Memorie di una dozzina di anni fa......
Dal lontano fine dicembre del 1996, quando vi furono due giorni di neve, caduta con temperature ampiamente sotto lo zero, che aspettavo, sognavo, farmi una sciata nel parco vicino.-
Allora “ricavai” cinque belle mezze giornate di sci da fondo memorabili, neve di ottima qualità, che rimase bella e farinosa anche successivamente, con il sole, per le massime sempre sotto lo zero.
Uscire dal cancello con gli sci ai piedi non ha prezzo!
Nei miei frequenti allenamenti podistici, nel vicino parco, disegnavo a mente l’ipotetico percorso che avrei fatto sci ai piedi l’inverno a venire, con della buona neve farinosa.
Ne son passati di inverni, ma di neve buona se ne vista poca.-
Quante varianti ha subito il “progetto” nel tempo!
Meglio passare fra i 4 pini sulla collinetta, o a lato vicino al fossato? Sarà meno faticoso risalire il bordo del laghetto con ampia curva in diagonale, o fare dei zig-zag per guadagnare quei 10 metri di dislivello. Al di la del laghetto ci si passerà, visto che il boschetto si sta espandendo? Quanti giri supplementari, correndo, si sono aggiunti ai programmati, per trovare soluzioni migliori!
Finalmente stamani il momento tanto bramato è giunto!
Una ventina di cm di buona neve farinosa era li che mi attendeva!, i -8 della notte l’aveva resa ottimale.
Che commozione calzare gli sci già dentro il mio cortile, uscire, attraversare la strada, qualche caseggiato, ed arrivare proprio li, a tracciare con gli sci quel “disegno”, quella “linea”, per tanto tempo rimasta “sulla carta”.
Sembrava che gli sci avanzassero di forza propria, già sapevano dove andare…
Quei due alberi a destra, quel muretto rimane a sinistra, la discesa prima della cascatella in diagonale fra i pini, la salita dal fondo lago in ampia diagonale fra i 5 abeti……
Uno stuolo di ragazzini(oggi scuole chiuse per neve) con slittini e bob, sul suddetto pendio prendevano notevole velocità, con il rischio di finire in acqua, mi guardavano incuriositi.-
Verso le 11 forti folate di garbino, portarono la temperatura appena sopra lo zero, e la neve velocemente “cambiò umore”. Sempre più sovente formava uno zoccolo sotto lo sci, ostacolando così lo scorrimento.
Ho dovuto, dopo poco, tornare. Ma anche il garbino mi ha voluto regalare emozioni: le raffiche più forti scrollavano la neve abbondante sui numerosi pini, procurando delle mini tormente, che riuscivano ad “imbiancarmi” in due secondi.- La mia cara neve riusciva a dare ancora “doni” a chi tanto l’amava.-
Dalla finestra il mio nipotino Gabriele vedendomi, di ritorno, varcare il cancello sci ai piedi, mi ha accolto con occhi sgranati, forti esclamazioni, ed un sorriso divertito.
Giorgio
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
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