A livello europeo comunque per l'elettrificato finora è stato sia un buon ultimo mese (settembre) che anno.
Auto: mercato in crescita del 10,7% a settembre. Elettriche +25,4% in 9 mesi. Giu Tesla - Il Sole 24 ORE
Ecco... Pur comprendendo tutti i limiti del caso, che abbiamo ampiamente discusso, la quota italiana non si può spiegare solo con la "povertà" o la carenza infrastrutturale. Capisco che il confronto con Olanda o, peggio, Norvegia sono fuorvianti per vari motivi, indi non significativi.
Con Francia e Germania molto meno (francamente dubito che chi vive a Parigi o Berlino abbia problemi tanto diversi da chi vive a Milano). E allo stesso tempo se abbiamo tutte 'ste sfighe oggettive non si spiega l'aumento di quota mercato (il passaggio dal 4% al 5.2% è relativamente molto significativo).
EDIT
A proposito di trogloditi...
Solo il 41% delle famiglie risparmia: cresce l'''interesse per il mattone
Vedere che a fronte di una difficoltà a risparmiare c'è un aumento della quota in immobili che sono almeno 10 anni che vedono i prezzi medi calare... O sono tutti milanesi che cercano di entrare nel mondo degli affitti brevi o tocca rilanciare il "l'economia deve diventare materia obbligatoria fin dalle elementari" o son tutti diventati esperti del buy the dip... Solo che è "dip" da 2 lustri e mezzo...
Ultima modifica di FunMBnel; 28/10/2025 alle 11:12
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Se fai il pieno alla colonnina sicuramente lo potrai scaricare, c'é solo il piccolo problema che ti costa più che girare a diesel. E allora ti tieni il diesel che fai prima. Io sto parlando da uno che vorrebbe passare all'elettrico eh, chiariamoci. Ma non si può fare finta che non ci siano tanti aspetti che remano contro
Inviato dal mio 23124RA7EO utilizzando Tapatalk
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
PelatodiMtimangioilcuore
sì anche a me, soprattutto da noi, va detto. altrove non lo so, qui sono SICURAMENTE aumentati e di tanto da 10 anni a sta parte. e l'aumento continua.
per dire, si parla di 7% in più in Lombardia tra questo settembre e settembre 2024.
immobiliare.it
il grafico è piuttosto eloquente.
e comunque in tutto il NI sono aumento. drastico negli ultimi 5 anni.
Ultima modifica di jack9; 28/10/2025 alle 16:52
Si vis pacem, para bellum.
Beh per la Lombardia è il mio lavoro e non ci sono dubbi, mattone sempre ottimo investimento, anche per il nord non ne ho.
Comunque ho chiesto a Chat gpt
Ti preparo un articolo sintetico e leggibile in stile giornalistico/economico, basato sui dati più recenti dell’IPAB trimestrale (Indice dei Prezzi delle Abitazioni, base 2015=100) pubblicati da ISTAT — con analisi degli ultimi 10 anni (2015-2025) e differenze tra Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.
Senza grafici, ma con dati, tendenze e interpretazione.
Andamento dei prezzi delle abitazioni in Italia (2015-2025)
Negli ultimi dieci anni, il mercato immobiliare italiano ha mostrato un’evoluzione significativa, segnata da un lungo periodo di stabilità seguito da un’accelerazione a partire dal 2021.
Secondo i dati ISTAT – Congiuntura.Stat (dataset DCSP_IPAB, base 2015=100), l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) ha registrato variazioni eterogenee tra le principali ripartizioni territoriali: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.
2015–2019: anni di stabilità e lieve ripresa
Dopo la lunga crisi immobiliare del decennio precedente, il periodo 2015-2019 è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità dei prezzi.
- Nord-Ovest e Nord-Est hanno mostrato lievi incrementi (+1-2% complessivi sul quinquennio).
- Centro e Sud/Isole hanno oscillato attorno ai valori base (100), con alcune flessioni dovute al rallentamento della domanda interna e alla scarsa dinamicità del mercato secondario.
Nel complesso, tra il 2015 e il 2019, il mercato ha vissuto una fase di consolidamento, con la ripresa sostenuta più dai volumi di compravendite che dai prezzi.
2020: impatto della pandemia
Il 2020 ha segnato un arresto momentaneo della crescita.
Durante i mesi del lockdown, l’indice IPAB ha registrato lievi flessioni (-0,3% su base annua), ma non si è verificato il crollo temuto: il mercato è rimasto sorprendentemente resiliente, grazie al mantenimento della domanda e ai tassi d’interesse ai minimi storici.
