Ma infatti secondo me è un po' fuoriluogo e penso come te che la crisi del sistema Bretton Woods sia stata di natura prevalentemente "endogena", dovuta principalmente alla crescita delle spese militari statunitensi a partire dalla seconda metà degli anni '60 e paradossalmente ai costi sostenuti dagli USA per influenzare in una "direzione amichevole" le politiche dei paesi alleati...
Credo che nell'ambiente politico i narcisisti e i sociopatici abbiano buone probabilità di successo, ovunque... diciamo che quando all'opposizione hai gente politicamente stupida, come Benny Gantz, che ti offre chance impreviste di sopravvivenza e lo fa su un piatto d'argento, se sei un avventuriero senza scrupoli non puoi non cercare di massimizzarle...
Poi devo capire due cose:
1. come puoi entrare nella maggioranza di un governo che ha responsabilità enormi, di tipo schiettamente omissivo, rispetto agli attacchi terroristici del 7 ottobre, senza chiedere condizioni e garanzie stringenti, tipo le dimissioni del ministro della "Sicurezza nazionale" e quello della Difesa (che a onor del vero ha molte meno colpe, essendo oltretutto "congelato" da Netanyahu stesso per le note divergenze d'opione sulla riforma giudiziaria);
2. farlo in un paese la cui costituzione prevede l'istituto della "Sfiducia costruttiva" al Primo ministro (credo bastassero una sessantina di firme), da giocare eventualmente come carta estrema.
O Gantz è un bravo militare ma è politicamente un imbecille oppure mi viene il sospetto che ci sia entrato perché qualcuno glielo ha chiesto... e allora gli imbecilli potrebbero essere anche fuori da Israele e non lontani da un famoso studio ovale...
Bisogna dire che tra i vari opinionisti Vittorio E. Parsi resta comunque uno dei più equilibrati, oggettivi e sul pezzo:
A Gaza serve il coinvolgimento dei paesi che hanno siglato gli Accordi di Abramo | Il Foglio
Anche perché è uno dei pochi ad avere le competenze adeguate, mantenendo un punto di vista orientato ma non ideologico... mentre trovo sempre più raccapricciante e vanesia la Ottaviani...
A me viene da pensare che, dopo decenni e decenni di nulla di fatto, ci sia una precisa volontà nel mantenere la situazione così com'è.
Israele è stato ripreso più e più volte dall'Onu e da altre organizzazioni internazionali di diritti: come tratta i palestinesi (i famosi checkpoint), le colonie in Cisgiordania, il regime di apartheid: è tutta roba illegale, punto. E Israele se n'è sempre sbattuta le palle, per usare un francesismo.
Visto che gli Stati Uniti non hanno mai utilizzato la loro pressione per cambiare lo stato di cose (non che gli Stati arabi confinanti abbiano poi mai fatto chissà cosa anche eh) mi viene da pensare che in ottica geopolitica conviene molto di più un Israele in stato di guerra semipermanente che non in stato di pace e armonia con i vicini di casa.
Questo perchè Israele è una potenza occidentale nel cuore del Medio Oriente arabo-musulmano; se rimane in stato di guerra/assedio significa che
- continua a sviluppare tecnologie, armi e know-how sempre più sofisticati e migliori
- funge da deterrente per qualsiasi velleità islamista che tenti di affacciarsi sul Mediterraneo da Est
- funge letteralmente da "scudo" per l'Europa e per l'Occidente, sia in termini di armi sia in termini di intelligence
- consente un buon mercato di armi, munizioni e tecnologie quasi ad libitum
In tutto questo probabilmente anche i Paesi arabi confinanti hanno qualcosa da guadagnarci
- la questione palestinese funge da calamita per eventuali movimenti estremisti/terroristi che convergerebbero in loco ("ripulendo" parzialmente i Paesi d'origine)
- buon flusso di armi
- presenza di un "nemico comune" ben evidente ed onnipresente in modo da compattare parzialmente l'interno
- posizione di vantaggio (il classico "sfruttare la propria debolezza") in ambito negoziale ogniqualvolta si presenta una crisi nei confronti USA
Lou soulei nais per tuchi
Mah, direi che soprattutto conviene alle potenze ostili a Israele... se si escludono le fasi di crisi "acuta" come questa è un buon catalizzatore per attirare odio e dissenso che altrimenti si sfogherebbero all'interno. L'Iran poi sfrutta l'"anomalia" israeliana per sembrare meno anomalo a sua volta, visto che con le sue dépendance irachene e siriane è l'unica zona del mondo in cui gli sciiti dettino legge... Però questa situazione è conveniente finché il livello di "belligeranza" resta sotto una certa soglia...
Sulla questione palestinese poi c'è poco da dire, anche con l'orrida mattanza in atto nella Striscia di Gaza e anche prendendo per buone le cifre fornite da Hamas (e riprese dalle nostre agenzie di stampa e dai nostri TG ) la contabilità dei morti palestinesi civili, ammazzati negli ultimi 60 anni resta ancora solidamente in favore degli stati arabi della regione (Siria, Giordania e nel suo piccolo Libano)...
Ultima modifica di galinsog@; 08/11/2023 alle 11:10
Al di là dei deliri del ministro (che non è stato rimosso in realtà), vorrei precisare che il confronto con l'Ucraina non è corretto, nei numeri ufficiali ci sono solo i morti civili nel territorio controllato degli ucraini stessi e non quello occupati dai russi (che comprendono le città più devastate).
Mancano completamente i morti civili di città come Mariupol, che probabilmente da sola fa più vittime di Gaza, ma per la quale è impossibile stimare i decessi, a parte qualche foto satellitare dei cimiteri improvvisati.
Ringrazio per le precisazioni, il problema è che è difficile fornire una stima precisa delle cifre delle vittime, quindi mi ero attenuto a quelle confermate da Kiev, però in effetti temevo si sottostimasse quelle delle aree occupate. Le immagini satellitari di Mariupol che ho trovato, a tratti, mostrano una devastazione simile a quella di Gaza.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
https://themarketjourney.substack.com :
economia, modelli, mercato, finanza
Diversi colini intervistati hanno chiaramente detto che i palestinesi devono andarsene perchè la terra è stata data loro da Dio e i palestinesi non hanno nessun diritto, per cui la coabitazione è impossibile come, a loro detta, i due stati e due popoli.
Frasi che i nazisti hanno usato contro di loro, ma se ne sono scordati.
Devono vergognarsi.
Non ci si lamenti poi che l'antisemitismo rischia di crescere di nuovo
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