I conti sono corretti, nei limiti delle assunzioni che hai fatto. Indubbiamente questo è un fattore rilevante in alcuni casi, probabilmente molto importante nel caso italiano dove il principale luogo di contagio è stato l'ospedale quindi abbiamo una sovraesposizione di soggetti deboli.
Però mi risulta difficile credere che sia un fattore rilevante nelle differenze tra regioni cinesi. Innanzitutto per spiegare interamente la differenza il contagio dovrebbe riguardare esclusivamente soggetti sani, cosa non credibile. Ma anche come spiegazione parziale mi sembra un po' forzata, perché non mi sembra molto chiaro il motivo per cui la quarantena dovrebbe proteggere i soggetti deboli in misura maggiore rispetto a quelli sani. I soggetti sani generalmente sono quelli più attivi, con più contatti sociali e che più facilmente possono diffondere il contagio, la quarantena agisce soprattutto sui loro comportamenti, più di quanto non faccia con i malati.
Mia nonna per dire non esce mai di casa anche senza quarantena, sarà un caso limite ma non certo anomalo per la sua fascia di età over 90.
La quarantena protegge i soggetti deboli riducendo la circolazione del virus e quindi riduce il rischio di contagio solo nella misura in cui lo riduce anche per i sani. Nel caso della nonna è impossibile che si ammali se non si ammalano le persone sane che si occupano di lei.
Quindi secondo me questo effetto non c'è o potrebbe anche essere di segno opposto, per cui la quarantena riduce il rischio di contagio dei soggetti sani in misura maggiore di quanto succeda per gli altri.
Una cosa certa invece è che in una situazione di emergenza non si vanno a rincorrere tutti i contatti di ogni malato diagnosticato per fare il test, quindi i casi lievi e asintomatici non vengono testati. Inoltre, per quanto abbiano solo natura aneddotica, abbiamo molti resoconti di una situazione drammatica negli ospedali più o meno improvvisati di Wuhan, con una carenza di medicine, personale e attrezzature mediche che certamente riduce la probabilità di sopravvivenza dei malati gravi, senza contare le persone lasciate morire a casa loro (sempre che le inseriscano nelle statistiche).
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Beh, in questo caso io sono dell’opinione che chi ha trattato con più professionalità questa crisi epidemica è stata proprio l’Italia.
Ricordiamoci dopotutto che chi provoca ondate di panico e psicosi slegate dalla realtà sono i MEDIA, che ci godono come sciacalli a costruirci castelli catastrofici. Se avessero trattato l’argomento con più obiettività e freddezza lasciando parlare i numeri (quando mai! Prima che succeda nevicherà neve calda in luglio) io sono certo che tutto sto casino non si sarebbe creato.
Inoltre, mettiamo il caso della strategia alternativa intrapresa oltralpe: legittima, per carità, ma presenta lacune anch’esse: in assenza di vaccino presumo che il sistema sanitario degli altri paesi sia comunque tenuto ad arginare l’epidemia, ma come fai a farlo se devi tenerla nascosta (perché di questo si tratta)? Non puoi certo mettere restrizioni random senza dare spiegazioni, quarantene o chiusure che siano. Le notizie circolano lo stesso, anzi così facendo rischi di alimentare sospetti tra la popolazione riguardo all’operato statale.
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Conte giustifica gli alti numeri di contagiati in italia con errati protocolli degli ospedali nei luoghi dei focolai. Siamo davvero alla deriva più totale, non si sta capendo più niente.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Dati che significano nulla:
I test per il coronavirus funzionano? | OK Salute
Se si rifanno fino a 6 volte i test per ogni negativo, significa che hanno testato solo 1000-2000 persone.
Inoltre ho rintracciato quest'articolo del 10 Febbraio: con la storia del super diffusore ne fecero ben 1130 in un giorno, passando a tappeto tra tutti i possibili contatti dei contatti e probabilmente per eccesso di zelo anche tra chi rientrato con sintomi dall'estero. La virtuosa Inghilterra ha cominciato a fare test da allora. Noi appena 10 giorni dopo in maniera capillare. Non demonizziamo troppo l'Italia, che però avrebbe dovuto reagire più prontamente. Abbiamo scorte di vaccini contro il vaiolo che è estinto, ma non avevamo scorte di test onde fronteggiare l'emergenza?
Number of UK coronavirus cases doubles to eight after 'super-spreader' : CityAM
Ultima modifica di burian br; 24/02/2020 alle 22:59
Mettendo in quarantena i sani e i malati, tutti indiscriminatamente e in tempo, allora impedisci che i sani si contagino e infettino i malati cronici o gli anziani che come dici raramente escono di casa, ma magari hanno contatti con parenti che però con la quarantena obbligatoria non possono avvenire.
