Stephen Miran | Manhattan Institute
User’s Guide to Restructuring the Global Trading System è il punto di riferimento dell'attuale politica economica americana e chi l'ha scritto ha avuto un incarico direttamente legato alla sua attuazione (https://www.linkedin.com/in/stephenmiran/)
https://vinacapital.com/wp-content/u...sers-guide.pdf
ho provato a leggerlo ed è un condensato di contraddizioni (in questo molto vicino a chi in Italia ammira quello che stanno facendo oltreoceano). Ergo dannoso ai fini pratici
Ed infatti riporto qui:
"Le principali vittime dei nuovi dazi sulle auto saranno il Giappone e la Corea del Sud. Essi rappresentano un terzo delle auto importate negli Stati Uniti e ben due terzi di quelle importate da fuori del Nord America. (Messico e Canada, pur rimanendo coinvolti nelle tariffe, saranno parzialmente esenti).Sono anche cruciali per lo sviluppo dei veicoli elettrici, perché le aziende sudcoreane e giapponesi hanno prodotto più di un quarto di tutte le batterie per veicoli elettrici lo scorso anno, rendendole le uniche serie sfidanti al dominio quasi totale del mercato da parte della Cina.General Motors, Ford e Stellantis si sono legate all'una o all'altra delle tre aziende sudcoreane per le loro batterie EV, mentre Tesla sta lavorando con la giapponese Panasonic. Se l'industria automobilistica statunitense vuole avere un futuro elettrico avrà bisogno del successo di queste aziende asiatiche, non della loro crisi.Hyundai e Kia guadagnano più soldi negli Stati Uniti che nel loro mercato nazionale, e i loro stabilimenti americani sono in grado di assemblare appena un terzo dei due milioni di auto che hanno venduto in Nord America lo scorso anno.Distruggendo gli anelli che tengono insieme la delicata catena di approvvigionamento non cinese, Trump sta garantendo un futuro in cui Pechino domina incontrastata."
Credevo che la nuova amministrazione facesse tutto con lo scopo di contrastare la Cina.
Mi sbagliavo alla grande.
Mi chiedo come verrà raccontato nei libri questo periodo
https://themarketjourney.substack.com :
economia, modelli, mercato, finanza
Ma infatti io non capisco. Stanno cercando in tutti i modi di distruggere la loro sfera di influenza, in primis lasciando l’Europa scoperta militarmente. A me sembrano tutti degli autogol pazzeschi.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Per chi ancora pensa che possa esserci qualche logica in tutto quello che succede in questi giorni, ricordate che questo post è stato scritto dal presidente degli USA.
Non è la prima volta che esprime questo concetto, ma qui è inequivocabile.
Ultima modifica di snowaholic; 02/04/2025 alle 21:38
Penso che sia il TD giusto, e penso di aver capito che Trump ha appena annunciato il 20% di dazi su TUTTE le merci dell’UE.
questo è folle, se non rispondiamo a tono ha vinto lui eh
Si vis pacem, para bellum.
Per riordinare le idee
Da quello che avevo capito la maggior parte della sostanza proviene dal Messico ed in minima parte dal Canada che a sua volta ha un enorme problema di tossicodipendenza.
Le componenti per fabbricare la roba provengono dalla Cina e vengono importate in Messico dove viene sintetizzata.
Dal Messico passa illegalmente negli usa.
Passando illegalmente non viene gravata da alcuna tassa ed ai fini fiscali è invisibile
È corretto?
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Esattamente.
Il Fentanyl poteva essere un pretesto retorico, totalmente privo di senso visto che il Canada riceve dagli USA molto più Fentalyl di quanto venga contrabbandato in direzione opposta, ma la propaganda non deve avere necessariamente senso. Qui invece ha scritto un ragionamento completamente delirante in modo molto dettagliato, che dimostra chiaramente il livello di scollamento dalla realtà e ignoranza di questo soggetto.
Qualunque altro presidente si ritroverebbe applicato il 25mo emendamento, sezione 4, per molto meno.
Ultima modifica di snowaholic; 03/04/2025 alle 16:04
Venendo al piano illustrato ieri, che sicuramente è la mossa di politica economica più stupida e autolesionista mai approvata in un paese industrializzato dal dopoguerra (forse se la gioca con il bilancio di Liz Truss).
Il livello dei dazi proposti è assolutamente delirante, riporta a livelli superiori a quelli successivi alla grande depressione e vicini a quelli di fine 800. Dazi universali del 10% e dazi per paese molto più alti di così è un livello mai visto in una economia avanzata moderna.
Il modo in cui hanno calcolato il livello dei dazi "reciproci" è pura follia, in pratica hanno preso il deficit nel commercio di beni, diviso per il totale delle importazioni e lo hanno diviso per due, ottenendo un numero completamente privo di senso che è stato usato come aliquota. Ad esempio, gli USA hanno importato 8,4 miliardi di beni dal Bangladesh, con un deficit di 6,2 miliardi, quindi in percentuale sulle importazioni si ottiene 6,2/8,2=0,738, diviso 2 fa 37%.
Verso tutti i principali Paesi manifatturieri dell'Asia i dazi risultanti sono altissimi, grosso modo tra il 32% di Taiwan e il 54% della Cina, che peseranno moltissimo sui beni di consumo a basso costo (vestiti, elettronica, giochi ecc) ma anche sulle importazioni di beni intermedi delle aziende americane.
Vediamo se se le rimangerà a breve come nelle altre occasioni, dovrebbero entrare in vigore il 9 aprile e i mercati finanziari non la prenderanno bene. Tuttavia, in questo caso una retromarcia sarebbe molto più complicata, già solo per il numero di Paesi coinvolti.
Ultima modifica di snowaholic; 03/04/2025 alle 08:37
Ma c'è almeno uno scenario per cui i dazi allo statunitense medio fanno un favore? (dove lo statunitense medio se ne frega se vengono fatti danni fuori dagli USA)
No.
Peraltro vogliono usare il gettito risultante per tagliare le tasse ai miliardari, quindi è solo un enorme aumento di tasse regressivo, che aumenterà i prezzi e la disoccupazione e ridurrà il PIL. Gli unici beneficiari saranno i pochi settori economici in diretta concorrenza con le importazioni che non dipendono da beni importati, tipo i produttori di avocado.
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