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Gianni78ba
Francesco Gerardi, esame in Regione: <<Destra e sinistra sono uguali, Forza del Popolo la vera alternativa>> | Cronache Maceratesi
Come è maturata la scelta di aderire a Forza del Popolo?«Durante quella che noi definiamo una “pseudo pandemia” sono state imposte misure che ritengo incostituzionali. In quegli anni, dainsegnante sospeso perché privo di green pass, ho deciso di impegnarmi in prima persona in politica. Forza del Popolo esiste comelaboratorio democratico fin dalla fine degli anni ’90, ma ha trovato nuova linfa sotto i governi Conte e Draghi. Da qui il miotesseramento e oggi il ruolo di dirigente nazionale»
Perché né centrosinistra né centrodestra?«Per noi sono due facce della stessa medaglia: cambiano facciata, ma le politiche restano quelle imposte da Bruxelles e dai grandicentri di potere internazionale. Noi vogliamo costruire un movimento meritocratico e democratico, post-ideologico, capace dirispondere ai bisogni reali delle persone. Non a caso, il nostro manifesto cita più volte il Vangelo».
Sanità: quale la vostra proposta?«La sanità assorbe i tre quarti del bilancio regionale. Vogliamo riportarla ai livelli di trent’anni fa, con un servizio pubblico efficientee accessibile a tutti. Abbiamo al nostro fianco ex primari e docenti universitari che condividono le nostre critiche all’attuale sistema.Proponiamo di riaprire presidi e pronto soccorso, reintegrare i medici di base nel sistema pubblico, assumere medici e infermieri. Inpiù vogliamo introdurre le medicine integrate nel servizio sanitario, superando una medicina che a volte non cura davvero macronicizza le malattie».
Quali proposte invece per l’economia?«Proposte concrete e sovraniste: abolizione del bollo auto per le famiglie numerose, introduzione di una valuta complementareregionale – il Baiocco, in omaggio alla storia monetaria delle Marche – per favorire scambi e dare fiato all’economia locale. Inoltre,un’Accademia regionale dei mestieri e dell’artigianato per recuperare saperi che rischiano di scomparire, specialmente nelle areeinterne. E ancora: incentivi a chi investe proprio in quei territori oggi penalizzati».
Sul turismo come intendete intervenire?«Le Marche hanno un grande potenziale che va valorizzato, soprattutto nelle zone interne. Ora c’è invece una dicotomia tra costa edentroterra. Proponiamo incentivi per il turismo enogastronomico, religioso, esperienziale. Per i balneari, siamo contrari alla direttivaBolkestein, che penalizza chi ha costruito attività e lavoro sulle nostre spiagge: vogliamo garantire loro tutela e continuità».
Se venisse eletto quali sarebbero i primi atti da presidente di Regione?«Non un singolo atto, ma una rivoluzione politica: ribaltare il rapporto tra cittadini e istituzioni, restituendo sovranità al popolo. Laprima azione sarebbe comunque quella di creare uno sportello per le istanze dei marchigiani, così da permettere a chiunque diaccedere direttamente al palazzo e far sentire la propria voce».
Che obiettivo vi date per queste elezioni?«Il primo risultato è già raggiunto: aver raccolto le firme, essere presenti con il nostro simbolo e avere accesso alle tribune elettorali.Ora vogliamo superare lo sbarramento del 3%, che non è un’utopia. Ma soprattutto ci rivolgiamo agli astensionisti: sono loro chepossono fare la differenza. Il nostro obiettivo è crescere gradualmente, fino a governare i territori e, un giorno, il Paese».
Li seguirò come si segue un giovane talento che si affaccia nello sport professionistico e fa intravedere del talento
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