Sì, qui in Liguria nei boschi trovi soprattutto Ixodes ricinus e molto più raramente Hyalomma marginatum, mentre nelle aree urbanizzate, quindi soprattutto lungo la costa, è ancora presente (ma molto meno di mezzo secolo fa) Ripicephalus sanguineus. In tempi recenti va diffondendosi Amblyomma americanum, la cui morsicatura provoca una singolare forma di reazione immunitaria "incrociata" con il consumo di carni rosse.
IAL | News | La sindrome alfa gal: una diagnosi difficile
Mamma mia.
Non l'avevo mai sentita.
Ma quante caxxo di zecche esistono?
Ho sempre fatto bene allora ad avere paura di camminare tra l'erba alta, specialmente a gambe scoperte perchè sono a conoscenza del problema.
Ci si lamenta spesso delle zanzare, ma queste maledette sono assai peggio
Comunque saranno i colori accesi (d’altronde è una modalità piuttosto comune negli animali quella di “usare” colori sgargianti per dire stammi lontano che son pericoloso) ma anche guardando immagini di queste vespe scatta una specie di allarme nel cervello… a me fa aumentare subito il battito cardiacosarò fobico ma a me proprio scatta qualcosa…
Le zecche invece si possono trovare sulla costa? E la provincia di Viterbo e la Toscana invece come sono messe riguardo ciò?
Ultima modifica di Cristian_Marchi; 09/03/2023 alle 00:21
Ovviamente sì, anche se Ixoes ricinus è meno comune nelle zone costiere che nelle aree di collina interna e di bassa e media montagna. La Toscana è una regione piuttosto grande, sicuramente nel Nord e nell'est del territorio regionale le zecche sono un problema.
Quello che mi pare di capire, è che sono presenti dove ci sono molti animali a sangue caldo, specie mammiferi, la loro presenza dovrebbe essere scarsa sulle piccole isole quindi (es. Lampedusa, Ponza ecc.)
Ma come si estrae correttamente una zecca?
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Le pinzette delle sopracciglia hanno il bordo tagliente meglio evitarle, qualche anno fa usavo le pinzette per i francobolli (tenendole parallele alla superficie dove c'era la zecca e ruotandola delicatamente), ora per fortuna ci sono quelle apposite. Occorre sempre ruotare la zecca per favorire il distacco del rostro dalla pelle, tirare aumenta soltanto il rischio di rompere l'apparato boccale lasciando il rostro conficcato nella cute.
Ultima modifica di galinsog@; 13/03/2023 alle 11:04
Segnalibri