
Originariamente Scritto da
alexeia
Grazie per le specificazioni. La domanda mi sorgeva infatti perché ho sentito in radio che la vecchia vaccinazione umana copre anche per le altre varietà, però mi era sorto il dubbio se la sua immunità permanente nasceva da dati effettivi, nel senso che in un contesto in cui non circola più il virus come si fa a capire se si è immuni oppure è il virus che non c'è più? Cioè, il limite di validità di una cura è anche legato a quanti anni è stata effettivamente applicata e osservati i risultati. Però in effetti per il vaiolo umano l'intervallo di osservazione dovrebbe essere abbastanza ampio, e non c'è motivo per pensare che le ultime generazioni di vaccinati abbiano perso l'immunità.
p.s. la questione del vaccino nato dall'osservazione del vaiolo bovino e dall'uso dei suoi patogeni la citavo sempre contro i no-vax: sin dagli albori dei vaccini, si era capito che prendersi qualcosa in forma lieve e programmata era meglio che rischiare il salto nel vuoto della forma completa. Ah, no... in effetti il pus delle pustole delle mucche è un'altra cosa, non ha né additivi né microchip!!!...

è più sano, nulla di paragonabile al Cov-vax...
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