Tutti dovranno limitarsi ad una media di due figli per donna, se l'hanno fatto India e Bangladesh non vedo perché non possano farlo gli africani.
Come potranno riuscirci sono affari loro, però non possono restare in una trappola dello sviluppo malthusiana come quella attuale (il PIL pro-capite dell'Africa subsahariana è stagnante da decenni) mentre la popolazione raddoppia ogni 30 anni.
In particolare nelle zone con risorse idriche scarse, che non sono in grado di supportare una popolazione più numerosa.
In quei Paesi le condizioni di vita sono migliorate solo dopo il calo di natalità, perché ridurre la natalità permette di migliorare il livello di istruzione (quando hai il 50% della popolazione in età scolare è materialmente impossibile dare una istruzione di livello accettabile a tutti) e quindi l'accumulazione di capitale fisico e umano.
Non è così semplice.
La crescita e lo sviluppo economico di un Paese sono strettamente legate alla capacità di quel Paese di attirare investimenti esteri. Questa capacità è legata ad una serie di fattori che nei Paesi africani sono difficilmente modificabili in poco tempo: da un lato, come ha detto snowaholic, la capacità di istruire la popolazione (che appunto presuppone un tasso di natalità non eccessivamente alto, diversamente chi lavora per poter sfamare tutti), dall'altro fattori giuridici come la semplicissima capacità di funzionamento della giustizia e di conseguenza la tutela dei diritti di proprietà.
Questi ultimi in particolare sono un problema secondo me serio sia in Africa sia in molti paesi dell'America Latina: la presenza di una corruzione endemica e di istituzioni giuridiche prive di credibilità tengono lontani anche gli investitori esteri più temerari. E non si risolvono facilmente perchè i gruppi di potere presenti in quei Paesi hanno tutto l'interesse e la forza per non cambiare nulla.
Come dicevo qualche pagina indietro, una popolazione giovane e in crescita sicuramente è attraente per quanto riguarda lo sviluppo di business e di conseguenza per gli investimenti esteri; non è però una condizione affatto sufficiente e, se i ritmi di crescita sono particolarmente elevati può diventare pure controproducente (anche perchè bisogna pure guardare il lato della mortalità).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
In America Latina però addirittura il tasso di fertilità è calato molto più di quanto le proiezioni lasciassero sperare, e senza nemmeno che ci fossero forti interventi dello stato, in molte realtà è calato ben prima che si creassero piani di pianificazione familiare:
When Fertility in Latin America Collapsed | Economic History
La escluderei dal discorso, attualmente è 2 figli per donna, e cala ancora. Probabile si scenderà a 1,9 già quest'anno.
In realtà è al di sotto del limite del ricambio, vale a dire che da 2 in giù la popolazione diminuisce.
E' un po' come con l'R0, non è che appena scende sotto 1 i casi diminuiscono, c'è inizialmente una fase di un paio di settimane in cui i casi continuano ad aumentare/tendono a un plateau perchè c'è un certo periodo di latenza tra momento del contagio (quando R0 era sopra 1) e momento in cui è dichiarata la positività perchè la malattia si rende manifesta (qualche giorno dopo, quando magari R0 è sceso già sotto 1).
Diciamo che con 2 si è appena sotto il limite, come se R0 fosse 0,9. La popolazione quindi calerà ma non di tanto dopo aver raggiunto un massimo, e molto lentamente.
Ultima modifica di burian br; 15/04/2022 alle 19:39
Ottimo il paragone con i valori di R delle pandemie, mi limito solo a precisare che il limite non è esattamente 2 ma appena sopra, in particolare per le societa con un forte squilibrio di genere come Cina ed India (il tasso di fertilità è il numero di figli per donna, se le donne sono meno di metà delle coorti di popolazione in età fertile deve essere più alto).
Come prima approssimazione pensare a 2 come il valore soglia va benissimo, quando si guardano casi reali è bene tenere a mente che ci sono anche altri fattori e ad esempio in India anche 2,2 è meno di quanto serva per tenere costante la popolazione.
In quei paesi la sterilizzazione chirurgica femminile (tuberectomia) è la pratica contraccettiva più praticata, l'85% dei fondi va su quello. E come tecnica contraccettiva è invasiva e pericolosa.
In India e in Bangladesh è stata praticata in passato la sterilizzazione anche obbligatoria di massa:
Compulsory sterilization - Wikipedia
In India in particolare ci sono molti dilemmi etici considerando che il 39% delle donne tra 15 e 49 anni è stato sterilizzato (percentuali attuali), e che le sterilizzazioni sono praticamente sulle donne con un rapporto M:F di 1:52 ponendo anche problemi etici sullo squilibrio tra maschi e donne:
Looking Back At The History Of Forced Sterilisation In India And Why It Concerns Us Even Today
Molte sterilizzazioni sono praticate su pressioni economiche e sulla popolazione più povera e meno istruita, con procedimenti anche poco sterili che espongono a rischi operatori:
Why do Indian women go to sterilisation camps? - BBC News
Ultima modifica di burian br; 14/04/2022 alle 00:15
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