Abbiamo inflazione al 12% vedi tu...
Più che altro lato nostro la rinuncia alla forward guidance della BCE non è detto che renda efficaci tali misure.
Senza contare il fatto che se la politica fiscale non rema dalla stessa parte hai un bel da sperare (v. caso UK).
L'obiettivo al momento deve essere quello di stroncare l'inflazione, altro che aiutare l'economia. E più tarda a realizzarsi più sarà grosso il botto.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
In questi ultimi due anni, stante la combinazione di pandemia e crisi energetica, l'offerta di beni e servizi è cresciuta molto più lentamente della domanda di beni e servizi: da questo ne è derivata l'impennata del tasso di inflazione negli ultimi circa 16 mesi.
I tassi vengono alzati perchè l'inflazione può essere combattuta solo tramite un aumento dell'offerta di beni e servizi - non attauabile al momento causa shock energetico - (e/o una diminuzione della domanda degli stessi), oppure una diminuzione dell'offerta di moneta (o aumento della domanda della stessa).
Infatti, se la banca centrale abbassasse i tassi, favorirebbe l'indebitamento e i consumi, stimolando ulteriormente una domanda che - rispetto all'offerta di beni e servizi - è già troppo elevata: e portando quindi ad un aggravamento dell'inflazione.
Quello che vedi è corretto, i costi dei mutui e dei finanziamenti aumenteranno per forza, così come - nel breve periodo - l'aumento dei tassi di interesse farà senz'altro cadere la domanda di beni e servizi. Ma devi anche considerare che proprio questo fatto farà al tempo stesso scendere il tasso di inflazione.
L'alternativa è continuare a tenere tassi bassissimi ma ad un pesantissimo costo di medio-lungo periodo: se infatti l'inflazione è al 10% e il tasso di sconto è all'1%, tu - investitore - liquiderai le tue posizioni, perchè a livello reale (quindi in termini di potere d'acquisto) rischi di perderci eccome.
E ciò significa che il risparmio viene completamente disincentivato, andando a minare la base della crescita economica nel medio-lungo termine.
Al tempo stesso l'esacerbarsi dell'inflazione ha conseguenze redistributive e impatta negativamente in modo diretto su tutti i percettori di redditi fissi che vedono abbattersi una mannaia.
Quindi, piuttosto che avere comunque dei problemi nel breve periodo (legati all'effetto redistributivo dell'inflazione, che impatta sui redditi fissi) e un problema di medio-lungo periodo che rischia di essere assai difficile da risolvere, molto meglio è stringere la politica monetaria e avere una breve recessione da domanda seguita da una ripresa più "sana".
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
E a questo proposito o è stato tradotto male o non ho proprio capito...
Giappone annuncia un piano da 260 mld contro l’inflazione
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato misure di stimolo per 260 miliardi di dollari per affrontare l’inflazione, dopo che il gabinetto ha approvato un bilancio supplementare per finanziare in parte le misure di sostegno. Il governo spera che i 39.000 miliardi di yen di spesa fiscale salgano a 72.000 miliardi di yen con gli investimenti del settore privato, ha dichiarato Kishida ai giornalisti.
Solo a me sembra di leggere la più clamorosa delle contraddizioni?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Quindi in sostanza dobbiamo morire di stenti per fare abbassare l'inflazione, visto che é dovuta principalmente a costi energetici
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Il problema è che se aumenti la liquidità in un contesto in cui lo squilibrio è tutto sul lato della domanda rischi di far aumentare ulteriormente l'inflazione e instauri un circolo vizioso che ti porta direttamente verso una stagflazione di lungo periodo (come negli anni '70). In realtà il mio timore è un altro, ossia che visto che strutturalmente le cause dell'inflazione non sono identiche: negli USA l'eccesso di domanda incide assai più dell'aumento dei costi energetici, nell'area UE l'esatto opposto, temo che mentre per gli USA la recessione sia transitoria, per l'Europa si prolunghi e di molto e siccome è del tutto verosimile che i costi dell'energia non tornino più (strutturalmente) ai livelli del 2021, anno che peraltro aveva già visto imponenti aumenti, la stagflazione sia comunque all'orizzonte...
Assolutamente falso, è dovuta ai soldi iniettati nel sistema negli ultimi anni, e da varie cause concomitanti, ma la crisi energetica è ad esempio inferiore a quella dei semiconduttori per impatto.
Paesi con costo energetico pari a zero tipo Venezuela e Turchia viaggiano su un inflazione del 690% e 80% se non erro.
Non esiste un inflazione dovuta solo alla domanda o solo all'offerta, bensì sempre una combinazione dei due fattori.
Hai avuto una tonnellata di base monetaria immessa tra il 2020 e il 2021, mentre le attività rimanevano chiuse o lavorando a ore alterne. L'aumento di offerta di moneta avuto in quei 2 anni non ha precedenti storici in tempo di pace.
Se pensi che una manovra del genere non avesse delle conseguenze, come hanno voluto farci credere gli imbonitori di professione (politici e banchieri centrali) sei fuori strada, perché che ci fosse un rialzo dell'inflazione con lo scalare della pandemia era prevedibilissimo già nel 2020.
Se la domanda di beni e servizi rimane invariata grazie ai ristori/aiuti e via dicendo ma l'offerta si riduce per le politiche pandemiche, non ci si può di certo aspettare che poi la stessa offerta si riallarghi subito appena si torna alla normalità, perché non è come premere un bottone.
Poi ovviamente la crisi energetica e la guerra hanno aggravato il tutto, ma non raccontiamoci la favola che è dovuta solo a quello l'inflazione. Già a Gennaio, prima dell'invasione dell'Ucraina, il tasso di inflazione era attorno al 5% (valore tra i più alti degli ultimi 30 anni) e in crescita.
Infine: ma chi l'ha mai detto che una politica di rialzo dei tassi sia tutta sta tragedia? Solo perché siamo abituati negli ultimi anni ad avere tassi a zero, non vuol dire che questa sia la norma ! Era la norma solo dal 2008 in poi.
Personalmente ritengo anzi che si stia procedendo anche un po' troppo a rilento nel rialzare i tassi (e sono pronto ora a beccarmi del macellaio sociale, ma so di che parlo e l'ho ben illustrato).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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