Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Il mio gennaio in Fassa(una-quindicina d'anni fa )
Il mio Gennaio in Fassa
Il mio Gennaio in Fassa
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Ultima modifica di giorgio1940; 27/07/2025 alle 13:54
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Da oltre 50 anni in Fassa sia in inverno che in estate.
Per me la valle al top del comprensorio del Sella.
L'Avisio l'attraversa tutta per poi proseguire per la val di Fiemme e la Cembra gettandosi nell'Adige in quel di Trento.
L'ultimo paesino a monte è Penia, in Ladino:"più niente".
Due frazioncine 100 mt sopra Penia a 1600 mt sono Verra e Lorenz. Guardando su, il Vernel e la Marmolada.
Verra e Lorenz non potevano mancare a completamento della vacanza Fassana.
Nubi medio-basse non permettono la visione delle vette sovrastanti: la Marmolada, il maestoso Vernel, il Colac e la Creipa Negra; ma non nascondano l' ennesima imbiancata notturna sopra i 2000 mt.
Una visita con un saluto alla signora Assunta, l'unica abitante di Verra.
Alla chiesetta del 700 tenuta sempre al massimo decoro da Assunta.
Da oltre 30 anni non manchiamo di salutarla tutte le volte che siamo su.
la troviamo sempre indaffarata a tagliare il poco fieno che ha per i conigli, a raccogliere patate nel piccolo orticello, in inverno ad accudire gli animali da cortile.
Assunta non c'era a casa.
Il nipote era salito dal fondo valle per accudire i suoi animali , ci dice che Assunta è in ospedale da alcune settimane per un serio intervento chirurgico, ma sarà imminente il suo ritorno a casa.
Tutto qui parla di lei. I suoi "abbellimenti" ai davanzali, i suoi fiori, le sue naturali e delicate composizioni.
Come non dimenticare le sue frequenti esclamazioni: : "ma come è bello qui !"
Il suo sorriso nel salutarci mentre curva ai lavori del suo orto.
Rimettiti in fretta cara Assunta !
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Ultima modifica di giorgio1940; 28/07/2025 alle 20:39
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Come è cambiato il podismo amatoriale!
Dal lontano 1971, anno che ho iniziato a correre, con la mia prima gara, alla nostra montagna, la Carpegna, sono passati tanti anni e più di 80.000 km fatti di corsa.
Quella terza domenica di ottobre, lo Sci club di Rimini aveva organizzato una corsa di montagna di 19,5 km con 1000 mt di dislivello.
Partenza dal paese di Villagrande a 900 mt, con doppio passaggio in vetta a 1415 mt e poi sul Palazzolo mt 1220. e ritorno a Villagrande.
In settimana aveva piovuto molto ed anche nevicato, tanto che ancora vi erano residui nevosi.
Ero dello Sci-club Riminese ma non avevo idea cosa fosse una podistica. Con la mia prima auto, una Prinz , alle 8 ero già sul luogo.
Un centinaio di persone con fare frenetico erano sulla linea di partenza, i più mi guardano "strano"....uno dei tanti mi dice: ma tu dove vuol andare? dopo un km ritroverai indiretro.... "a correre con voi!" la mia risposta non posso?
Il mio abbigliamento giustificava la domanda.
scarpe da città, pantaloni corti con tasche, camicia di fustagno.
Si raggiungeva la vetta con sentieri, il più delle volte cancellati dal fango, si affondava a metà stinco, e non si sapeva se la scarpa, nel sollevare il piede, rimaneva sotto o rimaneva calzata . Pendenze in salita e discesa anche al 40%..
Per farla breve: sesto assoluto e secondo di categoria.
Da qallora ho capito che il podismo era il mio sport.
Allenamenti frequentissimi e gare competitive per una quarantina di anni. Da qualche lustro solo partecipazione , solo un "ritrovare" amici, camminando insieme a ricordare tante battaglie e sfide.
Oltre 50 maratone, tutte attorno alle tre ore, e una, a Vigarano Mainarda, con il miglior tempo di 2h, 58' e 30". Mezza maratona in un ora e 22 minuti.
Tre cento del Passatore attorno alle 9 ore; la migliore 22° assoluto e primo Romagnolo: 9 ore e due minuti ai 101,5 km del traguardo, e 8.54 ai 100
Che tempi quando alla "attraverso Cesenatico" di 10 km esatti, feci il tempo di 37'e 22"!!!
Allora si partiva tutti alle 9,30 e non era ammesso partire prima, però fino alle 12 si poteva arrivare e trovare il ristoro, il palcoscenico premiazione e distribuzione premiode partecipazione.
