L'immunità è permanente, poi come sempre vale il principio per cui chi è immunodepresso potrebbe nonostante le premesse essere suscettibile all'infezione.
In ogni caso il vaiolo delle scimmie è un'altra malattia dal vaiolo umano, quindi si tratterebbe di uno dei casi in cui un vaccino creato contro uno specifico patogeno protegge anche contro altri virus della stessa famiglia. Non è così strano per il vaiolo, anzi, lo dice la stessa etimologia della parola "vaccino": in origine altro non si faceva che inoculare il pus del vaiolo bovino, causato da un virus della stessa famiglia del vaiolo umano ma molto meno virulento e pericoloso, e l'immunità che conferiva valeva anche contro il vaiolo umano. La relazione è biunivoca: il vaccino contro il vaiolo bovino proteggeva dal vaiolo umano, analogamente il vaccino contro il vaiolo umano protegge dal vaiolo bovino/delle scimmie, che sono affini.
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