Più che la percentuale di reinfettati sul totale delle diagnosi, bisognerebbe guardare qual è stata l'incidenza della malattia nel Paese, vedere se la percentuale delle reinfezioni sul totale dei singoli individui infettatisi è molto più bassa dell'incidenza generale, in modo da farsi un'idea dell'efficacia dell'immunità, benchè sia un'indicazione abbastanza grossolana, temo. In Messico meno dell'1% della popolazione si è ufficialmente infettato, e lo 0,26% dei diagnosticati è andato incontro a sospetta o accertata reinfezione - sì, 100mila contagi sono molti meno dei casi totali che c'erano anche solo fino a luglio, comunque si scende a 0,5% di popolazione diagnosticata e 0,26% di questo 0,5% con reinfezione, a suggerire un'immunità di un VERGOGNOSO 50% circa a pochi mesi dal primo contagio.
Ovviamente ci sono tante di quelle variabili da considerare che questi studi risultano sempre di difficile interpretazione: si testano molto di più i già diagnosticati in quanto si temono molte ricadute, oppure viceversa i reinfettati con sintomatologia blanda non vengono più testati perchè tanto "il Covid l'hanno già fatto, diamo la precedenza dei tamponi alle persone con sintomi per la prima volta"? Sicuramente il Messico ha un sommerso molto pesante del totale dei contagi, e questo a cosa può portare? Ad una selezione dei tamponi per i sintomatici più manifesti, che sono quelli che tendenzialmente sviluppano una maggiore risposta immunitaria e dunque sono meno propensi a reinfezione? Questo porterebbe a sottostimare la probabilità di reinfezione nel pool totale dei contagiati in una prima occasione (probabilità che aumenta per chi nel primo contagio è asintomatico o paucisintomatico)... e altro ancora.
Posso dire dal canto mio che sono abbastanza convinto che il reale numero di reinfezioni in quel campione di pazienti analizzati è superiore alle 14 contraddistinte da un tampone negativo tra una "fase Covid" e l'altra, ma sicuramente inferiore alle 258 che sicuramente contemplano anche persone con sintomatologia bifasica di una stessa infezione - in Qatar questo bias era evitato grazie al meticoloso studio del codice genetico virale tra prima e seconda infezione, tuttavia lì forse il problema era opposto, cioè eccessivo rigore nello scartare le reinfezioni sospette ma non matematicamente certe, il che ha portato probabilmente a sottostimare il numero di reinfezioni realmente contemplate nei campioni laboratoristici ri-analizzati.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Dato che la strategia norvegese era molto simile e la Norvegia è meno dipendente dall'export internazionale, perché la Svezia sarebbe dovuta andare meglio economicamente?
Tra l'altro, ma questo in generale, il PIL non è necessariamente correlato all'andamento economico locale nel breve termine, in particolare durante le crisi acute. Una singola grande azienda che va bene durante il lockdown può mascherare la sofferenza di tanti piccoli esercizi locali.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ho trovato lo studio sulla scuola (e su altri interventi). In sostanza, se non limitata, l’apertura delle scuola provoca un netto incremento dell’RT, al pari di assembramenti di più di 10 persone ed eventi pubblici. Qui un grafico a testimoniarlo
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insomma, checché ne dica la Azzolina, le scuole rappresentano forse uno dei motivi che ha portato all’exploit dei casi. Lopalco lo spiegava bene.
qui lo studio completo
https://www.thelancet.com/journals/l...5GfRRER08fM8XU
Scusate l'ot è l'ultima risposta...
Preso dal sito del ministero dell'istruzione :
"Il Ministero dell’Istruzione garantisce il diritto allo studio su tutto il territorio nazionale (Il comma 181 punto f*della legge 107 del 2015). Il Ministero definisce i livelli essenziali delle prestazioni, cioè sia i servizi alla persona, in special modo per le condizioni di disagio, sia i servizi strumentali.
"
Pertanto in base alla legge 107 del 2015, vengo ora privato sul suolo nazionale di tale diritto, mentre a pochi km da gravina in Puglia, in un altra regione, tale diritto continua ad essere garantito.
Fine ot Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
Jack perché l Italia non è uno stato federale, e i piani di studio sono nazionali e non regionali. I fatti che ci sta riportando scoutman sono palesi, c'è poco da controbattere purtroppo. È evidente e ingiustificata la penalizzazione che nella sua regione subirebbero in questo modo, e abbastanza irrazionale visto che la gente può comunque spostarsi da una regione all altra.
Aridaje: in medicina NON E' VERO ASSOLUTAMENTE quanto dici in neretto. Il vaiolo è rimasto identico per millenni, ad esempio.
Detto questo, alla prossima a morire potresti essere tu, e personalmente lasciare eventuali figli orfani a 40/50 anni perchè ogni anno che passa mi potrei reinfettare e questa volta morire, no grazie proprio.
Non pensi alle conseguenze a lungo termine, ma vabbè, mi taccio.
Puglia: scuole chiuse fino al 24/11
28 ottobre, 2020 da Ultimora - Notize dal Televideo/RAI
22.12
Il governatore della Puglia, Emiliano, ha emanato un'ordinanza con cui chiude, a partire dal 30 ottobre e fino al 24 novembre 2020, tutte le scuole di ogni ordine e grado. Didattica solo on line.
In presenza esclusivamente i laboratori (ove previsti dal ciclo didattico), e gli alunni con bisogni educativi speciali,si legge. "Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid in un solo mese d'apertura-spiega Emiliano-almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi tra docenti e personale scolastico".
Fonte: RAI Televideo
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Non è mica un mistero. Se è per questo potrei morire anche durante questa, di ondata, così come potrebbe morire mia madre o i miei migliori amici. E le probabilità si faranno sempre più ampie in futuro in mancanza di un vaccino.
Oltre a questo, io non è che ti sto dicendo cosa è giusto o sbagliato fare. Io ti sto dicendo cosa molto probabilmente succederà. Le previsioni di vita cambiata per sempre ed economia che si deve adattare eccetera sono favole.
Se poi proprio vogliamo parlare di conseguenze a lungo termine, temo che sia tu a non farlo quando parli di lockdown a ripetizione come se non si trattasse di un provvedimento completamente, profondamente ed alla lunga irrimediabilmente distruttivo per il tessuto economico, sociale, culturale.
Quindi ancora una volta: nessuno qui ha l'autorità o la capacità d'analisi critica per fare la morale a qualcun altro. E' un discorso che non c'entra niente. Non si sta parlando di cosa sia "meglio".
Ultima modifica di nevearoma; 29/10/2020 alle 00:03
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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