Ora ormai diventato camminatore, sono costretto partire prima anche di un ora, o ora e mezzo. Se arrivi dopo le 11 non trovi più nulla, hanno già smontato tutto, anche lo striscione del traguardo.
Ci si deve svegliare un ora prima, ma la podistica è ben più "vissuta" ed apprezzata. Ci si ferma a far foto, si guarda il panorama, e quanti ricordi ci si scambia fra colleghi.
Allora si guardava solo le scarpe di chi ti precedeva nel tentativo di superarlo.
Tutto cambia, importante è l'esserci!
e.....per qualche anno ancora ;-)))
Ultima modifica di giorgio1940; 30/07/2025 alle 14:26
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Dopo un po di tempo(primissimi anni 2000) che ho conosciuto voi di MNW, scrivevo…..
Evoluzione revisionale
La mia passione per la meteo ha molti anni, da quando sono nato.
La prima cosa che ho detto venendo alla luce fù: che tempo fà fuori???
Mio padre piccolo artigiano di campagna me l' ha inculcata nel DNA.
I vicini passavano da lui prima di andare in città a chiedere se dovevano portare l'ombrello per il non breve tragitto( a piedi, s'intende!).
Osservava le nubi, la limpidezza del cielo, gli aloni attorno alla luna o al sole, la costanza dei venti, i muschi, l'umidità sui sassi....
Annotava nella sua memoria gli eventi che scaturivano da tali osservazioni.
Poi arrivò la possibilità di accedere a notizie su larga scala: le prime notizie meteo alla radio erano carpite con avidità.
Poi il compianto Bernacca, alla TV, parlava di alte e basse pressioni, di pertubazioni e di fronti, da esse "messe in moto".
Temperature, fenomeni atmosferici, discese di aria fredda o risalite calde da Sud......
A 60 anni venni a sapere che in "rete" si aveva la possibilità che il "mondo meteo" ti si spalancasse davanti.
Mi munii di P.C.: una tragedia!
Più di una volta fui sul punto di scaraventarlo dalla finestra in quanto alla mia non più tenera età avevo(ed ho tuttora) una gran difficoltà all'uso di questo ostico seppur magnifico strumento.
Ma il trauma più grosso di quello del primo approccio con la tastiera, fù quello di constatare che il "prevedere" il tempo era tutt'altra cosa di come l'avevo vissuto io fino ad ora.
Due mondi completamente diversi.
Il mio traeva origine ed alimento dagli "insegnamenti" di mio padre: un "guardare dalla finestra"(= raccogliere più dati reali a più largo raggio possibile) e con memoria ed esperienza valutarne gli "sviluppi".
L'"altro", quello scoperto nei vari forum meteo, dove trovavo quasi esclusivamente dei più o meno bravi "lettori di carte e modelli".
Non mi sapevo dar pace! Due mondi completamente diversi, su piani diversi.
Mi spiegavo allora il perchè delle "toppate" dei primi meteoman subito dopo l'"era" Bernacca e Baroni, "toppate" che erano conseguenza di una lettura di carte e modelli senza una "base" di "esperienza" e "memoria" consone.
Ho ancora nella memoria alcune "previsioni" di neve in pianura in Val Padana in mesi ed a fronte di situazioni "reali" impossibili.
Leggendo questa bellissima e profonda discussione mi si riempie il cuore di commozione!
Ritrovo il mio "guardare fuori dalla finestra"!!!!!
Vedo che il "passato" incontra l'"attuale"; un incontro incisivo, profondo, un grande risultato ne è il frutto. Fatto crescere dal "lievito" della tecnologia unitamente al ragionamento intelligente, a memoria ed esperienza.
A me interessa di più capire le "cause" che produrranno poi certi "effetti", che farmi dire se domani o dopodomani avrò 2 o 30 mm di pioggia.
Una volta aiutato a capire i "primi", poi per i "secondi" ci provo io!
Le carte?
Conosco quelle da scala e tre sette!
Invece di situazioni "reali" non ne conosco mai abbastanza!
A seguirvi mi è venuto un gran mal di testa, ma quello con un buon caffè passa...
Quello che non passa è la gratitudine per l'aiuto che mi state dando porgendomi un buon ulteriore "cannocchiale" per vedere meglio "fuori dalla mia finestra"!
Giorgio
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GW e la cementificazione.
In un precedente post si parlava e si parla dell'inverno 62/63, freddissimo e nevoso a tal punto da incorniciare nei ricordi.
Ho dato un occhiata alla media della temperatura annua del 63 a Rimini ed il raffronto con le temperature medie di quegli anni con quelle medie annue di questi ultimi.
E qui nasce il mio "pudore"....
