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Vedi, se tua moglie non può essere vaccinata per motivi di incompatibilità, molto probabilmente sarà riportato su qualche documento, e molto probabilmente alla fine potrà permettersi di andare in giro, voglio dire in sicurezza senza rischiare, perché la gran parte di quelli in ferie attorno a lei sono lì con certificato che comprova che non sono possibile fonte di contagio.
Il senso della cosa è questo. Ci sono persone che anche alla fine di tutto, non saranno vaccinate perché non possono, ma credo che avranno un qualche "passaporto" di esonero, non è che le chiudi in casa e basta. E lo avranno perché essendo un numero ridotto, il gregge le regge. Se invece fossero una percentuale molto più alta, il discorso cambia.
Sui mesi di ferie degli insegnanti, completamente d'accordo; e parliamo anche di un lavoro in cui non stacchi timbrando il cartellino dopo le ore pattuite, durante le quali sei andato n volte alla macchinetta del caffé con i colleghi... figlia di insegnante delle medie, ho sempre visto mia mamma tirare avanti ad oltranza anche la sera per sbolognarsi via i temi da correggere in pochi giorni, in modo da essere omogenea nel giudizio; e poi c'era la programmazione, i consigli di classe, l'aggiornamento etc. etc. etc.
La fascia più colpita (per età e per genere biologico) è rappresentata dalle donne di età compresa tra i 50 e i 59 anni: 312.619 da inizio pandemia le italiane contagiate nella sesta decade di vita, con 957 decessi.
Nelle fasce 0-9 anni, 10-19 anni e 20-29 anni si sono avuti più contagi tra gli uomini che tra le donne; nelle fasce 30-39, 40-49 e 50-59 anni le donne hanno rappresentato poco oltre la metà dei contagi. Nelle fasce 60-69 e 70-79 anni gli uomini sono stati leggermente più contagiati dalle donne. Tra gli 80-89 anni e i 90+ anni le donne contagiate sono state assai più numerose degli uomini, ma era inevitabile, data la composizione demografica della popolazione geriatrica.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Comunque la variazione dei morti per Covid in Italia nel corso del periodo 17 gennaio-27 marzo sul cumulativo da inizio pandemia è del +12% nella fascia 30-39 e nella fascia 40-49 anni, del +11% nelle fasce 50-59, 60-69 e 70-79 anni, del +10,5% circa nella fascia 80-89 anni e del +10% nella fascia 90+ anni. Capisco che il sommerso dei decessi era enorme tra gli anziani, nelle prime fasi della pandemia, e quindi la maggior protezione attuale (con vaccinazioni, sistemi di isolamento e di prevenzione nelle RSA e altrove, ecc.) sia compensata dal fatto che il cumulativo fino alla seconda ondata - compresa - era troppo basso per gli over 80 (e in parte anche per gli over 70), ma i nuovi decessi sembrano ripartiti con proporzioni molto simili a quelli delle ondate precedenti della pandemia...
A me questo risultato non piace molto, mi aspettavo si riuscisse ad abbassare l'età mediana dei nuovi decessi a 75-77 anni anzichè tenerla oltre gli 80 come noto si è fatto anche in quest'ultimo paio di mesi - il che ovviamente non significa far morire più giovani, ma piuttosto far morire meno anziani -, ma a quanto pare non ci si è riusciti. Ora con le vaccinazioni a tappeto nelle fasce più anziane della popolazione dovrebbe ridursi progressivamente la strage di anziani in rapporto alle fasce d'età meno vulnerabili, ma alla buon'ora, eh...
E volutamente non ho tenuto conto del fatto che con la maggior contagiosità della variante inglese nelle fasce più giovanili dovessimo ulteriormente alzare la percentuale "non anziana" di morti sul totale dei decessi più recenti, poichè sto cercando di considerare solo gli over 30, soglia sopra la quale la differenza con le varianti vecchie in termini di infettività sussiste ma è comunque meno radicale che per le fasce d'età ancora più giovani. Se avessi tenuto conto opportunamente anche di quello, il risultato fallimentare delle politiche di protezione degli anziani sarebbe emerso (non dai numeri, ma "concettualmente") in modo ancora più limpido.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Però era questione di tempo anche per i Paesi occidentali; se un cinese ogni 5000 va in Corea del Sud in un dato lasso di tempo, il virus raggiunge la Corea probabilmente un po' prima di raggiungere l'Italia sempre dalla Cina, dato che nello stesso lasso di tempo solo un cinese ogni 20mila si imbarca alla volta dell'Italia, dunque la vicinanza o lontananza geografica è una correlazione spuria con la data di scoppio dei nuovi focolai (se sono cinese e sono più vicino, non solo geograficamente ma anche culturalmente ed economicamente, alla Corea è più probabile che vado lì, e di conseguenza è più probabile che se sono malato, esporto il virus lì e non nella lontanissima Italia, ad esempio); invece io credevo, con un'ingenua prefigurazione di un'eventuale diffusione pandemica graduale, "a macchia d'olio", con allargamento progressivo rispetto all'epicentro, che si trattasse di una correlazione pura, più forte e sistematica.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Il laboratorio privato che per "vicinanza" cito sempre, si è accordato con la regione per diventare punto vaccini, e lo farà a titolo gratuito essendo stata una delle attività più "favorite" da questa situazione.
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Qua si viaggia a gonfie vele, come si ripete da tempo il problema è solo la disponibilità di dosi
Vaccini agli over 80: preso d'assalto l'hub di Trissino | G. di Vicenza
Vaccinazione anti Covid: l'hub pala Sinico di Trissino, uno dei centri dell'Ovest Vicentino, è stato preso d'assalto. Anziani over 80 e cittadini sono accorsi oggi, domenica 28 marzo, in massa al centro di via Sauro rimanendo in fila per ore, dopo le convocazioni inviate dall'Ulss 8 Berica. La chiamata era in primis per le classi di età dal 1933 al 1937. Un gran numero di anziani, però, si è presentato con un accompagnatore. Si sono, dunque, create lunghe file e attese di ore all'esterno dell'hub e diversi cittadini sono stati invitati a ripresentarsi domani, lunedì 28 marzo, per la somministrazione della dose.
Dall'Ulss 8 hanno fatto sapere che «si è verificato un malfunzionamento del collegamento Internet» che per una parte della domenica ha bloccato le registrazioni dei cittadini convocati per il vaccino. Visto il perdurare del black-out dei dati, l'Ulss 8 avrebbe deciso di proseguire con le operazioni di registrazione manuale, determinando ritardi.Operatori sanitari, Protezione civile e forze dell'ordine si sono mobilitati nel corso della giornata per far mantenere il distanziamento e organizzare gli ingressi dei cittadini. Posteggi esauriti e auto lasciate per ore lungo le strade limitrofe al pala Sinico hanno complicato ulteriormente il lavoro delle forze dell'ordine.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
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