Andiamo fuori tema come al solito, ma in realta si: il GW e´ cominciato dalla rivoluzione industriale. L´aumento della CO2 e´cominciato dall´era industriale. Perche´, tuttavia, fino agli anni ´80 non ha costituito un vero e proprio problema, mentre da li in avanti ha preso un accelerazione quasi fuori controllo?
La risposta e´ duplice:
1) da un lato nel mondo eravamo MOLTI meno di oggi (ancora negli anni ´50 nel mondo vivevano poco meno di 3 miliardi di persone, circa il 40% della popolazione odierna), quindi il consumo pro-capite era alto eccome ma facendo la somma di tutti i consumi pro-capite si arrivava ad un consumo totale nettamente inferiore a quello odierno: il vero boom demografico infatti lo si e´avuto negli anni tra 1960 e 2000 circa (non sto dicendo a Siena o in Italia, dico nel mondo in generale);
2) venivano utilizzate fonti di emissione contenenti aerosol, dannosi per la salute umana e dell´ecosistema ma al tempo stesso capaci di limitare le radiazioni solari in entrata, facendo da contrappeso alla CO2 emessa (pensa ad esempio alla benzina al piombo).
Quindi si capisce perfettamente perche il GW abbia iniziato ad accelerare drasticamente dopo il 1976, quando hanno iniziato a farsi sentire gli effetti del boom demografico in atto e le misure introdotte per il miglioramento della qualita dell´aria hanno ridotto il numero di fattori contrappeso alla CO2. Non e´un caso se ad esempio in Pianura Padana la nebbia e´diminuita nettamente rispetto ad allora.
Nei tempi andati in cui si stava in ferie 2 mesi (ma anche 3,4,5,6, chi offre di piu?) molta piu gente di oggi moriva di tumori proprio grazie (si fa per dire) a queste emissioni cancerogene immesse dalle industrie e dalle automobili, oggi drasticamente limitate, con effetti maggiormente dannosi per quanto riguarda il GW ma 100 volte meglio per la salute. Non so, io nonostante tutto preferirei oggi sotto questo punto di vista eh
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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