...e ne deriva che quindi come dicevo la stragrande maggioranza delle persone lavora solo per portarsi a casa la paga,che poi lo faccia comunque con impegno e in modo onesto è un altro discorso,ma tendenzialmente se potesse ne farebbe volentieri a meno.Certo c'è lavoro e lavoro,un chirurgo può averne anche le palle piene,ma se in ps arriva un bambino in pericolo di vita se è neccessario farà qualche ora in più anche se ha finito il suo orario standard se è indispensabile,io se sto caricando un camion con il muletto se ne arriva un altro che sfora l'orario mi posso anche incavolare e se trovo un altro sfigato che lo carica al posto mio me la filo.Ho constatato un curioso fenomeno,tra la mia cerchia di amici e conoscenti negli ultimi anni,più o meno miei coetanei e quindi a tiro per la pensione.Quando un coniuge va in pensione,c'è un immediato impulso nell'altro di emularlo,magari sfruttano qualche legge o leggina,rinunciando anche a centinaia di euro al mese di pensione pur di anticiparla di 2-4 anni.Di solito questo fenomeno si verifica quando ad andare in pensione è prima il marito,raggiunti magari i canonici 43 anni di contribuzione,e la moglie lavora ancora.Si tratta di gente che fa tutti mestieri di poco prestigio per così dire,impiegati o operai,ma comunque è indicativo del fatto che al di la delle un pò ipocrite affermazioni sulla necessità e nobiltà del lavoro,che sento spesso ancora profferire da queste parti,se si può si scappa.................................
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
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