Qui assurdo assalto ai supermercati, interi reparti svuotati con file chilometriche alle casse. Persone anche con 3 o 4 carrelli pieni. Psicosi arrivata a livelli preoccupanti. Tutto questo, sottolineo, con zero casi accertati qui in Umbria.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Intanto nella Cina non-Hubei quasi 13mila casi e solo 100 morti. Percentuale di mortalità 0,75% circa.
In Italia 287 casi con 7 morti: 2,4%.
In Hubei 64786 casi, 2565 morti: mortalità 3,96%.
Resto convinto che il virus non sia pericoloso per i sani.
Altri dati che ho letto dal CDCC: su 20812 pazienti analizzati, ne sono morti 504. Quelli con comorbilità sono 5276.
Di quei 5276 ne sono morti 371 (circa il 7%, come da mie stime). Degli altri 15536 ne sono morti 133. Ancora una volta il numero magico dello 0,8%.
Considerando che l'Hubei pesa per il 75% del totale, ciò significa che 11652 di quel campione di 15536 sono di quella regione. Solo 3884 sono non-Hubei. Applicando la distribuzione per fasce d'età (19,44% sopra i 60 anni), ne deriva che 755 pazienti di quei 3884 erano sopra i 60 anni. E circa 3129 sotto i 60. La mortalità non-Hubei era 0,4%, per cui non ho motivo di dubbio nel credere che tale percentuale sia applicabile a questi 3884 pazienti che sono sani, non malati.
Applicandola, otteniamo che su 3884 pazienti non-Hubei, ne sarebbero dovuti morire solo 16. Dato che 755 pazienti erano oltre i 60 anni, è apprezzabile per i sani anziani una mortalità del 2%. Guarda caso restituisce 15 pazienti defunti.
Ciò significa che tra i pazienti sani sotto i 60 anni solo una morte sarebbe avvenuta su 3129, ovvero 0,03%.
Se anche abbassassi la stima della mortalità tra anziani alla quota 0,9% (che non discrimina tra fasce d'età), avremmo che ne sarebbero morti 7 su 16. Quindi solo 9 tra i restanti 3129 pazienti sotto i 60 anni. Ergo lo 0,3%.
Non voglio illudere nessuno, sto solo "giocando con la matematica", ma è possibile che nessun epidemiologo stia giocando con i dati come sto facendo io?![]()
@burian br
oggi stavo ragionando sulle pandemie storiche
secondo te in un caso come la spagnola, quanto sarebbero stati rilevanti i numeri in un mondo come quello attuale
partendo ovviamente dal presupposto che ci sono aspetti che tendono a bilanciarsi come:
- popolazione in fortissimo aumento rispetto a 100 anni fa, ci sono circa 5 miliardi e mezzo di persone in più
- livelli sanitari e protocolli di isolamento
- aumento considerevole dell'età media in molti paesi (che paradossalmente per la spagnola potrebbe essere un fatto positivo perché attaccò specialmente individui nel pieno della vitalità)
- possibilità di circolazione e quindi diffusione eccezionalmente superiore rispetto all'epoca
- condizioni sanitarie, igieniche e di salute con di mezzo una guerra mondiale
naturale è che se non considerassimo tutti gli elementi che possono moderare il numero di vittime e di contagiati, facendo una mera proporzione rispetto ai numeri dell'epoca, verrebbero fuori delle statistiche da capogiro
miliardi di contagi e centinaia di milioni di morti
Non so, secondo me l'influenza spagnola non è dissimile da questo Coronavirus. Ma ci sono tanti ma da mettere in campo.
Intanto la diffusione: non si ebbe alcuna prevenzione, e si diffuse come sta facendo il Coronavirus in Hubei, mietendo vittime tra le persone defedate e malate anche a causa della guerra.
Le stime dicono il 4% di mortalità. In Hubei è quella la percentuale.
Ma, facndo buona quest'assunzione (se l'influenza spagnola si fosse comportata come il Covid-19), la mortalità sarebbe potuta benissimo restare a solo lo 0,7%.
Non sapremo mai come sarebbero andate le cose. Di certo sia questo virus, che il virus dell'influenza spagnola, non sono normali virus influenzali. Sono virus potenziati e selezionati per uccidere i deboli.
Credo che questo Coronavirus abbia tutte le carte in regola per uccidere come la spagnola.
Non a San Gallo, non a Zurigo, non a Ginevra, ma in Ticino...
Per gli amanti del gomblotto il piatto è servito...
Switzerland confirms first coronavirus case - SWI swissinfo.ch
Epperò...infettato il 15 Febbraio, quando in Italia ancora non si sapeva niente.
Non siamo negligenti solo noi italiani.
Ebbe i primi sintomi il 17. Sapendo dell'Italia già il 21, perchè non gli hanno fatto fare subito il test?
Questo dimostra che ci sono bombe a orologeria (potenzialmente) in ogni paese europeo, e tutti hanno abbassato la guardia perchè prima del caso italiano (esploso il 20 Febbraio) nessuno ci ha pensato che potessero avere il Covid-19 in casa.
Intanto saliti a 240 i contagiati in Lombardia, quindi in tutto in Italia dovremmo essere ormai sopra quota 300
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