Ne restano solo 2000 in terapia intensiva. Meglio che in Germania.
Certo che è impossibile, anche perché da qualche parte è pur iniziata l'epidemia
Il succo del discorso è che sarebbe indispensabile uno studio del genere anche per la situazione italiana. Ne giovirebbero in tanti, dai ricercatori scientifici che così avrebbero modelli su cui basare future norme di distanziamento o simili e anche tutti noi avremmo le idee più chiare su come comportarci a seconda dei luoghi che frequentiamo nella vita di tutti i giorni adottando le dovute precauzioni a seconda del posto e del relativo rischio di contrarre la malattia![]()
eh questi dati: friuli ieri dimessi 1556 , oggi dimessi 1405
Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
@simo89 comunque una delle zone più colpite del Brasile è quella di Manaus proprio nell'equatore
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
In Africa invece ci sono meno contagi ma penso a causa dei pochi dati
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Ti dirò la verità, Federico (scusami se mi permetto la confidenza di rivolgermi a tu per tu come ci conoscessimo).
Io credo sia più un fattore psicologico quello della mascherina. Il principio è che sia "meglio di niente". Il che è anche vero, ma devi saperla usare e maneggiare, altrimenti è come se non la portassi addosso e soprattutto ti esponi al rischio di contagio.
Che le mascherine non servano secondo me è prova che in Giappone o nei paesi orientali, dove la mascherina si usa per cultura durante la stagione influenzale, ho notato non esserci alcuna differenza nella propagazione dei contagi influenzali rispetto al nostro Occidente.
Guarda, non sono contagi decisivi in sè. Ciò che contano sono gli assembramenti. E' probabile ad esempio che Zingaretti si sia contagiato proprio all'aperitivo che aveva organizzato a Milano.C'è poi il punto della mobilità delle persone e del poter incontrare amici, parenti etc.. In Italia non è possibile, in molti altri paesi non è mai stato vietato quindi anche qui, per assurdo, mi attenderei dunque già da settimane un trend molto diverso in quei paesi rispetto all'Italia se quei comportamenti fossero decisivi per la questione "numero contagi".
Lessi uno studio cinese di contagiati in un ristorante.
Le occasioni di contagio in questi ambienti ci sono ma non sappiamo la portata di questi perchè in tutta Europa abbiamo chiuso bar e ristoranti, e risalire al preciso momento del contagio è difficile salvo casi eccezionali (ad esempio io a Gennaio posso dire che mi sia preso un raffreddore al bar, e non so nemmeno come, perchè quella settimana non ero uscito di casa e nessuno dei miei genitori o fratelli ha avuto il raffreddore).
Per quanto riguarda i limiti a vedere amici o parenti, vale il discorso probabilistico. Finchè il rischio che il tuo parente o amico sia infetto è dello 0,1%, allora si può anche decidere di essere più aperti. Ma se il rischio in alcune realtà supera il 10-20%, ovvero 1000-2000 volte di più, meglio essere duri che morbidi e lasciare alla responsabilità individuale, chè l virus non se ne importa tanto
In alcune regioni italiane infatti (specificatamente quelle del Sud, Friuli, Alto Adige e Valle d'Aosta) avrei aperto anche prima.Riguardo la proporzione dei contagi rapportata alla popolazione, la Norvegia conta circa 7500 contagi su 5 mil. abitanti, la Svezia 18.000 su 10 mil., il Friuli-Venezia Giulia, ad esempio, sui 3000 su 1.2 mil, ci sono differenze ma l'ordine di grandezza non si discosta di molto.
I numeri comunque vanno interpretati in base ai morti, perchè tutte le regioni e nazioni sottostimano e di brutto il vero numero di contagi. La Svezia ad esempio avrà più di 200mila infetti...dieci volte di più.