Il motivo è abbastanza banale, se ci pensi.
In Italia invece il focolaio si è sviluppato senza alcuna quarantena, per cui ha seguito il modello "naturale" dell'Hubei: il virus si è diffuso ovunque, tra sani e malati, e i sani lo hanno ulteriormente diffuso a malati che non lo avrebbero mai contratto, in una catena infinita.
Restano comunque numeri verosimili, lo ripeto. Sono solo stime.
Motivo in più per cui la quarantena ha protetto chi già debilitato: bloccando tutti, inclusi gli asintomatici, hanno impedito a questi di fungere da untori.Una cosa certa invece è che in una situazione di emergenza non si vanno a rincorrere tutti i contatti di ogni malato diagnosticato per fare il test, quindi i casi lievi e asintomatici non vengono testati. Inoltre, per quanto abbiano solo natura aneddotica, abbiamo molti resoconti di una situazione drammatica negli ospedali più o meno improvvisati di Wuhan, con una carenza di medicine, personale e attrezzature mediche che certamente riduce la probabilità di sopravvivenza dei malati gravi, senza contare le persone lasciate morire a casa loro (sempre che le inseriscano nelle statistiche).
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Sarei curioso di leggere le percentuali di ricoverati: se fuori dall'Hubei gli ospedalizzati in terapia intensiva con patologie di base fossero inferiori, allora sarebbe confermata la mia teoria.
No, la caccia al contagiato è esattamente la prassi che seguono tutti i Paesi, per ogni caso di positività importato dall'estero si ricostruisce affannosamente tutta la rete dei contatti avuti dall'ingresso nel Paese e si esegue il test su di loro, talvolta anche pubblicando sulla stampa i movimenti delle persone positive durante il periodo di incubazione per consentire a chi è entrato in contatto con loro di contattare le autorità sanitarie per essere testati (leggendo la stampa britannica mi è capitato di vederlo). Alla fine comunque non risultano grandi numeri di test effettuati, i 6000 test britannici sono poca roba in oltre un mese, circa 200 al giorno in media. Finché individui rapidamente il paziente zero i contatti sono pochi e
Il problema è che si fa il test solo alle persone che hanno avuto contatti diretti con soggetti a rischio, non sugli altri. Esattamente come facevamo noi fino a sabato. Se un caso di contagio ti sfugge per qualunque motivo prima di individuare il focolaio possono passare settimane, perché una persona che non sa di essere stata potenzialmente esposta al virus non viene testata nemmeno se ha la polmonite. Se uscisse un focolaio con trasmissione in loco farebbero esattamente quello che abbiamo fatto noi, quarantena e test di massa, come stanno facendo i coreani.
Nessun sistema sanitario può reggere l'impatto di una diffusione incontrollata di questo virus, dopo quello che è successo a Wuhan solo un pazzo potrebbe fare un calcolo simile e rinunciare deliberatamente al contenimento.
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Ultima modifica di snowaholic; 24/02/2020 alle 23:20
I media hanno forti responsabilità.
Vorrei far notare con che titoli -in rosso- Feltri abbia fatto uscire la sua carta igienica.
Ad una merda umana come Feltri si può augurare di non avere eterno riposo né memoria da morto, perché il suo lavoro di diffondere diffidenza e rabbia in 15 anni ha causato più danni di certi tweet. Ed i media, in quanto creatori della cosiddetta opinione pubblica, hanno una responsabilità.
Il sistema economico, fondato sulla crescita ancora, comporterà la nostra probabile bancarotta.
E sarebbe il tracollo del sistema Euro, cosa che i tedeschi su tutti non vorranno.
In Germania similmente i tamponi si fanno, ma ancora non ci sono state segnalazioni particolari. Nessun giornale tedesco si permette di riferire il numero di pazienti sospetti, com'è successo qui da noi ad inizio psicosi.
Epidemia l'abbiamo.
Infodemia pure direi.
A pagina 47 ho postato la tabella sulle percentuali di analfabetismo funzionale. L'Italia primeggia al seguito del Messico, UK, USA. Il risultato è stato anche certe foto viste, banconi svuotati, isteria diffusa.
Per concludere le differenze fra noi italiani e il resto d'Europa:
I loro focolai sono stati rintracciati subito ed isolati.
I nostri focolai sono un'incognita ancora!!!!
Questa è la fastidiosa differenza attualmente.
Usando Google Translate, pare che in Germania solo da oggi stanno testando pazienti ricoverati per polmonite per test sia per influenza sia per Coronavirus. Chissà che non emergano presto sorprese:
Google Traduttore
Forse nemmeno, vedete cosa comprendete, forse è solo un appello:
Google Traduttore
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