Mi spiego: i rilevamenti da me fatti avvenivano in campagna a due km dalla città.
Ed ancor oggi i dati li prendo nello stesso posto, ma la città, il cemento il catrame mi ha fagocitato ed ora praticamente sono in città .-
Nello stesso mio "stato" purtroppo vi sono anche molti "centri" di rilevamento.
Lo stesso Aeroporto di Miramare/Rimini dove vengono presi i dati ufficiali dall'AM non è più "isolato" come 30 o 40 anni addietro.
E questo purtroppo succede in molti, ma molti centri di rilevamento in tutto il mondo.
Nel 1963 ebbi una temperatura media annua di +12.1
Gli ultimi anni hanno una media di +15.-!!!
Dal 1955 al 1980 la mia media annua era attorno ai +12,5
Dal 81 al 2004 sui +13,5!
Altri anni oltremodo freddi:
1956 +11,5(il + freddo in assoluto)
59 +12,1
62 +12,1
63 +12,1
64 +12.-
65 +11,7
Ciao,
Giorgio
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Mare a... - Racconti aneddoti e patacate di Nonno Giorgio '40
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Stamani la prima lunga nuotata della stagione.
Il ritorno a salutare le "mie" boe è stato emozionante.
Dalla "palata"(estremità del molo di levante del porto Riminese, chiamata palata in quanto fino ai primi del 900 il molo era "appoggiato" si pali di legno confitti sul fondale, un po come a Venezia) il solito tuffo e via a nuoto in direzione Riccione.....
le prime due boe sono a 450/500 mt da riva(come la palata), le successive a 300/350 mt...
Alla quarta, per prudenza(gli anni passano), virato verso riva.
Bei tempi quando fino a pochissimi anni fa contavo 5, 6, 7 boe, nei due km e passa di nuotata.....
Il punto di riferimento è sempre stato il grattacelo. Quando si iniziava a vede la facciata a Est dello stesso evincevo che il Km e mezzo era passato.
Ho ritrovato nella mia nuotata il "gruppo Canducci", un amico che altre 5/6 persone fa la nuotata in senso contrario al mio. un caloroso saluto, e via. A 150 mt da riva un saluto al bagnino di salvataggio sul moscone, che da anni vigila sui "nuotatori".
Noci di mare(una specie di medusa trasparente, innocua, grossa come una noce, invisibile) che se uno non le conosce fanno "brutta sensazione" all'impatto sulle mani nella nuotata; come tutti gli ultimi anni è prova di mare pulito e caldo.
Temperatura acqua +28.
In media periodo degli ultimi 10 anni.
Se vuoi, chiamale emozioni!
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Un pò di fresco con sta calura come una "boccata d'ossigeno"
Gelo e neve precoci(in particolare a Novembre) a Rimini
Novembre 1955
28.11 minima -3,8
1956 novembre:
22.11 neve cm 1
23.11 neve cm 0,5
24.11 neve cm 0,5
neve quasi ininterrotta per tre gg con T dai +0,2 ai +1,8
Novembre 1960:
21.11 -3
Novembre 1962:
24.11 -3
25.11 -4,5
30.11 -3
Novembre 1963
22.11 -5,5
23.11 -4,5
24.11 -3
Ottobre 64:
mm 411 di pioggia! allagamenti a Rimini e dintorni(record mensile)
Ottobre 1965:
23.10 -1
24.10 -4
26.10 -2
Novembre 1965:
16.11 -5
24.11 -7,5
25.11 -10.-!!!!!
29.11 -6
Novembre 1966:
28.11 -6
29.11 -6
30.11 -4
30 novembre neve cm 5.-
Novembre 1967:
23.11 -2,5
24.11 -3,5
Novembre 68:
21.11 -2
24.11 -3
25.11 -3
28.11 -2,5
Novembre 69:
28.11 -5
Ottobre 1970:
25.10 -2
Novembre 1970:
17.11 -4
25.11 -4
26.11 -4
28.11 -4
Ottobre 1971:
7.10 -0,5
30.10 -1,5
Novembre 1971:
1.11 -3
2.11 -2
21.11 -3,5
22.11 neve cm 4
23.11 neve cm 1
23.11 -5
24.11 -6
26.11 -5
27.11 -4
Novembre 72:
26.11 -3,5
27.11 -2,5
28.11 -5
29.11 -3
Novembre 1973:
28.11 -5
29.11 -7
30.11 -3,5
Ottobre 1974:
17.10 -0,5
23.10 -1.-
Appennino Romagnolo/Marchigiano quasi sempre bianco dai 1000 mt in sù
Il 31.10 acqua/neve a Rimini e bianco dai 150 mt.