Torniamo qui al discorso probabilistico. Bisognerebbe calcolare che probabilità c'è che una persona in quel gruppo di amici che va al parco sia infetta, considerando la totalità di persone che va al parco (mica tutte).Poiché le regioni italiane e anche in pratica i comuni sono "sigillati" da settimane, ecco, mi aspetterei che, non usare la mascherina, piuttosto che fare la passeggiata con un amico, piuttosto che andare a prendere un caffè, o fare uno spuntino al parco con uno gruppetto (chiaramente contenuto) di amici, diciamo porre attenzione al problema ma non stare a casa, tutto questo avrebbe dovuto e dovrebbe portare ad un numero di contagi maggiore se davvero questi "comportamenti" farebbero la differenza a macroscala.
In Germania, come ho detto, molte regioni sono messe meglio della Puglia (e di un'ordine di grandezza almeno), quindi posso capire la loro maggiore tranquillità. Molte regioni sono in termini di incidenza al livello di Basilicata e Molise.
In Svezia non sappiamo quanti siano i veri morti. Potrebbero essere altre migliaia non censiti. Già fino al 3 Aprile ce n'erano almeno 700 non censiti.Faccio notare che la Svezia non ha mai chiuso il settore ristorazione e le scuole
Hai una fonte?la Norvegia altrettanto non ha mai ordinato la chiusura di caffetterie ma limitato l'orario di chiusura alle 18. Ci si può riunire fino ad un massimo di 5 persone / nuclei famigliari.
C'è anche il discorso densità abitativa. Un conto è avere 5 milioni di persone distribuite a distanze di migliaia o centinaia di km, un altro è averle raccolte in 300 km come in Puglia, o peggio in Lombardia dove sono anche il doppio. Lo stesso vale per la Svezia.
Ne parleremo col senno di poi. Adesso è troppo presto.Ritornando all'esempio del Friuli Venezia Giulia, leggo di mascherine fino al vaccino, spiagge contingentate, visiere mascherine e guanti dal barbiere, coperchi di plexiglas sulle portate nel tragitto cucina cliente al ristorante, camerieri altrettanro con visiere, guanti e mascherine, disinfezione con spray all'ozono dei vestiti, un solo cliente per volta nei negozi fino a 40 metri quadri, insomma sono solo ipotesi al momento ma se confermate andrebbero in una direzione molto dissimile rispetto alle misure di contenimento a medio-lungo termine messe in atto, già in queste settimane, da altri paesi che al momento hanno medesime percentuali contagi/popolazione di parecchie regioni italiane.
Stiamo conducendo un esperimento, e non è detto che l'Italia solo perchè si sta opponendo a misure più lassive se la vedrà peggio.
Vediamo se la letalità è giusta...
Lombardia 18,28%
Liguria 14,88%
Marche 14,38%
Emilia-Romagna 13,85%
Valle d'Aosta 11,84%
Piemonte 11,37%
Trentino-Alto Adige 10,57%
Abruzzo 10,32%
Puglia 10,11%
Friuli-Venezia Giulia 9,05%
Sardegna 8,52%
Toscana 8,51%
Campania 7,97%
Veneto 7,53%
Sicilia 7,46%
Calabria 7,35%
Molise 7,09%
Basilicata 6,83%
Lazio 6,17%
Umbria 4,68%
Davvero ottimo il dato del Lazio, una delle Regioni che meno hanno patito il Covid-19 sia in rapporto alla popolazione sia verso il numero di positivi totali. Diverse le Regioni sopra il 10%, da notare che tutta la parte adriatica (con l'eccezione del Molise) ha percentuali del genere. Sarebbe interessante capire perché c'è stata una letalità maggiore verso l'Adriatico anziché in direzione del Tirreno (ci avevate fatto caso?).
Effetto Domenica anche in Regno Unito
+413 decessi soltanto. Totale a 20.732
+4463 casi, tot 152.840
UK che si accinge a superare nei prossimi giorni Germania e Francia. Sicuramente agguanterà l'Italia.
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