserimento di specie estinte, perché se non si fa attenzione poi a pagarne le conseguenze oltre eventualmente all'uomo è anche l'ecosistema preesistente.
Ultima modifica di AbeteBianco; 13/07/2018 alle 17:57
Stazione Davis Vantage Pro 2
Gli eccessi da una parte e dall'altra non vanno mai bene. Non si tratta di togliere animali perché non ci vanno a genio, si tratta di tenere in equilibrio l'ecosistema in cui (le nostre foreste non sono quelle selvagge del Borneo) fa parte anche l'uomo.
Molti non si rendono conto che difendere gli animali a oltranza si provoca più danni che benefici, alla biodiversità in primis. Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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