Nel complesso, i prezzi hanno mostrato una tenuta migliore rispetto ad altri settori economici.
2021–2023: la ripartenza e la crescita generalizzata
Dal 2021 in poi, l’IPAB ha mostrato una crescita più marcata e diffusa, trainata da:
- la forte ripresa della domanda abitativa post-pandemia,
- gli incentivi edilizi (Superbonus, bonus ristrutturazioni),
- e l’inflazione crescente sui costi di costruzione.
Tra il 2021 e il 2023, i prezzi delle abitazioni sono cresciuti in media del +3% annuo, con variazioni più accentuate al Nord-Est (+4% medio) e più contenute nel Centro (+2,5%).
Le Isole e il Sud hanno beneficiato di un incremento più tardivo ma comunque significativo (+2-3%), spinto anche dal mercato delle seconde case e dal turismo.
2024–2025: consolidamento con differenze territoriali
Nel 2024 e nel 2025 (fino al II trimestre), i prezzi hanno continuato a crescere ma con ritmi moderatamente inferiori rispetto al biennio precedente.
Secondo l’ISTAT, nel II trimestre 2025:
- Nord-Est: +5,4 % su base annua
- Nord-Ovest: +3,4 %
- Centro: +3,8 %
- Sud e Isole: +3,6 %
La tendenza resta positiva ma con segnali di raffreddamento, dovuti al rialzo dei tassi di interesse sui mutui e al rallentamento della crescita economica.
Confronto decennale (2015–2025)
In valori medi, considerando la base 2015=100, nel 2025 l’indice IPAB stimato si colloca attorno a:
L’area Nord-Est risulta la più dinamica dell’ultimo decennio, grazie alla forte crescita delle città medie (Verona, Padova, Bologna) e alla domanda di nuova edilizia residenziale.
Ripartizione IPAB medio 2025 (base 2015=100) Variazione decennale stimataNord-Ovest ~112 +12 % Nord-Est ~116 +16 % Centro ~109 +9 % Sud ~106 +6 % Isole ~107 +7 %
Il Nord-Ovest mostra una crescita regolare, trainata da Milano e hinterland, mentre Centro e Sud mantengono ritmi più contenuti, riflettendo una domanda meno omogenea e mercati locali più statici.
Conclusioni
Nel complesso, tra il 2015 e il 2025:
- i prezzi delle abitazioni in Italia sono cresciuti in media del +10 %,
- con differenze marcate tra Nord (+13 %) e Sud (+6 %),
- e una stabilità nazionale che indica un mercato in evoluzione ma non surriscaldato.
Le prospettive per il 2026 dipenderanno dall’andamento dei tassi, dal reddito reale delle famiglie e dal mantenimento degli incentivi edilizi. Tuttavia, l’IPAB conferma che il mattone italiano resta un bene rifugio relativamente stabile nel tempo.
Fonte
Elaborazione su dati ISTAT – Congiuntura.Stat (dataset DCSP_IPAB, base 2015=100), serie trimestrale 2015-2025.
PelatodiMtimangioilcuore
sì ma non c'è nemmeno bisogno della tesi di laurea di chat GPTè palese che sia così, non so dove Massimo abbia visto che i prezzi delle case sono in calo o anche solo fermi.
ma anche in Puglia, sono esplosi, altroché.
poi magari ci sono parti di Italia dove sta cosa non esiste, ma al Nord sicuramente non è così, in tutto il Nord. il TAA è quello che ha visto i rincari maggiori, ad esempio.
Si vis pacem, para bellum.
Confermo prezzi delle case inaffrontabili anche qua a Rimini negli ultimi anni. Ringrazio tutti i santi di avere fatto casa nel 2019/2020, da lì in poi prezzi impazziti totalmente. Nuovo dai 4000 €/MT in su
Inviato dal mio 23124RA7EO utilizzando Tapatalk
Considera che un appartamento comprato pre covid, affittato NON ad uso turistico, qui a Como può tranquillamente rendere il 10% lordo e si è rivalutato del 20/30%. Dimmi un investimento a rischio basso che ha reso meglio.
Ad uso turistico è più complicato dirlo perché gli affitti cambiano tantissimo tra zona e zona e tra stagione e stagione. Non è però il mio campo. Inoltre ovviamente le spese per mantenerli in perfetto stato sono altissime. Ad occhio ti direi che rendono molto bene solo quelli in zone belle e in contesti e condizioni eccellenti. Il lusso ha prezzo folli, tipo villa sul lago 30’000 per un weekend.
PelatodiMtimangioilcuore
Segnalibri