Verissimo che l'Alto Adige si sente, ed è, diverso dal resto d'Italia, ma che questo sia dovuto al periodo fascista no, o quantomeno non è così importante. Non ha senso e non è onesto utilizzarla come "scusa" per i prossimi secoli, quando quell'epoca non se la ricorda quasi più nessuno se non i molto anziani. Gran parte della popolazione ha conosciuto solo un Alto Adige completamente diverso da quello di allora dove i guai erano causati perlopiù dai terroristi locali e comunque poi sono scomparsi anche quelli, lasciando spazio a pace e benessere diffuso. Personalmente un sudtirolese sotto i 70 anni a cui importi qualcosa delle persecuzioni fasciste lo devo ancora trovare, oggi l'autonomia mi sembra sia richiesta semplicemente perché funziona e non c'è alcun motivo di toglierla.
Ultima modifica di nevearoma; 20/09/2018 alle 11:53
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Non volevo dire questo, era inserito un u discorso ben più ampio. Non fare il giornalista che in un discorso estrapola solo ciò che vuole per controbattere.
I miei nonni di madrelingua Walcher nati in Alto Adige nel primi anni del 30 ancora adesso vedono gli italiani come gentaglia venuta a occupare una terra non sua. I loro padri, i miei bisnonni hanno combattuto la 1ª guerra mondiale contro gli italiani è un mio bisnonno ha perso la vita in battaglia. Per mio nonno dichiararsi o sentirsi italiano sarebbe rinnegare le sue origini e in un certo senso girare le spalle a suo padre.
Io mi sento Altoatesino di madrelingua italiana ma mi sento prima europeo che italiano, non so se mi spiego. La storia altoatesina entra ancora prepotentemente nelle famiglie e modifica molto la prospettiva della realtà.
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Non sto dicendo che gli altoatesini di lingua tedesca non si sentano italiani (quelli bolzanini di lingua italiana invece ci si sentono molto, per reazione), sto dicendo che se non ci si sentono non è per la questione fascista della quale alla gente sotto i 70 anni importa ben poco, come sembri confermare anche tu quando parli di nonni.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Concordo totalmente con te Welfl, aggiungo che comunque i sentimenti e le caratteristiche che te descrivi valgono anche per altri popoli europei tra cui il caso di noi veneti, visto che anche noi nel 1866 ci siamo trovati dentro l'Italia e che prima l'avevamo anche combattuta (battaglia di Lissa). Potrei anche citare altri popoli come i catalani che è un caso simile al Veneto, i baschi , i valdostani, ...anche se ammetto di conoscere poco la storia della Val d'Aosta.
Assolutamente no, noi (anzi i miei avi) non hanno avuto potere di decidere niente. Quel plebiscito fu a tutti gli effetti una truffa, si pensi al solo fatto che intanto fu fatto DOPO che gli italiani (si intendono quelli del regno d'Italia) avevano già occupato le terre venete, e il fatto che votarono pure gli stessi "occupanti" la dice lunga su quanto fosse una farsa. In pratica era già tutto deciso e il referendum venne previsto come una formalità quasi a rimarcare che le terre "tornassero italiane" quando a tutti gli effetti non lo erano mai state.
E' stato fatto anche un film su quegli avvenimenti e tralaltro il regista non è veneto ma napoletano; il film è "Il leone di vetro" e il regista è Salvatore Chiosi.
Il leone di vetro - Wikipedia
Ma guarda che l'Italia non esisteva fino a pochi anni prima, allora anche lo stato della chiesa, il regno delle due Sicilie, il regno di Sardegna ecc... Non dovrebbero far parte dell'Italia. Il Veneto è un pezzo di territorio come un altro che ha dato vita all'Italia.
Per questo dico che l'autonomia ha tra le altre cose anche una forte motivazione storica da queste parti, troppo comodo dire che è tutta una questione di soldi.
Quando si è deciso di fare il referendum per l'autonomia non si è scelta a caso la data! Il 22 Ottobre 2017 coincide col 151° dal plebiscito-truffa del 1866.
Ha un forte significato per questa Regione quella data.
Tra l'altro ricordo quando nelle altre Regioni nel 2011 si festeggiava i 150 anni di unità d'Italia mentre qua da noi no![]()
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