Novembre 74:
2.11 -2
10.11 -2
Novembre 1975:
25.11 -5
26.11 -6,5
25.11 -6 a Firenze
27.11 neve a Torino e Milano
Novembre 1977:
24.11 -3
28.11 -3
Novembre 78:
dal giorno 8 al 25 minime costantemente sotto zero fino a -3
Novembre 1981:
9.11 nevischio
15.11 neve
18.11 -4
30.11 -3
Novembre 83:
16.11 -5
20.11 -3
Ben 10 minime sotto lo zero nel mese
Novembre 1988:
2.11 -2
24.11 -3
25,26 e 27/11 -2
Novembre 1989:
27.11 -4
28 e 29 -3
30.11 -5
Novembre 1993:
20.11 neve cm 6
21.11 neve cm 4 e minima -3
Novembre 98:
22.11 neve cm 1
23.11 neve cm 2
Novembre 99:
9 minime sotto zero: il 28 -3
Novembre 2005:
25.11.05 minima -3,9
Novembre 2008:
25.11.2008:
neve cm 0,5
c' ERA un volta.........
Ciao,
Giorgio
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Se vuoi chiamale emozioni!
Ma a volte le emozioni confinano con la paura.....
La mia "sensibilità" verso i fenomeni meteo è nel mio DNA.
In inverno "ai miei tempi" quando le nevicate notturne a Rimini non erano cosa rara, e le previsioni come le attuali non esistevano, un termometro, una previsione scarsa alla radio.......
Nel silenzio assoluto della notte sentivo, fiutavo sempre quando i candidi fiocchi iniziavano a coprire di bianco tetti, prati e strade.
Non me ne sono persa una!
Nel cuore della notte mi destavo del diverso "rumore" delle auto sulla sottostante strada, non uguale da strada asciutta o bagnata dalla pioggia, un "fruscio" difficilmente spiegabile... Chi mi diceva che la nevicata era consistente e particolarmente fitta, era il nautofono situato sul molo del porto canale, che entrava in funzione con visibilità ridotta in sostituzione del luminoso faro. I suoi lugubri intermittenti suoni si sentivano dai miei 5 km di distanza. Altro segnale, il passaggio dello spartineve con il suo inconfondibile rumore. Da bambino si utilizzava come spartineve, un camion con grosse catene ai pneumatici, davanti al quale erano fissate due grosse tavole di legno a "V", che fendevano(spartivano) la neve accumulandola al passaggio a destra e sinistra, lo chiamavamo "la puiena". In seguito nel posto delle tavole una grossa lama metallica inclinata verso l'esterno a destra.
Questa notte, già con un certo preallarme da ieri, nato dal constatare l'instabilità dell'aria, dell'afflusso di masse d'aria da Nord e NE transitanti su un mare ancora molto caldo, avevo un "sonno vigile". Alle 4 sembrava che l'aria si elettrizzasse, mi affaccio alla finestra, ed ecco lampeggiamenti lontani verso Nord. Con trepidazione cerco i vari radar sullo smart .... grosso nucleo temporalesco sul Ravennate si dirige verso Sud, sulla costa...
In un primo momento sembra sfilare in mare, poi punta diritto verso il Riminese.
Un brontolio continuo di tuoni, un lampeggiare insistente, sempre più vicino.
Chiudo tutte le finestre, rigorosamente spalancate nelle notti estive.
Alle 5 si inizia a ballare: raffiche fortissime che dagli anemometri delle stazioni vicine superano i 120 kmh, pioggia monsonica scagliata sui vetri delle finestre, visibilità di meno di 50 mt. La strada sottostante e la ciclabile adiacente al mio cancello, un fiume .... Se saliva di altri 3/5 cm si sarebbe riversato nel giardino e poi verso il garage più basso di un buon metro. D'un tratto rumore assordante come di sassi sulla ringhiera metallica sul terrazzone sopra la casa... era grandine grossa come ciliegie, per fortuna non ha insistito, però ha procurato danni ai miei vasi di fiori e all'orto.
A tre km da casa mia, verso Sud, a mezzogiorno resistevano ancora cumuli di 20/30 cm.
Accumulati alla fine 90 mm di pioggia in 40 minuti, 80 mm in mezz'ora.
In centro a Rimini in Corso D'Augusto una decina di negozi allagati, alle 9 erano ancora alle prese con secchi a buttar fuori acqua.
Un altro episodio di questa portata Rimini l'ha subito il 24 Giugno 2013. Allora caddero 142 mm: 90 mm in mezz'ora, 125 in un ora. Allora i danni furono maggiori.
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