A nove colonne forse dovrebbe starci la storia di Abrego Garcia, per chi se lo fosse perso un cittadino salvadoriano legalmente residente negli USA, con moglie e tre figli piccoli tutti cittadini americani, deportato illegalmente dagli USA e accusato senza alcuna prova di essere un membro di una gang (o un terrorista a seconda del momento).
Dopo la sentenza della Corte Suprema che con un voto unanime 9-0 ha sancito definitivamente l'illegalità della sua deportazione e imposto al governo di adoperarsi per farlo tornare negli USA, il governo ha completamente ignorato la sentenza. Ieri, durante l'incontro con Bukele, Trump ha esplicitamente affermato di voler deportare con lo stesso metodo anche cittadini americani, suggerendo a Bukele di costruire altre prigioni per prepararsi ad accoglierli.
Prigioni dove ogni detenuto ha 0,6 metri quadri di spazio, in grandi capannoni con letti a quattro piani che ricordano più Aushwitz che una prigione di un paese civile. Non ci sono materassi nè, lenzuola, i detenuti devono dormire direttamente sul metallo e mangiare con le mani perché non sono ammesse posate di qualunque tipo.
In pratica stanno predisponendo un gulag extraterritoriale in cui far sparire chiunque sia ritenuto dal governo un criminale o una minaccia per la nazione, senza alcun diritto legale.
Ultima modifica di snowaholic; 16/04/2025 alle 08:02
Sì almeno in URSS avevano i gulag sul proprio territorio…
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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Quella è una roba incommentabile. Roba da Iran. Anzi... Visto che parliamo di un uomo forse manco in Iran...
La Corte Suprema con 6 giudici trumpiani ha votato 9-0? Però...
Questa l'avevo letta.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Leggevo giusto ieri che anche Ryanair (che è un discreto cliente per Boeing avendo una flotta di un milionedi 737 che saranno da rinnovare prima o poi...) ha minacciato di stracciare i contratti delle future consegne...
Peraltro il grosso problema, nel caso, sarebbe quello di avere aerei nei tempi previsti, non certo le questioni legali (e quindi economici diretti).
No, demente in chief, non vogliono fregarvi: vi siete fregati da soli.
Airbus, Comac e Embraer (me l'ero dimenticata) continuano a ringraziare.
E a proposito di genio... Gli USA rischiano di soffrire fortemente il quasi embargo cinese sull'export di terre rare (è del tutto improprio, ma ci siamo capiti) non avendone sul proprio territorio di fatto in questo momento. Quindi cosa fa il demente? Minaccia dazi sulle terre rare. Siamo al climax del farsi saltare in aria all'interno di una stanza di cemento armato.
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Appena letto oggi un articolo del sole in cui è manifestata una certa sorpresa per il dato del PIL cinese del primo trimestre con crescita oltre le attese.
Curioso eh... Dazi annunciati e strannunciati per mesi con data di inizio in aprile e magicamente il PIL degli esportatori è aumentato oltre le attese... Chissà come è andato il deficit commerciale USA in quei 3 mesi...
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Secondo me Trump e cricca al seguito rischiano grosso. Non solo in senso politico ma proprio fisico, se continuano a tirare la corda sia al popolo ma soprattutto alle grosse aziende in questo modo qualcuno può arrivare a decidere di finirla in modo drastico.
Intanto la proposta per la sospensione dei dazi verso l’ue è di fatto una confisca di liquidità europea attraverso titoli di stato per finanziare il debito.
Robe allucinanti.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Qualche risultato i dazi lo stanno avendo, non so se il gioco valga la candela ma qualche grossa multinazionale sta spostando la produzione negli stati uniti.
Honda pronta a spostare parte della produzione negli Usa
Nel tentativo di mitigare le tariffe dell'amministrazione Trump
Honda sposterà la produzione del modello Civic con motore ibrido dal Giappone al suo stabilimento in Indiana negli Stati Uniti, nel tentativo di mitigare l'impatto delle politiche tariffarie del presidente Donald Trump.
La casa auto ha spiegato di ritenere opportuno trasferire la produzione del modello, attualmente assemblato nello stabilimento della prefettura di Saitama, a nord di Tokyo, negli Stati Uniti, considerando l'elevata domanda e popolarità della Civic in quel Paese.
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L'affondo di Trump: 'Harvard e un'universita da barzelletta, non merita fondi' - Notizie - Ansa.it
Eh beh se lo dice uno che ha studiato a Las Vegas![]()
Progetto fantasioso…
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