diventano una pagliacciata dal momento in cui prima non hai avuto il coraggio di prendere decisioni giuste e preventive e poi chiedi il sacrificio, più lungo ed estenuante, a milioni e milioni di persone, col rischio che li lasci ugualmente a morire di fame, solo più lentamente.
diventa una pagliacciata quando fai le misure in primo luogo per salvaguardare il SSN e poi dopo ne prendi altre che, di fatto, non lo salvaguardano, non di certo nelle aree con più pressione.
o, peggio ancora, che quelle decisioni NON le prendi e NON salvaguardi un tubazzo del SSN, ritrovandoti nel giro di poche settimane in situazioni quasi come a marzo in Lombardia, non tanto in termini di morti quanto in termini di pressione sul SSN.
a ottobre bastava chiudere istantaneamente le scuole, al primo sentore, e saremmo stati in tutt'altra situazione, senza necessariamente fare un lockdown.
decidiamoci, vogliamo salvaguardare economia e sanità o no?
ci sono scelte che vanno prese SUBITO per farlo, altrimenti non salvaguardi né una, né inevitabilmente l'altra, mi sembra di aver capito che sono piuttosto legate le due cose.
invece si è tentennato da subito, stato centrale che rimbalza sulle regioni che rimbalzano sullo stato centrale, il risultato è che siamo in una situazione tale per cui le misure (più soft di marzo) che prendi (che di per sé non sono una pagliacciata, lo diventano quando il danno è Già FATTO almeno dal punto di vista sanitario) le devi portare avanti mesi, fino a che la nuova bella stagione non fa la sua comparsa.
ora, vi chiedo di entrare nel merito proprio perché io voglio capire cosa ci sia di sbagliato nell'affermare quello che affermo, perché nessuno ancora me l'ha spiegato, né concettualmente con tesi sicure e sostenibili, né con i numeri in mano.
ma non nessuno solo qui dentro, nessuno proprio in generale, dal più alto esponente politico alla chiacchiera da bar, dalla migliore testata giornalistica al giornalino delle medie.
Si vis pacem, para bellum.
Comunque io concordo sul discorso che questo lockdown è una pagliacciata, danneggia l'economia e non fa scendere la circolazione del virus a livelli tali da consentire la ripartenza del tracciamento, quindi a cosa serve? A rallentare un pochino la circolazione del virus, poi riapri e stai peggio di prima? Sono allibito quando sento che Piemonte e Lombardia vogliono rientrare nella zona arancione, non si è ancora capito lo scopo del lockdown, cioè ridurre la pressione sul sistema sanitaro, bene questo scopo non è stato raggiunto, quindi?? Come vogliamo arrivare ad Aprile ? Basta che lo si dica, o accettiamo che salti il SSN e si salvi chi può , o prima o poi serve un lockdown severo, tale da ridurre la circolazione ... per far ripartire il tracciamento, in giro sento odore di dicembre ... stile agosto , ok , ma poi si accettino le conseguenze.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
certo che sì, con orario tradizionale. solo i pochi nei centri commerciali sono chiusi, ma tutti gli altri sono aperti.
non abbiamo mai chiuso.
vedete voi se è normale, se nella situazione in cui siamo è una cosa normale, lineare e rispettosa. fermo restando che il week end sei necessariamente in perdita in una situazione del genere. durante la settimana la gente è già in giro per lavoro, fa un salto e anche legalmente non succede niente. al week end devi avere un motivo valido... difatti siamo quasi vuoti il sabato e la domenica.
Si vis pacem, para bellum.
Mi fa incazzare se con minor rigidità delle regole e del rispettarle rimaniamo con R0 superiore a 1 e al tempo stesso le chiusure delle attività sono tanto diffuse che l'economia crolla ugualmente. A quel punto ci troveremmo con un doppio problema: situazione sanitaria che peggiora a oltranza e SSN prima sovraccarico e poi del tutto collassato, e al tempo stesso economia sempre più distrutta e che non avrebbe più di che campare, specie se si decidesse di protrarre il lockdown rendendosi conto che la situazione epidemiologica non migliora, anzi forse peggiora in modo progressivo. Otterremmo, in quel caso, la duplice mazzata di una mortalità estremamente alta e un'economia dilaniata da chiusure estremamente durature (mesi e mesi), come accaduto ad esempio in Perù, in Argentina e forse anche in altri Stati dell'America Latina.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Confermo. E' una situazione incomparabile rispetto al primo lockdown per tutta una serie di motivi, fra l'altro credo che chi veramente sta rimanendo a casa o esce solo per prendere due minuti un pò d'aria intorno al palazzo o per la spesa/lavoro, lo fa da prima che fosse dichiarata zona rossa: per il resto, voglio dire, non c'è un solo controllo in giro, uno può prendere un treno a andarsene a Mantova senza che nessuno ti dica niente, a Marzo/Aprile c'era una camionetta appostata ogni 300 metri, situazione inconfrontabile e credo sia uguale in tante altre regioni rosse.
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