La controprova poi è che rinunciare alle chiusure in mezza Europa avrebbe portato a conseguenze ancora più disastrose (esempio in Italia mai si sarebbe potuto rinunciare), come detto, alla Svezia è ancora andata relativamente bene che si trova in Scandinavia.
Che poi comunque in merito all’economia è pure evidente che la speculazione svedese di tenere forzatamente aperto alla fine non ha pagato perché la questione dipende dallo scacchiere internazionale. Viceversa sono il primo a dire che chiudere troppo arrischia di portare a conseguenze pesanti.
@burian br mi hai citato un paio di volte il post senza motivo, una volta nemmeno si legge e la seconda volta sì.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Spagna: ho letto che hanno corretto da 12mila a 4700 casi.
In verità, il totale spagnolo è aumentato da ieri a oggi appunto di 12mila.
4700 sono i tamponi positivi tra quelli eseguiti appena 24 h fa. Gli altri 8000 sono invece tamponi arretrati di giorni prima.
Pertanto, in realtà, i nuovi positivi comunicati oggi sono 12mila.
In ogni caso, è record anche per i tamponati in 24 h.
Hanno abbasato il totale di ieri da 30146 a 296561.
L’incremento nazionale dei casi in data 11 settembre è +0,57% (ieri +0,56%) con 284.796 contagiati totali, 212.432 dimissioni/guarigioni (+547) e 35.597 deceduti (+10); 36.767 infezioni in corso (+1.59). Elaborati 98.880 tamponi (ieri 94.186) con 1.616 positivi; rapporto positivi/tamponi 1,63% (ieri 1,69%).
Da rilevare ancora una volta che il 55,5% dei tamponi si concentra in sole 4 Regioni: Lombardia (17.986), Veneto (15.258), Lazio (11.621) ed Emilia Romagna(10.033) con un totale di 54.898 tamponi su 98.880.
Attualmente ricoverati con sintomi 1.849 (+13); terapie intensive +11 (175). Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 257; Veneto 173; Emilia Romagna 152; Lazio 148; Toscana 147; Campania 140; Sicilia 104; Puglia 82; Liguria 82; Sardegna 65; Piemonte 57; Marche 41; Abruzzo 35; Friuli 34. In Lombardia curva +0,25% (ieri +0,23%) con 17.986 tamponi (ieri 17.391) e 257 positivi; rapporto positivi/tamponi 1,42% (ieri 1,40%); 102.805 contagiati totali; ricoverati -10 (246); terapie intensive -3 (27); 3 decessi (16.895).
Vediamo un breve bilancio degli ultimi 30 giorni (sulla base dei dati Iss aggiornati al 10 settembre 2020). I nuovi casi individuati sono 28.665, con un’età mediana in leggera risalita a 33 anni dopo aver toccato un minimo di 29 (l’età mediana da inizio epidemia è ora di 58 anni). I deceduti sono 162, includendo anche i decessi di persone a cui la Covid-19 è stata diagnosticata prima del periodo considerato: la letalità in questo arco di tempo si attesta allo 0,56%.
La distribuzione del contagio in base al ***** vede una prevalenza dei maschi (54,6%) rispetto alle femmine (45,4%): un dato opposto a quello calcolato da inizio epidemia, che vede una prevalenza dell’infezione nelle persone di ***** femminile (52,8% contro il 47,2% dei maschi), ma che replica esattamente quanto già accaduto nelle prime fasi dell’emergenza quando sembrava che la popolazione maschile fosse la più soggetta al rischio di contrarre la malattia.
Sempre negli ultimi 30 giorni il 61% dei nuovi casi è stato riscontrato nella fascia di età tra i 19 e i 50 anni, il 19,2% tra i 51 e i 70, il 12,7% tra 0 e 18 e il 7,1% tra gli over 70. Le infezioni tra gli operatori sanitari sono state 861 (3,0%), in netto calo rispetto all’11,1% calcolato da inizio epidemia.
Per quanto riguarda la manifestazione clinica della Covid-19 il numero più alto di asintomatici (quindi soggetti infetti, ma senza malattia: una distinzione da tenere sempre presente) si conferma nelle due fasce di età 2-6 e 7-19 anni, in entrambi i casi oltre il 70%. Poco sotto la soglia del 50% restano, come alla precedente rilevazione, solo le due fasce 70-79 e 80-89 anni.
L'India oggi stabilisce il suo nuovo record di casi in un giorno: +97.654 casi e +1202 morti (tot. 77.506).
La situazione in India non fa che peggiorare, e non potrebbe essere altrimenti. Situazione molto critica: si rischia di arrivare all'inverno con oltre 200mila casi e 2500 morti al giorno...
La Russia sforna il dato più alto da fine Luglio: +5502 casi. E' evidente che l'epidemia ha ripreso la sua avanzata anche lì.
Costanti i decessi, oggi +102, tot. 18.365.
In America Latina situazione sempre tragica: la Colombia vede +7424 casi e +243 morti (tot. 22.518), il Messico sempre +4857 casi e +554 morti (tot. 69.649), l'Argentina è sempre ai massimi con +11.507 casi e +241 morti (tot. 11.148), il Cile +1860 casi e +69 morti (tot. 11.850).
I numeri in verità sono in calo rispetto ai massimi di un mese fa, ma paiono costanti da settimane su questi nuovi livelli.
Il Brasile ormai è incommentabile: non è possibile desumere alcuna tendenza vista la plateale e clamorosa sottostima esistente. Oggi ancora +44.215 casi e +899 morti (tot. 130.474).
E' ufficialmente positivo il 2% della popolazione.
La fatidica soglia del 2% della popolazione che è stata positiva al virus si è raggiunta contemporaneamente anche negli Stati Uniti proprio oggi.
Ancora +44.133 casi in un trend di costanza o lieve calo rispetto alle scorse settimane. Ancora 1006 morti, tot. 197.333.
Sia il Brasile sia gli USA hanno superato l'Italia per n° di decessi su milione di abitanti: rispettivamente 613 e 595.
Considerando l'età media considerevolmente più bassa, specie in Brasile, il numero di positivi reali è quanto meno doppio o triplo rispetto a quanto sarebbe successo in Italia.
Il Sudafrica resta costante ma in una situazione decisamente migliore di un mese fa, e ancor più rispetto a tre mesi fa.
Oggi +1960 casi e +113 morti (tot. 15.378).
Iran costante: +2313 casi e +115 morti (tot. 22.913).
Stesso quadro anche in Arabia Saudita (+687 casi e +24 morti, tot. 4213), Turchia (+1671 casi e +56 morti, tot. 6971) e in Bangladesh (+1792 casi e +34 morti, tot. 4668).
Costante, ma su numeri alti, l'Iraq: +4254 casi e +67 morti (tot. 7881). Vale lo stesso per Israele, che tuttavia negli ultimi giorni sta vedendo un trend di ascesa inarrestabile, salvo brevi pause come oggi (+3038 casi e +13 morti, tot. 1090).
Sul Pacifico, costanti Filippine (+4040 casi e +42 morti, tot. 4108) e Indonesia (+3737 casi e +88 morti, tot. 8544).
Nelle ultime settimane è peggiorato il Canada: +702 casi oggi. Comunque situazione poco critica e aumento blando e lento.
Repubblica Dominicana con +516 casi e +15 morti (tot. 1941).
Nell'America centrale segnalo anche il Guatemala (+703 casi e +11 morti, tot. 2929) e Honduras (+205 casi e +5 morti).
Il Costa Rica è invece in peggioramento: +1420 casi e +16 morti (tot. 583).
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