Grazie per il chiarimento
Sono osservazioni corrette, e che mi stanno invitando a riflettere se ci sia qualcosa che stia andando storto o che non sia stato affrontato in maniera corretta… Da parte di tutti, cittadini e istituzioni.
Mi viene da fare anche a me due riflessioni, da cui pero' non vorrei che si estrapolasse una conclusione univoca.
Prima del lockdown nazionale (invocato da tutti agli albori di marzo) divampavano alcuni di questi fatti, benche' fossero gia' attive misure restrittive importanti:
- fine febbraio: alcuni anziani ignorano il divieto di assembramenti e creano un focolaio a Medicina, provincia di Bologna;
- inizio marzo: coppia di anziani scappano dalla zona rossa di Codogno per andare a sciare;
- inizio marzo: uomo che scappa dalla zona rossa di Vo' per andare a sciare e si rompe il femore;
A cio' aggiungerei anche altre disposizioni, emanate o non emanate da vari amministratori o enti:
- impianti sciistici che, nonostante l'esplicita richiesta di evitare gli assembramenti, effettuavano una promozione giornaliera ski-pass sulle piste da sci;
- card per la promozione di entrate ridotte ai musei di Bologna, con immagini prese dai giornali di persone in fila senza mascherina ed evitando il rispetto della distanza di un metro;
- riapertura di alcuni mercati rionali con persone in fila ad approvvigionarsi dei beni di prima necessita' senza il rispetto delle distanze di sicurezza;
- immagini relative alla metropolitana di Milano con persone stipate all'interno delle carrozze;
Personalmente, ma come me probabilmente anche tanti altri, ho osservato anch'io nel privato tantissime situazioni fuori norma a partire dal lavoro per poi finire ad altri contesti (colleghi in movimento senza mascherina, sessioni di gioco in piscina svolte senza il rispetto delle distanze di sicurezza, persone che entravano nei supermarket abbracciandosi come se niente fosse).
Ora pero' mi chiedo questo, alla luce anche dei buoni risultati che sono stati ottenuti a seguito del lockdown in gran parte del territorio: sono stati questi ripetuti errati comportamenti da parte della popolazione ad aver condizionato pesantemente le scelte del governo e del comitato scientifico? Oppure i vertici stanno pian piano abbandonandosi ad approvare le decisioni del CTS? Inoltre, negli altri paesi europei sono stati registrati comportamenti cosi' assurdi come i nostri?
No perche' a questo punto qualche dubbio viene anche a me... Ci sono troppe contraddizioni nel decreto in uscita, come la visita ai "congiunti": se e' una delle principali fonti di contagio o continui a vietarla oppure, se la consenti, estendi il tutto anche ad altre categorie (fidanzate/i, piccoli ritrovi tra amici…).
Oltre a cio' anch'io adesso fatico a capire come mai in alcune regioni con risultati piu' positivi non siano state allentate maggiormente le briglie, come gran parte del centro sud.
La mia domanda non e' rivolta comunque specificatamente a te, ho soltanto approfittato del tuo post molto illuminante![]()
Scusate ma se uno dei problemi è il contagio all'interno del nucleo familiare, perché non si mettono i positivi negli alberghi? Cosa sperano di ottenere? Una immunità di gregge poco alla volta? Mi sarei aspettato che l'Iss si sarebbe espressa su questo
Ultima modifica di Mario85; 27/04/2020 alle 12:56
Premetto che dico ancora questo, poi mi taccio. Anche perché non c'è molto da aggiungere ai crudi numeri:
Settimana 19-26 aprile 2020 (dati estratti dalla tabella della Protezione Civile):
Provincia di Bolzano -> 101 positivi, 24 decessi
Umbria -> 16 positivi, 6 decessi
Sardegna -> 65 positivi, 23 decessi (quella con il dato peggiore)
Valle d'Aosta -> 18 positivi, 6 decessi
Calabria -> 44 positivi, 5 decessi
Basilicata -> 24 positivi, 1 decesso
Molise -> 17 positivi, 4 decessi
Non c'è molto da aggiungere, no? Ah già, questi enti hanno sostanzialmente le medesime limitazioni di Lombardia e Piemonte. Bene.
Questi sono i dati di ieri provenienti dalla provincia di Bologna, che ha registrato una cinquantina di nuovi positivi su un totale di 241 casi.
Ieri, per la regione, il tasso dei positivi rispetto ai tamponi e' stato del 4.77%.
Positivi:
Positivi.jpg
Quarantena:
Quarantena.jpg
Isolamento:
Isolamento.jpg
Curva:
Andamento curva.jpg
I nuovi positivi sono 51, piu' o meno stabili sia le persone in isolamento che le persone in quarantena... La curva sta mostrando i primi segni di appiattimento.
Siamo stabili, nessun incremento ma nemmeno nessuna discesa significativa
Ora i nuovi casi Spagnoli sono implosi a +2.793...idee e dati chiarissimi ed univoci!![]()
Stando al decreto, quindi, i minorenni non possono fare attività fisica se non accompagnati dai genitori?
Non é qualche mese in più su questo pianeta a fare la differenza tra rispettoso e incosciente, suvvia.
L'Australia ha avuto sinora 6720 casi e 83 decessi, con una letalità dell'1,24%. Ha un sommerso ridotto (ha saputo spegnere i suoi vari focolai) e quindi è possibile calcolare la letalità divisa per classi di età, tramite la seguente infografica:
https://www.health.gov.au/sites/defa...graphic_23.pdf
Il morto più giovane aveva 42 anni, il più anziano 98 anni. In ogni caso:
- Fascia di età 40-49 anni: un morto (un uomo) su circa 860 casi. Letalità dello 0,12%.
- Fascia di età 50-59 anni: due morti (un uomo e una donna) su circa 1085 casi. Letalità dello 0,18%.
- Fascia di età 60-69 anni: undici morti (sette uomini e quattro donne) su circa 1130 casi. Letalità dello 0,97%.
- Fascia di età 70-79 anni: ventisette morti (sedici uomini e undici donne) su circa 710 casi. Letalità del 3,8% circa.
- Fascia di età 80-89 anni: ventisei morti (diciotto uomini e otto donne) su circa 180 casi. Letalità del 14,4% circa.
- Persone di 90 o più anni: sedici morti (otto uomini e otto donne) su circa 50 casi. Letalità del 32,0% circa.
In ogni caso il campione degli ultranovantenni è troppo ridotto per inferire una stima adeguata (ad esempio in Islanda ci sono stati otto casi tra gli ultranovantenni e nessuno di loro è morto - anzi, nessuno di loro è mai stato in gravi condizioni). Gli over 90 contagiati in Australia erano per la maggior parte ospiti di case di riposo, dove nella maggioranza dei casi risiedono persone molto debilitate e non autosufficienti (ci sono alcuni vecchietti arzilli che vivono in casa propria, al massimo con una badante, e non in una RSA - per cui c'è questo bias che può portare a sovrastimare la letalità dell'infezione tra i cosiddetti "grandi anziani", ad esempio in Australia appunto).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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