Quindi conterebbero solo i morti sani? Ne dubito... Io invece vorrei sapere quanti sono deceduti positivi per Covid, a partire dalle prime due ondate e siano risultati contemporaneamente affetti da altre patologie infettive di origine iatrogena... ad esempio gente che ricoverata per Covid s'è presa una polmonite da pneumococco o da candida... perché quelli italiani sulla letalità Covid sono dati da paese in via di sviluppo. Aggiungo che se guardi le caratteristiche dei morti di Covid descritte nei report dei servizi di sorveglianza sanitaria sono tutti sovrapponibili e lo sono anche quelli degli ultimi 9 mesi, ossia pazienti con età >80 anni e almeno 2 patologie croniche concomitanti, è evidente quindi che le caratteristiche dei morti (conteggiati) italiani e quelle dei morti conteggiati tedeschi e francesi siano identiche.
Aggiungo che mio padre aveva diverse di quelle patologie che elenchi eppure non è stato conteggiato come deceduto Covid, quindi non è ufficialmente morto di Covid (e del resto non è proprio morto di CVovid)... e dunque è evidente che non sia un problema di criterio, ma di mancanza di criteri, per cui molto dipende dalla volontà del medico di chiudere velocemente una cartella clinica...
Ultima modifica di galinsog@; 28/10/2022 alle 13:15
Lo escluderei categoricamente, in quanto gli italiani sono geneticamente lontanissimi fra loro, e vi è più diversità genetica tra un marchigiano e un piemontese che non tra un francese e un tedesco, è il Paese geneticamente più eterogeneo d'Europa (e probabilmente anche dell'Eurasia direi). La diversità genetica si sviluppa in senso NW-SE: valdostani e pugliesi geneticamente sono lontanissimi.
Per questo è altamente improbabile che, vista l'altissima diversità genetica, tutti siano particolarmente sensibili al Covid.
Lou soulei nais per tuchi
Be', mi sembra evidente che un grosso pezzo di spiegazione sia lì. Del resto tra i deceduti ci sono moltissime persone che sono morte di infezioni iatrogene in ospedale, mentre erano ricoverate per Covid19, parlo di gente che ha sviluppato polmoniti batteriche mentre era in pneumologia oppure si è presa polmoniti da candida in uti, bisognerebbe capire quanto siano frequenti queste situazioni anche in Francia e Germania, ma visto che in UE contendiamo alla Grecia il record di primo paese per infezioni ospedaliere forse a pensare male si arriva vicino alla verità. Ma credo che ben difficilmente avremo dati sufficienti per andare oltre le semplici congetture.
Quanto sopra per limitarci a un dato, che riguarda pazienti che sono sicuramente da inserire tra i decessi dovuti al Covid, perché poi c'è anche l'altro pezzo della faccenda... a me sembra, dopo aver letto i report ISS che le indicazioni relative alla classificazione dei decessi di pazienti Covid-positivi siano molto generiche, largamente interpretabili e magari pure con un certo margine d'arbitrio. Insomma, anche per "pararsi il c..." e non perdere tempo in scartoffie, molti responsabili di area Covid mi sa che prefericano infilare nel conteggio quasi tutti i casi in cui ci sia un margine di dubbio*, ad esempio pazienti con gravissime patologie concomitanti che abbiano avuto un rapido decorso verso l'exitus dopo essere stati contagiati, ma che, al contempo, non avessero malattie chiaramente Covid-correlabili. Il caso tipico potrebbe essere il novantenne, con demenza senile e insufficienza cardiaca terminale che, dopo il contagio, sviluppa febbre alta, stato confusionale, disidratazione, ipovolemia e alla fine va in shock e muore... è morto di Covid? Forse nel senso che se non avesse contratto l'infezione forse sarebbe sopravvissuto ancora per alcune settimane o per pochi mesi, ma sarebbe morto anche contagiandosi con RVS o con Metapneumovirus umano... e cito due patogeni che ogni volta che entravano nelle rsa, in periodo pre-Covid, facevano stragi di ospiti... il Covid può fare altrettanto, soprattutto se questi pazienti non sono trattati precocemente con gli antivirali specifici, ma ha senso considerare questi pazienti come deceduti per Covid, in un contesto di monitoraggio epidemiologico, io sinceramente continuo ad avere più di un dubbio in proposito...
*ovviamente ci sono le eccezioni per le quali l'approfondimento è inevitabile, ad esempio quei pazienti deceduti in cui fattori d'età, rischio e stato vaccinale deviino in modo fortissimo rispetto alle caratteristiche medie di chi attualmente muore per questa malattia, vedi ad esempio il caso della ragazzina morta a Brindisi di cui si è scritto nelle scorse settimane anche in questa stanza.
Ultima modifica di galinsog@; 28/10/2022 alle 17:53
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Prima pagina di Repubblica![]()
Era ora che si togliesse questo inutile bollettino giornaliero che fa solo terrorismo psicologico!
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Credo si riferisse più che altro ai titoli sulle varianti "che fanno paura". E' un tipo di giornalismo che disprezzo anch'io, fa leva sulla paura inquinando la scienza con giudizi moralisticheggianti che non le sono pertinenti, ancor più perchè evidentemente esagerati visto che i dati non corroborano una simile paura.
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